Un totale di tre uscite e 510 firme raccolte. E’ questo l’esito della raccolta firme lanciata dalla minoranza “Star bene a Romentino” per dire no all’insediamento di un impianto per la produzione di biometano proprio in paese. «Una scelta che abbiamo preso, quella della raccolta firme, presa dopo aver ascoltato diverse preoccupazioni dei cittadini, – spiega il consigliere di minoranza Paola Occhetta – e i motivi che preoccupano sono tanti». L’insediamento sarà realizzato in via del Fossale, direzione Torre e parco del Ticino ed è stato proposto dalla ditta Rgp Biometano.
«Preoccupano innanzitutto il cattivo odore che l’utilizzo di letame diffonderà nell’aria, poi l’aumento del traffico di camion in entrata con letame e in uscita con il gas prodotto, – spiega la minoranza – il gas prodotto servirà per l’autotrazione, quindi non porterà alcun beneficio per le bollette dei romentinesi. Nemmeno sull’occupazione ci sarà una ricaduta positiva poiché non produrrà nuovi posti di lavoro. Al territorio di Romentino, già martoriato da cave e pozzi di petrolio, verranno sottratti terreni agricoli per 46820 metri quadrati (pari a circa 6 campi da calcio). Il gas prodotto e stoccato nell’area, esporrà il territorio e i cittadini al rischio di incendi ed esplosioni. Non si comprende poi per quale motivo si debba insediare un impianto alimentato con letame su un territorio privo di allevamenti di bestiame, letame che dovrà essere recuperato chissà dove».