Comune e altri edifici informatizzati: per il Recovery Romentino sceglie progetti «sostenibili»

Informatizzazione degli edifici comunali, dell’ufficio dei vigili, del centro culturale, il tutto per un importo di circa 70mila euro. E’ questo uno dei progetti proposti dal comune di Romentino per il Recovery Fund. Sei idee, nessun importo faraonico: «Abbiamo scelto di proporre progetti che possano essere sostenibili, – spiega il sindaco Marco Caccia – e che potremo in qualche modo portare a realizzazione magari anche tramite un co finanziamento. Con progetti di milioni di euro in ogni caso sarebbe stato molto difficile pensare di poterli concretizzare». La prima idea è proprio quella di pensare a edifici comunali più tecnologici: «Penso a tutti quei servizi che possano facilitare la fruizione del Comune, come per esempio pannelli all’ingresso da consultare, monitor, sarebbe un passo importante per il nostro paese».

All’interno del Recovery Fund sono stati anche inseriti la piazza Bonomi, cui il Comune sta lavorando da tempo, la riqualificazione dell’area della Madonna della neve, la sistemazione della Casa protetta, del Cisa. E poi ci sono l’introduzione di nuove telecamere e varchi, circa 150mila euro di lavoro: «Si tratterebbe di chiudere il cerchio, ossia andare a potenziare gli spazi non ancora videosorvegliati e portare così a compimento la nostra idea di sicurezza su cui stiamo lavorando dall’insediamento».

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Comune e altri edifici informatizzati: per il Recovery Romentino sceglie progetti «sostenibili»

Informatizzazione degli edifici comunali, dell’ufficio dei vigili, del centro culturale, il tutto per un importo di circa 70mila euro. E’ questo uno dei progetti proposti dal comune di Romentino per il Recovery Fund. Sei idee, nessun importo faraonico: «Abbiamo scelto di proporre progetti che possano essere sostenibili, - spiega il sindaco Marco Caccia – e che potremo in qualche modo portare a realizzazione magari anche tramite un co finanziamento. Con progetti di milioni di euro in ogni caso sarebbe stato molto difficile pensare di poterli concretizzare». La prima idea è proprio quella di pensare a edifici comunali più tecnologici: «Penso a tutti quei servizi che possano facilitare la fruizione del Comune, come per esempio pannelli all’ingresso da consultare, monitor, sarebbe un passo importante per il nostro paese». All’interno del Recovery Fund sono stati anche inseriti la piazza Bonomi, cui il Comune sta lavorando da tempo, la riqualificazione dell’area della Madonna della neve, la sistemazione della Casa protetta, del Cisa. E poi ci sono l’introduzione di nuove telecamere e varchi, circa 150mila euro di lavoro: «Si tratterebbe di chiudere il cerchio, ossia andare a potenziare gli spazi non ancora videosorvegliati e portare così a compimento la nostra idea di sicurezza su cui stiamo lavorando dall’insediamento».

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