«Per la seconda volta in sei giorni, ho effettuato un sopralluogo nella piscina comunale di Trecate. Già la scorsa volta, prima che la struttura fosse aperta al pubblico, avevo evidenziato e documentato diverse criticità inerenti la sicurezza». È quanto il consigliere di minoranza, Giorgio Capoccia, racconta sui social dopo aver fatto due sopralluoghi alla piscina di piazza Antonelli, il 2 e 6 giugno.
«La piscina era priva del previsto piano di evacuazione/emergenza, i maniglioni antipanico non erano a norma e diversi di questi non funzionanti – continua Capoccia -. Nel locale interrato ho trovato una vera e propria discarica con materiali potenzialmente infiammabili (carta, solventi, vernici, materiale plastico e legno). Oggi (6 giugno) ho effettuato un sopralluogo, credendo che già il giorno successivo, cioè il giorno di apertura, fosse stato tutto sistemato. Sono rimasto sorpreso nel vedere che diverse sono le criticità ancora esistenti. Maniglioni antipanico chiusi con lucchetto (in quanto rotti), vie di fuga ostruite da cancelli chiusi in prossimità delle aperture con maniglia antipanico, il materiale infiammabile rimosso solo in piccolissima parte, la planimetria di evacuazione/sicurezza definita “provvisoria”. Ho richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, i quali hanno effettuato il sopralluogo e verbalizzeranno quanto rilevato».
«In attesa di conoscere i contenuti del verbale, sottolineo che la piscina è in possesso del regolare certificato prevenzione incendi e nell’area esterna sono presenti diverse planimetrie, definitive e non provvisorie, che evidenziano le vie di fuga e la posizione dei presidi antincendio, comunque ben segnalati all’utenza dalla relativa cartellonistica – afferma il sindaco Federico Binatti -. I maniglioni antipanico visionati, funzionanti, sono attualmente in corso di sostituzione in quanto non presentano la marcatura CE; la fornitura dei nuovi elementi, affidata con determina antecedente alla visita del consigliere Capoccia, è arrivata con la giornata del 5 giugno. Inoltre il cancello che il consigliere ha trovato chiuso con un lucchetto, non era rotto, ma provvisto di catena in quanto, data la ridotta affluenza e l’assenza di utenti nella vasca lato supermercato, si era già provveduto a chiudere questa parte dell’impianto: il lucchetto si rende necessario per evitare che si possano verificare accessi all’area e atti di vandalismo».
«Il locale interrato, al quale ha accesso solo il personale autorizzato, non ospita alcun impianto di generazione calore: la centrale termica si trova infatti sulla copertura della piscina coperta e i materiali rilevati si rendono necessari per gli interventi in corso» conclude Binatti.