Ventuno daini salvati in extremis dalla macellazione

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Ventuno daini salvati in extremis dalla macellazione: si chiude quindi con un lieto fine per gli animali una vicenda partita a fine novembre in un terreno privato ad Agrate Conturbia, che ha avuto notevole risonanza anche grazie ai social network. I daini, compresi madri e cuccioli, saranno trasferiti a un nuovo proprietario: un privato, sempre di Agrate. Lo rende noto la Provincia di Novara, che in mattinata ha gestito un incontro fra le parti coinvolte.

 

«I ventuno daini, di proprietà di un privato di Agrate Conturbia, che rischiavano la macellazione sono salvi: grazie alle relazioni e ai costanti contatti che la Provincia ha da sempre con le Amministrazioni locali o che ha instaurato negli ultimi giorni con le varie realtà del territorio, questa vicenda si conclude positivamente», commentano con soddisfazione la vicepresidente Michela Leoni e il consigliere delegato a Caccia e Pesca Maurizio Nieli.

Gli animali hanno rischiato di essere abbattuti in quanto il loro proprietario è deceduto e il nipote, suo erede, ha intenzione di vendere la proprietà. Alcuni capi, nel novembre scorso, erano stati soppressi e per evitare che questo potesse accadere anche agli altri il Rifugio Miletta era intervenuto, offrendosi di prendersene cura. Ma il Rifugio non ha l’autorizzazione di “allevamento di fauna selvatica a scopo alimentare”, modalità con cui erano regolarmente detenuti dal defunto proprietario.
Nei giorni scorsi la Provincia di Novara era stata interessata e coinvolta affinché mediasse un accordo tra le parti coinvolte nella vicenda: il proprietario attuale, i volontari del rifugio “Miletta” (che si erano resi disponibili ad accogliere i daini, trovando però il diniego del proprietario, e che avevano quindi portato la vicenda all’attenzione dell’opinione pubblica, coinvolgendo nella protesta anche numerose associazioni animaliste) e il nuovo aspirante proprietario (individuato in un privato, sempre di Agrate Conturbia).

«Questa mattina – spiega il consigliere Nieli – mi sono personalmente recato sul posto insieme con il personale del Settore Caccia e Pesca. Abbiamo incontrato sia i volontari del rifugio, dai quali abbiamo ottenuto la disponibilità nell’organizzazione del trasferimento degli animali, il nuovo proprietario, presso il quale, con il Servizio Veterinario dell’Asl Novara, abbiamo effettuato un sopralluogo per verificare l’idoneità dell’area per ospitare i daini (per la quale è stato espresso parere favorevole, ndr), e il sindaco di Agrate Conturbia Simone Tosi. Abbiamo contattato telefonicamente anche l’attuale proprietario, con il quale ci incontreremo nei prossimi giorni e da parte del quale abbiamo già avuto il “nulla osta” al trasferimento degli animali. Alla fine è stata trovata una soluzione che ha messo tutti d’accordo: la cosa importante è che gli esemplari di daino femmina e i loro cuccioli siano stati preservati. Questo è stato reso possibile da un lavoro di concertazione da parte della Provincia e dalla buona volontà e ragionevolezza di tutte le parti coinvolte. Al nuovo proprietario, con la disponibilità di quello attuale, è stato concesso tempo per realizzare alcune piccole opere per consentire il corretto ricovero degli animali. La serie di proposte da noi avanzate, alla fine, ha messo tutti d’accordo: personalmente e a nome dell’Amministrazione – commenta a conclusione il consigliere – posso solo esprimere la soddisfazione per aver centrato l’obiettivo che a noi e a numerosi cittadini novaresi stava più a cuore, ovvero salvare la vita dei daini».

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Ventuno daini salvati in extremis dalla macellazione: si chiude quindi con un lieto fine per gli animali una vicenda partita a fine novembre in un terreno privato ad Agrate Conturbia, che ha avuto notevole risonanza anche grazie ai social network. I daini, compresi madri e cuccioli, saranno trasferiti a un nuovo proprietario: un privato, sempre di Agrate. Lo rende noto la Provincia di Novara, che in mattinata ha gestito un incontro fra le parti coinvolte.

 

«I ventuno daini, di proprietà di un privato di Agrate Conturbia, che rischiavano la macellazione sono salvi: grazie alle relazioni e ai costanti contatti che la Provincia ha da sempre con le Amministrazioni locali o che ha instaurato negli ultimi giorni con le varie realtà del territorio, questa vicenda si conclude positivamente», commentano con soddisfazione la vicepresidente Michela Leoni e il consigliere delegato a Caccia e Pesca Maurizio Nieli.

Gli animali hanno rischiato di essere abbattuti in quanto il loro proprietario è deceduto e il nipote, suo erede, ha intenzione di vendere la proprietà. Alcuni capi, nel novembre scorso, erano stati soppressi e per evitare che questo potesse accadere anche agli altri il Rifugio Miletta era intervenuto, offrendosi di prendersene cura. Ma il Rifugio non ha l’autorizzazione di “allevamento di fauna selvatica a scopo alimentare”, modalità con cui erano regolarmente detenuti dal defunto proprietario.
Nei giorni scorsi la Provincia di Novara era stata interessata e coinvolta affinché mediasse un accordo tra le parti coinvolte nella vicenda: il proprietario attuale, i volontari del rifugio “Miletta” (che si erano resi disponibili ad accogliere i daini, trovando però il diniego del proprietario, e che avevano quindi portato la vicenda all’attenzione dell’opinione pubblica, coinvolgendo nella protesta anche numerose associazioni animaliste) e il nuovo aspirante proprietario (individuato in un privato, sempre di Agrate Conturbia).

«Questa mattina – spiega il consigliere Nieli – mi sono personalmente recato sul posto insieme con il personale del Settore Caccia e Pesca. Abbiamo incontrato sia i volontari del rifugio, dai quali abbiamo ottenuto la disponibilità nell’organizzazione del trasferimento degli animali, il nuovo proprietario, presso il quale, con il Servizio Veterinario dell’Asl Novara, abbiamo effettuato un sopralluogo per verificare l’idoneità dell’area per ospitare i daini (per la quale è stato espresso parere favorevole, ndr), e il sindaco di Agrate Conturbia Simone Tosi. Abbiamo contattato telefonicamente anche l’attuale proprietario, con il quale ci incontreremo nei prossimi giorni e da parte del quale abbiamo già avuto il “nulla osta” al trasferimento degli animali. Alla fine è stata trovata una soluzione che ha messo tutti d’accordo: la cosa importante è che gli esemplari di daino femmina e i loro cuccioli siano stati preservati. Questo è stato reso possibile da un lavoro di concertazione da parte della Provincia e dalla buona volontà e ragionevolezza di tutte le parti coinvolte. Al nuovo proprietario, con la disponibilità di quello attuale, è stato concesso tempo per realizzare alcune piccole opere per consentire il corretto ricovero degli animali. La serie di proposte da noi avanzate, alla fine, ha messo tutti d’accordo: personalmente e a nome dell’Amministrazione – commenta a conclusione il consigliere – posso solo esprimere la soddisfazione per aver centrato l’obiettivo che a noi e a numerosi cittadini novaresi stava più a cuore, ovvero salvare la vita dei daini».

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