Romentino, l’assessore a un apericena no Vax? Il sindaco: «Totale fiducia»

E l'assessore si riserva di valutare le opportune iniziative legali «per tutelare i miei diritti e la mia onorabilità e dignità»

Assessore a un aperitivo no vax? E’ quanto emergerebbe da un video postato sui canal social di qualche giorno fa: un gruppo di persone attiviste no vax riunite in un bar del paese per un apericena appunto. Nel video si vede chiaramente Laura Occhetta, assessore della giunta Marco Caccia. Se il sindaco, non appena visionato il video, ha mandato il contenuto a carabinieri di Galliate e polizia locale di Romentino per vedere da vicino cosa stesse accadendo, ha anche preso le difese dell’assessore insieme al resto dell’amministrazione.

«Ci auguriamo vengano prese le distanze da un episodio simile e che l’amministrazione prenda i dovuti provvedimenti, – commenta il consigliere di minoranza Paola Occhetta – quando si è persone pubbliche si deve essere consapevoli di essere più esposti e bisogna rendere conto».

Il “provvedimento” dell’amministrazione è arrivato nella tarda serata di ieri, 8 febbraio: «Desideriamo ribadire e riconfermare la piena fiducia nei confronti dell’assessore Laura Occhetta, – si legge in una nota –  stringendosi intorno a lei in gesto di sostegno, come peraltro fatto anche da molti cittadini, nei confronti di questo meschino attacco mediatico alla sua persona e alla sua immagine».

L’amministrazione elenca l’operato dell’assessore: «Occhetta ha sempre svolto e tutt’ora svolge il proprio compito politico e amministrativo, sia sul territorio comunale, sia accedendo in municipio per incontri o giunte o ai consigli comunali, nel pieno rispetto delle regole e delle norme vigenti. Perché se c’è una regola, questa va rispettata. In qualità di assessore, ha sempre partecipato attivamente alla realizzazione di tutte le iniziative messe in campo da questa amministrazione, e tra le tante anche, guarda caso, in riferimento alla lotta al Covid. Per citarne alcune: azione di supporto e aiuto immediato alla popolazione nei primi periodi di paura quando altri se ne stavano in casa al sicuro; distribuzione delle mascherine a tutta la popolazione, quando queste erano irreperibili sul mercato; allestimento del centro vaccinale per tutto il territorio; adeguamento in tempo record delle scuole per consentire didattica in presenza ai nostri ragazzi; aiuti economici alla popolazione in difficoltà».

Anche l’assessore ha voluto commentare: «Ritengo che la mia vita privata non debba e non possa essere oggetto di pettegolezzo e di discussione pubblica; nonostante questo, prima di essere un assessore sono una libera cittadina che rispetta le leggi. E anche il giorno del video sono entrata al bar nel rispetto della normativa in essere: in quel momento potevo stare seduta, al bancone, all’esterno del locale, potevo consumare. Non ho commesso, – ha detto – alcun illecito penale o amministrativo. Inoltre, l’amministrazione di cui faccio parte, affronta ogni problematica con l’ascolto dell’opinione di ogni membro, nel rispetto delle posizioni altrui, anche quando sono diverse. A differenza della minoranza che, perseguendo il pensiero unico, ha deciso, senza avere alcuna prova, di screditare meschinamente la mia onorabilità. Mi riservo quindi di valutare le opportune iniziative legali per tutelare i miei diritti e la mia onorabilità e dignità».

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Romentino, l’assessore a un apericena no Vax? Il sindaco: «Totale fiducia»

E l’assessore si riserva di valutare le opportune iniziative legali «per tutelare i miei diritti e la mia onorabilità e dignità»

Assessore a un aperitivo no vax? E’ quanto emergerebbe da un video postato sui canal social di qualche giorno fa: un gruppo di persone attiviste no vax riunite in un bar del paese per un apericena appunto. Nel video si vede chiaramente Laura Occhetta, assessore della giunta Marco Caccia. Se il sindaco, non appena visionato il video, ha mandato il contenuto a carabinieri di Galliate e polizia locale di Romentino per vedere da vicino cosa stesse accadendo, ha anche preso le difese dell’assessore insieme al resto dell’amministrazione.

«Ci auguriamo vengano prese le distanze da un episodio simile e che l’amministrazione prenda i dovuti provvedimenti, – commenta il consigliere di minoranza Paola Occhetta – quando si è persone pubbliche si deve essere consapevoli di essere più esposti e bisogna rendere conto».

Il “provvedimento” dell’amministrazione è arrivato nella tarda serata di ieri, 8 febbraio: «Desideriamo ribadire e riconfermare la piena fiducia nei confronti dell’assessore Laura Occhetta, – si legge in una nota –  stringendosi intorno a lei in gesto di sostegno, come peraltro fatto anche da molti cittadini, nei confronti di questo meschino attacco mediatico alla sua persona e alla sua immagine».

L’amministrazione elenca l’operato dell’assessore: «Occhetta ha sempre svolto e tutt’ora svolge il proprio compito politico e amministrativo, sia sul territorio comunale, sia accedendo in municipio per incontri o giunte o ai consigli comunali, nel pieno rispetto delle regole e delle norme vigenti. Perché se c’è una regola, questa va rispettata. In qualità di assessore, ha sempre partecipato attivamente alla realizzazione di tutte le iniziative messe in campo da questa amministrazione, e tra le tante anche, guarda caso, in riferimento alla lotta al Covid. Per citarne alcune: azione di supporto e aiuto immediato alla popolazione nei primi periodi di paura quando altri se ne stavano in casa al sicuro; distribuzione delle mascherine a tutta la popolazione, quando queste erano irreperibili sul mercato; allestimento del centro vaccinale per tutto il territorio; adeguamento in tempo record delle scuole per consentire didattica in presenza ai nostri ragazzi; aiuti economici alla popolazione in difficoltà».

Anche l’assessore ha voluto commentare: «Ritengo che la mia vita privata non debba e non possa essere oggetto di pettegolezzo e di discussione pubblica; nonostante questo, prima di essere un assessore sono una libera cittadina che rispetta le leggi. E anche il giorno del video sono entrata al bar nel rispetto della normativa in essere: in quel momento potevo stare seduta, al bancone, all’esterno del locale, potevo consumare. Non ho commesso, – ha detto – alcun illecito penale o amministrativo. Inoltre, l’amministrazione di cui faccio parte, affronta ogni problematica con l’ascolto dell’opinione di ogni membro, nel rispetto delle posizioni altrui, anche quando sono diverse. A differenza della minoranza che, perseguendo il pensiero unico, ha deciso, senza avere alcuna prova, di screditare meschinamente la mia onorabilità. Mi riservo quindi di valutare le opportune iniziative legali per tutelare i miei diritti e la mia onorabilità e dignità».

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