Trecate, ora si possono adottare le telecamere

Telecamere private a Trecate: 15 kit sono già stati prenotati, altri 40 sono a disposizione dei cittadini. Sono 220 in tutto le telecamere che i cittadini privati, amministratori di condominio, negozi, associazioni, potranno adottare in comodato d’uso gratuito, pagando soltanto l’installazione il cui costo oscilla tra i 50 e i 100 euro. 220 telecamere divise nei kit, quattro per ciascuno. «Sono telecamere ad alta definizione, tutte collegate al comando di polizia locale, oltre naturalmente a quelle pubbliche» spiega l’assessore alla Sicurezza Alessandro Pasca. Le telecamere sono arrivate in Comune in questi giorni e quindi la loro adozione sarà imminente.

 

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«La sicurezza è uno dei punti cardine della nostra amministrazione, è una spesa che richiede un grande sforzo, ma doverosa per garantire la giusta serenità ai nostri cittadini, – continua Pasca – stiamo facendo il possibile per ottenere un buon risultato, con le telecamere, sia pubbliche sia private, andiamo sia a prevenire, sia a fornire uno strumento necessario alle forze dell’ordine quando necessario». Adotterà una telecamera anche l’assessore alla Sicurezza? «Abito in un condominio e lo proporrò, se tutti saranno d’accordo adotteremo un kit con grande piacere».

La videosorveglianza privata però non è l’unica mossa dell’amministrazione Binatti. La spesa complessiva all’argomento “sicurezza” è di 150mila euro. «Abbiamo prima riparato le telecamere già esistenti, poi ci siamo preoccupati di diffonderle sul territorio, – dice l’assessore – nel 2019 le abbiamo collocate in piazza Cattaneo, in via Mazzini, in Vicolo Bordiga e via XX Settembre». E poi altre 27 telecamere così suddivise: 4 all’incrocio fra le vie Gramsci, Tiro a Segno, Mazoni e Novara, quattro alla rotatoria che interseca le vie Novara e Sozzago, nove ai due ingressi del sottopasso di via Mazzini, quattro sullla via e cinque in prossimità della rotonda delle Mondine, tre all’incrocio fra via Romentino, xxx  e Ferraris e tre all’incrocio fra via Tasso e Isonzo. «Le ultime tre non erano in programma, ma le abbiamo inserite a seguito di segnalazioni di atti di micro vandalismo, – continua Pasca –siamo soddisfatti perché abbiamo monitorato il centro città e poi ci siamo spostati nei vari quartieri e nelle zone più periferiche, proprio per un controllo capillare».

 

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Trecate, ora si possono adottare le telecamere

Telecamere private a Trecate: 15 kit sono già stati prenotati, altri 40 sono a disposizione dei cittadini. Sono 220 in tutto le telecamere che i cittadini privati, amministratori di condominio, negozi, associazioni, potranno adottare in comodato d’uso gratuito, pagando soltanto l’installazione il cui costo oscilla tra i 50 e i 100 euro. 220 telecamere divise nei kit, quattro per ciascuno. «Sono telecamere ad alta definizione, tutte collegate al comando di polizia locale, oltre naturalmente a quelle pubbliche» spiega l’assessore alla Sicurezza Alessandro Pasca. Le telecamere sono arrivate in Comune in questi giorni e quindi la loro adozione sarà imminente.

 

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La videosorveglianza privata però non è l’unica mossa dell’amministrazione Binatti. La spesa complessiva all’argomento “sicurezza” è di 150mila euro. «Abbiamo prima riparato le telecamere già esistenti, poi ci siamo preoccupati di diffonderle sul territorio, – dice l’assessore – nel 2019 le abbiamo collocate in piazza Cattaneo, in via Mazzini, in Vicolo Bordiga e via XX Settembre». E poi altre 27 telecamere così suddivise: 4 all’incrocio fra le vie Gramsci, Tiro a Segno, Mazoni e Novara, quattro alla rotatoria che interseca le vie Novara e Sozzago, nove ai due ingressi del sottopasso di via Mazzini, quattro sullla via e cinque in prossimità della rotonda delle Mondine, tre all’incrocio fra via Romentino, xxx  e Ferraris e tre all’incrocio fra via Tasso e Isonzo. «Le ultime tre non erano in programma, ma le abbiamo inserite a seguito di segnalazioni di atti di micro vandalismo, – continua Pasca –siamo soddisfatti perché abbiamo monitorato il centro città e poi ci siamo spostati nei vari quartieri e nelle zone più periferiche, proprio per un controllo capillare».

 

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