Addetti alle pulizie della sanità in sciopero contro il nuovo appalto

Addetti alle pulizie della sanità in sciopero lunedì 26 contro il nuovo appalto. L’iniziativa è stata indetta dal sindacato di base Usb e da Fisascat Cisl. «Uno sciopero che abbiamo organizzato non senza sofferenza – commenta il segretario Usb Felice Lanni – perché siamo consci del momento che stiamo attraversando e di quanto pulizie e sanificazioni siano importanti negli spazi della sanità pubblica. E in effetti i lavoratori sono già stati precettati. Ma la nostra speranza è quella di far aprire un dibattito su queste forme di appalti, che di fatto penalizzano la manodopera e ne sono la parte fondamentale».

«Ricordiamo inoltre che questi lavoratori e lavoratrici hanno un contratto scaduto da ormai 7 anni e che guadagnano 7 euro lorde all’ora – aggiunge Mattia Rago della Fisascat CISL Piemonte Orientale – svolgendo compiti come la sanificazione e parliamo di attività che richiedono procedure complesse.

Lo stato d’agitazione era stato aperto a fine marzo da Fisascat Cisl e a inizi aprile aveva aderito anche il personale Usb. Al centro della protesta dei sindacati c’è la «recente aggiudicazione della gara di appalto bandita da Scr Piemonte e riguardante le pulizie e sanificazione nelle Asl delle province di Novara, Verbania, Vercelli e Biella (lotto 5) aggiudicata alla Markas srl con un ribasso d’asta del 30,12% – spiegava Rago all’apertura della vertenza – Il lotto 5 è parte di una gara più ampia che coinvolge circa 3.000 lavoratori, di cui circa 130 in provincia di Novara e che dal 2018 giaceva sospesa con continue proproghe, ma che seppur in epoca Covid ha visto un’accelerata improvvisa. L’aggiudicazione delle gare è stata fortemente contestata dalle aziende escluse, a tal punto che sono numerosi i ricorsi presentati al Tar, che si esprimerà in merito a novembre di quest’anno».

Il 12 aprile si è tenuto un incontro in Prefettura: «Scr non si è presentata – riferisce Lanni – e la situazione ha una serie di punti oscuri: da una parte sembra che nelle province di Biella e di Verbania il personale sia effettivamente inferiore rispetto a quello previsto in servizio».

«In questi giorni – aggiunge Luca Trinchitella della Fisascat Cisl Piemonte Orientale – abbiamo anche scoperto che le figure professionali operanti nell’appalto in provincia di Verbania comunicate da SCR alle aziende che partecipavano alla gara sono state 27 (con contratto delle Cooperative sociali) e non le attuali 93 che operano in provincia regolarmente assunte con il Contratto Multiservizi/pulizia. Abbiamo richiesto un incontro a Scr e Markas, ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta».

Altro punto poco chiaro secondo Lanni è se «l’affidamento partirà effettivamente il 1° luglio o se sia stato temporaneamente bloccato. Ci stupisce anche che Asl e ospedale Maggiore dicano poco niente sulla questione, sia sul piano della qualità del servizio che sarà offerto sia sulle condizioni che riguardano direttamente gli addetti alle pulizie dei loro locali. È una questione delicata», conclude Lanni.

Lo sciopero è in programma in tutte le province toccate dall’appalto. A Torino è anche previsto un presidio sotto la sede della Giunta regionale.

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Addetti alle pulizie della sanità in sciopero lunedì 26 contro il nuovo appalto. L'iniziativa è stata indetta dal sindacato di base Usb e da Fisascat Cisl. «Uno sciopero che abbiamo organizzato non senza sofferenza – commenta il segretario Usb Felice Lanni – perché siamo consci del momento che stiamo attraversando e di quanto pulizie e sanificazioni siano importanti negli spazi della sanità pubblica. E in effetti i lavoratori sono già stati precettati. Ma la nostra speranza è quella di far aprire un dibattito su queste forme di appalti, che di fatto penalizzano la manodopera e ne sono la parte fondamentale».

«Ricordiamo inoltre che questi lavoratori e lavoratrici hanno un contratto scaduto da ormai 7 anni e che guadagnano 7 euro lorde all’ora – aggiunge Mattia Rago della Fisascat CISL Piemonte Orientale - svolgendo compiti come la sanificazione e parliamo di attività che richiedono procedure complesse.

Lo stato d'agitazione era stato aperto a fine marzo da Fisascat Cisl e a inizi aprile aveva aderito anche il personale Usb. Al centro della protesta dei sindacati c’è la «recente aggiudicazione della gara di appalto bandita da Scr Piemonte e riguardante le pulizie e sanificazione nelle Asl delle province di Novara, Verbania, Vercelli e Biella (lotto 5) aggiudicata alla Markas srl con un ribasso d’asta del 30,12% – spiegava Rago all’apertura della vertenza – Il lotto 5 è parte di una gara più ampia che coinvolge circa 3.000 lavoratori, di cui circa 130 in provincia di Novara e che dal 2018 giaceva sospesa con continue proproghe, ma che seppur in epoca Covid ha visto un’accelerata improvvisa. L’aggiudicazione delle gare è stata fortemente contestata dalle aziende escluse, a tal punto che sono numerosi i ricorsi presentati al Tar, che si esprimerà in merito a novembre di quest’anno». Il 12 aprile si è tenuto un incontro in Prefettura: «Scr non si è presentata – riferisce Lanni – e la situazione ha una serie di punti oscuri: da una parte sembra che nelle province di Biella e di Verbania il personale sia effettivamente inferiore rispetto a quello previsto in servizio».

«In questi giorni – aggiunge Luca Trinchitella della Fisascat Cisl Piemonte Orientale – abbiamo anche scoperto che le figure professionali operanti nell’appalto in provincia di Verbania comunicate da SCR alle aziende che partecipavano alla gara sono state 27 (con contratto delle Cooperative sociali) e non le attuali 93 che operano in provincia regolarmente assunte con il Contratto Multiservizi/pulizia. Abbiamo richiesto un incontro a Scr e Markas, ma non abbiamo ottenuto nessuna risposta».

Altro punto poco chiaro secondo Lanni è se «l'affidamento partirà effettivamente il 1° luglio o se sia stato temporaneamente bloccato. Ci stupisce anche che Asl e ospedale Maggiore dicano poco niente sulla questione, sia sul piano della qualità del servizio che sarà offerto sia sulle condizioni che riguardano direttamente gli addetti alle pulizie dei loro locali. È una questione delicata», conclude Lanni. Lo sciopero è in programma in tutte le province toccate dall'appalto. A Torino è anche previsto un presidio sotto la sede della Giunta regionale.

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.