«Si vede che c’è troppa abitudine a usare bugie per coprire l’incapacità politica e amministrativa. Suggerirei all’assessore Pasca di informarsi meglio e bene prima di parlare». Sono le parole del consigliere Lorenzo Volontè che si riferiscono all’ormai “famoso” caso dei vigili urbani a Trecate. Quegli otto vigili che a dicembre hanno chiesto in massa la mobilità.
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La situazione sembrava essere rientrata perché dopo l’incontro del 13 dicembre fra gli otto vigili, il comandante Pier Zanatto, il primo cittadino Federico Binatti e l’assessore alla Sicurezza Alessandro Pasca, tutti e tre avevano affermato di aver chiarito i problemi e aver trovato la soluzione. Lo stesso Pasca aveva confermato il problema rientrato in occasione del consiglio comunale del 19 dicembre 2019 quando si era trovato a rispondere a un’interrogazione a risposta orale proprio di Volontè e del collega forzista Antonio Vilardo: «Dall’incontro non sono emerse delle gravi motivazioni, da quelle scritte siamo passati a mere motivazioni di carattere personale che per alcuni agenti risultano essere non più esistenti», aveva dichiarato al microfono.
Eppure sembra non essere così. Il consigliere Volontè, con un accesso agli atti, ha trovato una lettera protocollata il 29 dicembre a firma degli otto agenti che riporta un messaggio ben preciso: gli otto agenti, visto che ritengono le affermazioni di Pasca in consiglio puramente fatte a titolo personale, per evitare che nelle prossime riunioni qualcosa possa essere travisato, non parteciperanno a nuovi incontri «se non in presenza delle Rsu e dei rappresentanti delle sigle sindacali». Il problema quindi non è rientrato e forse i vigili non sono d’accordo con quanto espresso dall’assessore. «O qualcuno non ha capito davvero e ha pronunciato delle affermazioni di conseguenza errate, oppure mente sapendo di mentire, i casi sono due», ha chiuso il consigliere.