A Romagnano Sesia torna la tradizione con la Passione del Venerdì Santo

La rievocazione storica della Passione di Cristo si svolgerà dal 6 al 9 aprile

«261 edizioni: un dato che parla da sé e che dimostra il radicamento di una tradizione culturale nel territorio, oltre che nella propria comunità».

Il consigliere delegato al Turismo e Marketing territoriale della provincia Luigi Laterza ha presentato con queste parole il “Venerdì santo” di Romagnano Sesia che, quest’anno, si svolgerà dal 6 al 9 aprile prossimi su organizzazione dell’associazione “Comitato Pro Venerdì Santo” che porta avanti in chiave attuale quanto ereditato della Congregazione del Santo Enterro, che dal 1729 ne programmava le celebrazioni.

«La rievocazione della Passione – ha rimarcato il consigliere – avviene, ovviamente, sotto l’egida del Comune e della Parrocchia e con un grande coinvolgimento dei Romagnanesi, tanto che lo stesso paese si trasforma in un grande percorso funzionale a una forma di teatralizzazione del racconto evangelico. Inutile dire che, da sempre, il “Venerdì santo” romagnanese è motivo d’interesse: negli anni sono state infatti numerosissime le presenze di turisti alla scoperta di questa tradizione. Proprio per questa ragione la Provincia ha selezionato e finanziato, nell’ambito del bando sul marketing territoriale dello scorso dicembre, il progetto “Sacre Rappresentazioni del Venerdì Santo” presentato dal Comune con il “Comitato Pro Venerdì Santo”: ci è sembrato doveroso sostenere questa manifestazione, tra le più antiche in Italia, che vede la partecipazione di più di trecento tra attori e comparse vestiti nei costumi dell’epoca, con un enorme lavoro da parte degli organizzatori. Il “Venerdì santo” è prevista anche il momento istituzionale consegna delle chiavi del paese da parte delle autorità civili al Governante, un momento che decreta la coralità di questa manifestazione, per la quale è stato avviato il procedimento di richiesta del riconoscimento all’Unesco dell’iniziativa come bene immateriale dell’Umanità».

Il consigliere ha ricordato inoltre che «il “Venerdì santo”, grazie all’intuizione dell’Agenzia turistica locale Terre dell’Alto Piemonte e al percorso condiviso con l’Amministrazione comunale e il “Comitato Pro Venerdì Santo”, è stata una delle proposte pubblicizzate nello stand della Regione Piemonte nel corso della Borsa internazionale del Turismo che si è tenuta a Fieramilanocity lo scorso 12 febbraio, riscuotendo particolare successo: ci aspettiamo – ha concluso il consigliere – che questa iniziativa di promozione possa richiamare nuovi e ulteriori turisti che, insieme con il “Venerdì santo”, potranno contemporaneamente scoprire le bellezze e la ricchezza del Novarese».

Il sindaco di Romagnano Alessandro Carini ha sottolineato che «il “Venerdì santo” è un unicum del patrimonio culturale novarese, regionale e nazionale. Proprio per questo, l’Amministrazione, è anche impegnata a sostenere attivamente il processo di riconoscimento delle Sacre rappresentazioni della Passione come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco. Le Sacre rappresentazioni di Romagnano non sono solo un evento religioso, ma hanno un forte impatto culturale, storico, artistico: qui, infatti, viene fatta rivivere la Gerusalemme di 2000 anni e lo spettatore è immerso e coinvolto nell’atmosfera di quei tempi. Insieme con le Sacre rappresentazione, in sinergia, possiamo promuovere, nel periodo di Pasqua, il nostro bellissimo territorio ricco di natura, cultura, tradizioni ed enogastronomia che si snoda dal “mare a quadretti” della pianura alle colline ricoperte di viti fino alle pendici delle vette più importanti d’Italia e ai laghi».

Il consigliere dell’Agenzia turistica locale Terre dell’Alto Piemonte Maria Rosa Fagnoni ha ricordato che «questo genere di manifestazioni rappresenta un valore aggiunto per il turismo del nostro territorio ed è motivo di grande interesse per lo spettatore, che tocca con mano il totale coinvolgimento della comunità. E’ innegabile che questo genere di manifestazioni siano ottimi ambasciatori nell’azione di valorizzazione del territorio novarese che l’Atl persegue da anni e che, dati alla mano, ha dato ottimi risultati. L’edizione 2023 del “Venerdì santo” sarà ulteriormente promossa attraverso la comunicazione social: nei tre giorni dell’evento – ha annunciato infine il consigliere – sarà organizzato un contest fotografico su Instagram che permetterà di accedere gratuitamente alla sacra rappresentazione». Per info e aggiornamenti seguite i profili di @venerdi_santo_romagnano e @atlnovara, l’hashtag ufficiale #venarsant23”.

Il presidente del “Comitato Pro Venerdì santo” Paolo Arienta ha evidenziato che «l’elemento fondamentale per la perpetuazione delle Sacre rappresentazioni è rappresentato dal forte legame con il territorio, che si rinnova anche grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale, della Parrocchia e dell’intera comunità locale».

Per il programma completo dell’evento leggi qui

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A Romagnano Sesia torna la tradizione con la Passione del Venerdì Santo

La rievocazione storica della Passione di Cristo si svolgerà dal 6 al 9 aprile

«261 edizioni: un dato che parla da sé e che dimostra il radicamento di una tradizione culturale nel territorio, oltre che nella propria comunità».

Il consigliere delegato al Turismo e Marketing territoriale della provincia Luigi Laterza ha presentato con queste parole il “Venerdì santo” di Romagnano Sesia che, quest’anno, si svolgerà dal 6 al 9 aprile prossimi su organizzazione dell’associazione “Comitato Pro Venerdì Santo” che porta avanti in chiave attuale quanto ereditato della Congregazione del Santo Enterro, che dal 1729 ne programmava le celebrazioni.

«La rievocazione della Passione – ha rimarcato il consigliere – avviene, ovviamente, sotto l’egida del Comune e della Parrocchia e con un grande coinvolgimento dei Romagnanesi, tanto che lo stesso paese si trasforma in un grande percorso funzionale a una forma di teatralizzazione del racconto evangelico. Inutile dire che, da sempre, il “Venerdì santo” romagnanese è motivo d’interesse: negli anni sono state infatti numerosissime le presenze di turisti alla scoperta di questa tradizione. Proprio per questa ragione la Provincia ha selezionato e finanziato, nell’ambito del bando sul marketing territoriale dello scorso dicembre, il progetto “Sacre Rappresentazioni del Venerdì Santo” presentato dal Comune con il “Comitato Pro Venerdì Santo”: ci è sembrato doveroso sostenere questa manifestazione, tra le più antiche in Italia, che vede la partecipazione di più di trecento tra attori e comparse vestiti nei costumi dell’epoca, con un enorme lavoro da parte degli organizzatori. Il “Venerdì santo” è prevista anche il momento istituzionale consegna delle chiavi del paese da parte delle autorità civili al Governante, un momento che decreta la coralità di questa manifestazione, per la quale è stato avviato il procedimento di richiesta del riconoscimento all’Unesco dell’iniziativa come bene immateriale dell’Umanità».

Il consigliere ha ricordato inoltre che «il “Venerdì santo”, grazie all’intuizione dell’Agenzia turistica locale Terre dell’Alto Piemonte e al percorso condiviso con l’Amministrazione comunale e il “Comitato Pro Venerdì Santo”, è stata una delle proposte pubblicizzate nello stand della Regione Piemonte nel corso della Borsa internazionale del Turismo che si è tenuta a Fieramilanocity lo scorso 12 febbraio, riscuotendo particolare successo: ci aspettiamo – ha concluso il consigliere – che questa iniziativa di promozione possa richiamare nuovi e ulteriori turisti che, insieme con il “Venerdì santo”, potranno contemporaneamente scoprire le bellezze e la ricchezza del Novarese».

Il sindaco di Romagnano Alessandro Carini ha sottolineato che «il “Venerdì santo” è un unicum del patrimonio culturale novarese, regionale e nazionale. Proprio per questo, l’Amministrazione, è anche impegnata a sostenere attivamente il processo di riconoscimento delle Sacre rappresentazioni della Passione come patrimonio immateriale dell’umanità da parte dell’Unesco. Le Sacre rappresentazioni di Romagnano non sono solo un evento religioso, ma hanno un forte impatto culturale, storico, artistico: qui, infatti, viene fatta rivivere la Gerusalemme di 2000 anni e lo spettatore è immerso e coinvolto nell’atmosfera di quei tempi. Insieme con le Sacre rappresentazione, in sinergia, possiamo promuovere, nel periodo di Pasqua, il nostro bellissimo territorio ricco di natura, cultura, tradizioni ed enogastronomia che si snoda dal “mare a quadretti” della pianura alle colline ricoperte di viti fino alle pendici delle vette più importanti d’Italia e ai laghi».

Il consigliere dell’Agenzia turistica locale Terre dell’Alto Piemonte Maria Rosa Fagnoni ha ricordato che «questo genere di manifestazioni rappresenta un valore aggiunto per il turismo del nostro territorio ed è motivo di grande interesse per lo spettatore, che tocca con mano il totale coinvolgimento della comunità. E’ innegabile che questo genere di manifestazioni siano ottimi ambasciatori nell’azione di valorizzazione del territorio novarese che l’Atl persegue da anni e che, dati alla mano, ha dato ottimi risultati. L’edizione 2023 del “Venerdì santo” sarà ulteriormente promossa attraverso la comunicazione social: nei tre giorni dell’evento – ha annunciato infine il consigliere – sarà organizzato un contest fotografico su Instagram che permetterà di accedere gratuitamente alla sacra rappresentazione». Per info e aggiornamenti seguite i profili di @venerdi_santo_romagnano e @atlnovara, l’hashtag ufficiale #venarsant23”.

Il presidente del “Comitato Pro Venerdì santo” Paolo Arienta ha evidenziato che «l’elemento fondamentale per la perpetuazione delle Sacre rappresentazioni è rappresentato dal forte legame con il territorio, che si rinnova anche grazie al sostegno dell’Amministrazione comunale, della Parrocchia e dell’intera comunità locale».

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