Sillavengo, il sindaco tira le orecchie alla minoranza che non ci sta e ribatte

Sillavengo, il sindaco tira le orecchie alla minoranza che non ci sta e risponde. I primi a cominciare sono stati i consiglieri di minoranza che, in una lettera aperta alla cittadinanza una decina di giorni fa, avevano attaccato il primo cittadino Bruno Locatelli accusandolo, di fatto, di essere il responsabile del decadimento del piccolo centro dell’Est Sesia da più punti di vista.

Tra gli argomenti messi sul tavolo da Franco Sante Spadin, Ruggero Bergamaschi e Lorenzo Bergamaschi la discesa del numero degli abitanti, i problemi all’ufficio postale, la mancanza dei treni, la discarica abusiva, le telecamere di viodesorvegliazane e l’impossibilità a fare accesso agli atti.

Pronta la risposta del sindaco Locatelli in una missiva ai cittadini: «I dati riportati sono faziosi e strumentalizzati perche sono parziali – si legge nel testo -. Nello specifico la nostra popolazione si mantiene costante da più di vent’anni tra 550 e 600 abitanti. Se consideriamo che nello stesso periodo i morti superano i nati di ben 70 unita, si fa presto a capire che sono venute ad abitare a Sillavengo numerose famiglie, che hanno compensato i numeri negativi dei nati al netto dei morti. Questo smentisce clamorosamente l’idea secondo cui Sillavengo stia diventando un paese fantasma da cui tutti scappano».

«Più che parlare di una diminuzione degli esercizi commerciali presenti sul territorio sarebbe meglio dire che sono cambiati nella loro composizione, ma questo è avvenuto perchè è cambiato il mondo e forse qualcuno non se ne è accorto – prosegue -. Occorre far presente che in questi anni accanto alle attivita già esistenti, ne sono sorte di nuove, spesso guidate da giovani ai quali dobbiamo gratitudine e riconoscenza per il loro coraggio e intraprendenza. Come si fa a dire che siamo un paese fantasma! Siamo totalmente scollegati dalla realtà».

«Speriamo tanto che tutti i componenti della minoranza consigliare sostengano concretamente le attività commerciali presenti sul territorio -continua – perchè non si difendono solo con le belle parole. Conta molto di piu andare quotidianamente a prendere il pane, il giomale, il caffè nelle attività del paese piuttosto che scrivere lettere che rasentano il patetico».

La replica dei consiglieri d’opposizione non si è fatta attendere: «Il gruppo di maggioranza chiede cosa abbiamo fatto riguardo il servizio ferroviario soppresso. Nel 2019 abbiamo proposto l’affitto di una navetta al costo di 330 euro mensili ma ciò non è stato valutato positivamente. E’ stato deciso di istituire una commissione trasporti (non è un po’ esagerato per decidere
se affittare un pulmino?). Inoltre, ci teniamo a precisare che l’argomento Covid 19 non è un pretesto per coprire un disservizio, almeno non per noi: la maggioranza sostiene che la navetta per trasportare i sillavenghesi alla stazione di Carpignano Sesia non possa comunque circolare in tempo di pandemia; di fatto, però, il trasporto pubblico è stato ridimensionato e non abolito durante il periodo pandemico, la soluzione ci sarebbe: più viaggi con meno persone».

«Vogliamo fare i complimenti alla maggioranza per come riesce a invertire le parti – dicono ancora i tre consiglieri – si compiacciono di avere imposte locali basse rispetto i comuni limitrofi ma appena si sono insediati hanno aumentato la Tari e dopo un anno, per coerenza, hanno istituito l’addizionale comunale Irpef sebbene sul volantino di propaganda erano chiaramente
contro l’aumento delle imposte!!! E ci stiamo interrogando su quale misura correttiva metteranno in atto il sindaco e il suo staff a fronte del sequestro della discarica abusiva di inerti. Chi pagherà lo smaltimento di tutti quei rifiuti? Come ultimo punto, vogliamo ricordare ai cittadini sillavenghesi che la minoranza, accusata di non collaborare, ha proposto, appena insediatasi la nuova amministrazione, l’adozione nelle aree pubbliche di appositi cestini per la
raccolta differenziata. Sono passati due anni e stiamo aspettando ancora il preventivo. Speriamo che vengano installati prima delle prossime elezioni comunali»,.

Quale sarà la prossima mossa?


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«Sillavengo sta diventando un paese fantasma ed è tutta colpa del sindaco»

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Sillavengo, il sindaco tira le orecchie alla minoranza che non ci sta e ribatte

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