Un corteo per le vie di Oleggio per salutare il Pirin: «Resterà nel cuore di tutta la città»

«Con la scomparsa di Italo il mondo del carnevale e delle tradizioni popolari è un po' più povero. Perdiamo un amico con il quale abbiamo condiviso momenti indimenticabili, in occasione di eventi e manifestazioni in tutta Italia»

Un corteo per le vie di Oleggio per salutare il Pirin. Probabilmente avrebbe voluto proprio così Italo Tosi, essere in mezzo ai suoi oleggesi per poterli salutare. La salma del Pirin, scomparso martedì 22 giugno, partirà giovedì 24 dal De Pedrini accompagnata a piedi per via Valle, in piazza fino alla chiesa parrocchiale dove alle 14.30 sarà celebrato il funerale. «Per chi volesse salutarlo è nella sala del comitato da De Pedrini, ovviamente vestito da Pirin come lui avrebbe voluto. Grazie di cuore a tutti per i tantissimi messaggi di cordoglio per il mio papà» ha scritto la figlia Sabrina.

Italo Tosi rappresenta un pezzo di storia di Oleggio che tutti custodiranno. Maschera del Carnevale, è stato il Pirin per oltre 20 anni, anima della manifestazione stessa anche come presidente Emo, Alpino, vicino a Croce rossa, organizzatore delle serate dialettali, attento alla storia e alle tradizioni locali, all’interno della sua cartoleria fino al raggiungimento della pensione.

«Con la scomparsa di Italo il mondo del carnevale e delle tradizioni popolari è un po’ più povero. Perdiamo un amico con il quale abbiamo condiviso momenti indimenticabili, in occasione di eventi e manifestazioni in tutta Italia»: così Renato e Giusy Sardo, alias Re Biscottino e Regina Cunetta, ricordano Italo Tosi, per tutti il Pirin del carnevale di Oleggio, scomparso all’età di 70 anni. «Italo era uno di noi – hanno detto i reali novaresi – partecipava alle nostre iniziative e insieme a lui abbiamo preso parte ai carnevali più prestigiosi, da Venezia a Verona, da Parma a Modena, passando per Savona e Loano. Se ne va uno dei simboli più genuini del folclore piemontese. Siamo vicini alla famiglia e a tutta la comunità oleggese, colpita da questa grave perdita».

Italo Tosi è stato anche il primo volontario del museo Fanchini, nel 2009: «Quando sono diventato assessore alla Cultura il museo non aveva volontari o un dipendente comunale fisso, Italo è stato il primo a rendersi utile e ha sverniciato le porte, – ricorda il sindaco Andrea Baldassini – tempo fa mi aveva dato un video, sono immagini sbiadite ma si vede benissimo lui che festeggia dopo aver vinto la Corsa della Torta, credo nel 1970 anche se lui non ne era così sicuro. Questo era Italo: la Corsa della Torta, il Carnevale, il dialetto oleggese e tanto altro che elencarlo oggi sembra quasi superfluo. Dal museo abbiamo collaborato moltissimo, dalle serate dialettali che organizzava personalmente al Carnevale di cui era, non solo la maschera ma anche il presidente. Già, la maschera cittadina, il Pirin, che ha interpretato così tanti anni che oggi, più di una persona, chiedendomi se fosse vera la notizia della sua scomparsa, lo ha chiamato proprio Pirin. Resterai nel mio cuore come nel cuore di tutta la nostra città».

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Un corteo per le vie di Oleggio per salutare il Pirin: «Resterà nel cuore di tutta la città»

«Con la scomparsa di Italo il mondo del carnevale e delle tradizioni popolari è un po’ più povero. Perdiamo un amico con il quale abbiamo condiviso momenti indimenticabili, in occasione di eventi e manifestazioni in tutta Italia»

Un corteo per le vie di Oleggio per salutare il Pirin. Probabilmente avrebbe voluto proprio così Italo Tosi, essere in mezzo ai suoi oleggesi per poterli salutare. La salma del Pirin, scomparso martedì 22 giugno, partirà giovedì 24 dal De Pedrini accompagnata a piedi per via Valle, in piazza fino alla chiesa parrocchiale dove alle 14.30 sarà celebrato il funerale. «Per chi volesse salutarlo è nella sala del comitato da De Pedrini, ovviamente vestito da Pirin come lui avrebbe voluto. Grazie di cuore a tutti per i tantissimi messaggi di cordoglio per il mio papà» ha scritto la figlia Sabrina.

Italo Tosi rappresenta un pezzo di storia di Oleggio che tutti custodiranno. Maschera del Carnevale, è stato il Pirin per oltre 20 anni, anima della manifestazione stessa anche come presidente Emo, Alpino, vicino a Croce rossa, organizzatore delle serate dialettali, attento alla storia e alle tradizioni locali, all’interno della sua cartoleria fino al raggiungimento della pensione.

«Con la scomparsa di Italo il mondo del carnevale e delle tradizioni popolari è un po’ più povero. Perdiamo un amico con il quale abbiamo condiviso momenti indimenticabili, in occasione di eventi e manifestazioni in tutta Italia»: così Renato e Giusy Sardo, alias Re Biscottino e Regina Cunetta, ricordano Italo Tosi, per tutti il Pirin del carnevale di Oleggio, scomparso all’età di 70 anni. «Italo era uno di noi – hanno detto i reali novaresi – partecipava alle nostre iniziative e insieme a lui abbiamo preso parte ai carnevali più prestigiosi, da Venezia a Verona, da Parma a Modena, passando per Savona e Loano. Se ne va uno dei simboli più genuini del folclore piemontese. Siamo vicini alla famiglia e a tutta la comunità oleggese, colpita da questa grave perdita».

Italo Tosi è stato anche il primo volontario del museo Fanchini, nel 2009: «Quando sono diventato assessore alla Cultura il museo non aveva volontari o un dipendente comunale fisso, Italo è stato il primo a rendersi utile e ha sverniciato le porte, – ricorda il sindaco Andrea Baldassini – tempo fa mi aveva dato un video, sono immagini sbiadite ma si vede benissimo lui che festeggia dopo aver vinto la Corsa della Torta, credo nel 1970 anche se lui non ne era così sicuro. Questo era Italo: la Corsa della Torta, il Carnevale, il dialetto oleggese e tanto altro che elencarlo oggi sembra quasi superfluo. Dal museo abbiamo collaborato moltissimo, dalle serate dialettali che organizzava personalmente al Carnevale di cui era, non solo la maschera ma anche il presidente. Già, la maschera cittadina, il Pirin, che ha interpretato così tanti anni che oggi, più di una persona, chiedendomi se fosse vera la notizia della sua scomparsa, lo ha chiamato proprio Pirin. Resterai nel mio cuore come nel cuore di tutta la nostra città».

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