Trecate, centro storico quasi deserto come in una “normale” estate

Saracinesche abbassate, meno affluenza per le strade. La città di Trecate si presenta così nella settimana centrale di Ferragosto, quasi deserta. Come succede ogni anno, se non fosse che quella 2020 non è una estate come tutte le altre. Passeggiando per il centro non sono pochi i cartelli di “Chiuso per ferie”, “Riapriamo il” che appaiono sulle vetrine. Fioristi, lavanderie, cartolerie, bar, negozi di abbigliamento, calzature e alimentari. «Sì, i negozi chiusi ci sono, – dice il neo presidente Ascom Raffaella Borando – si tratta prevalentemente di piccole attività, dove la chiusura è inevitabile e una pausa per le vacanze è normale che ci sia, con o senza Covid. Diversamente le realtà più grandi hanno possibilità di turnazione. E’ anche vero che le persone in giro per Trecate sono diminuite e se mancano i clienti di conseguenza ne risentono anche i commercianti».

 

 

Un respiro di normalità, la sensazione che la crisi dovuta alla situazione di emergenza sia stata in qualche modo ben arginata dai commercianti, sicuramente tra i più colpiti, oppure ancora la necessità di staccare spina dopo un periodo più che intenso?

«Forse dovremmo impegnarci tutti a ripensare in qualche modo al rapporto con il nostro cliente, fare in modo di essere vicini sempre, anche nei momenti di lontananza dovuti alle vacanze, questo non farebbe preoccupare eventuali chiusure, – spiega Borando – oggi i social ci permettono di essere con i clienti anche se sono al mare o in montagna, di mostrare loro i nostri prodotti, di dire loro che ci siamo, in questo modo potremmo pensare che al loro rientro saranno in negozio per acquistare».

Un momento di pausa, necessario proprio dopo i mesi di forte pressione: «La gente ne ha approfittato per stare in famiglia, per staccare, – dice il primo cittadino Federico Binatti – è la settimana di Ferragosto, la città è sempre più silenziosa. Credo che si tratti di una normale scelto di prendersi un attimo di pausa, ancor di più in una estate come questa».

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Trecate, centro storico quasi deserto come in una “normale” estate

Saracinesche abbassate, meno affluenza per le strade. La città di Trecate si presenta così nella settimana centrale di Ferragosto, quasi deserta. Come succede ogni anno, se non fosse che quella 2020 non è una estate come tutte le altre. Passeggiando per il centro non sono pochi i cartelli di “Chiuso per ferie”, “Riapriamo il” che appaiono sulle vetrine. Fioristi, lavanderie, cartolerie, bar, negozi di abbigliamento, calzature e alimentari. «Sì, i negozi chiusi ci sono, – dice il neo presidente Ascom Raffaella Borando – si tratta prevalentemente di piccole attività, dove la chiusura è inevitabile e una pausa per le vacanze è normale che ci sia, con o senza Covid. Diversamente le realtà più grandi hanno possibilità di turnazione. E’ anche vero che le persone in giro per Trecate sono diminuite e se mancano i clienti di conseguenza ne risentono anche i commercianti».

 

 

Un respiro di normalità, la sensazione che la crisi dovuta alla situazione di emergenza sia stata in qualche modo ben arginata dai commercianti, sicuramente tra i più colpiti, oppure ancora la necessità di staccare spina dopo un periodo più che intenso?

«Forse dovremmo impegnarci tutti a ripensare in qualche modo al rapporto con il nostro cliente, fare in modo di essere vicini sempre, anche nei momenti di lontananza dovuti alle vacanze, questo non farebbe preoccupare eventuali chiusure, – spiega Borando – oggi i social ci permettono di essere con i clienti anche se sono al mare o in montagna, di mostrare loro i nostri prodotti, di dire loro che ci siamo, in questo modo potremmo pensare che al loro rientro saranno in negozio per acquistare».

Un momento di pausa, necessario proprio dopo i mesi di forte pressione: «La gente ne ha approfittato per stare in famiglia, per staccare, – dice il primo cittadino Federico Binatti – è la settimana di Ferragosto, la città è sempre più silenziosa. Credo che si tratti di una normale scelto di prendersi un attimo di pausa, ancor di più in una estate come questa».

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