Città Salute, nuovo passettino avanti

Un passettino in avanti nella lunga storia della Città della Salute di Novara questo lunedì in Consiglio regionale: la Commissione sanità ha deciso i relatori in Aula del disegno di legge 62, “Norme relative al finanziamento del Presidio ospedaliero Città della Salute e della Scienza di Novara”. Saranno i consiglieri Riccardo Lanzo (Lega) per la maggioranza e Domenico Rossi (Pd) e Sean Sacco (M5s) per la minoranza.

Lo spiega una nota di Palazzo Lascaris informando dell’odierna seduta con la presenza dell’assessore alla sanità Luigi Icardi, finalmente intervenuto anche – si dice negli ambienti politici – stanti il malumore e le pressioni della Lega novarese, in testa il sindaco Canelli, che sta trovando crescente ascolto nei vertici regionali per Carroccio, proprio per la lentezza con cui procede l’iter della vicenda.

 

A seduta conclusa Icardi è così intervenuto per spiegare che «in Commissione si è chiusa la discussione generale e dalla settimana prossima si inizia l’esame di una ventina di emendamenti», sottolineando che «si viaggia speditamente verso l’approdo della legge in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva».

Al centro vi è la legge regionale per garantire l’importo delle rate che l’Azienda ospedaliera novarese dovrà pagare ogni anno, come da richiesta del Nucleo di valutazione del Ministero, di cui si tratta in commissione dallo scorso 9 dicembre.

Il progetto di legge stabilisce che, sulla base del relativo contratto di partenariato pubblico-privato sul un canone annuo a carico del Maggiore, la Giunta regionale sia autorizzata a stanziare un importo pari al valore del canone che scade nell’esercizio, per garantire la regolare esecuzione del contratto da parte dell’Azienda. Stanziamento che, fa notare Icardi, non porta oneri aggiuntivi al bilancio regionale in quanto la copertura è garantita dalle risorse del Fondo sanitario indistinto assegnate annualmente alla Regione.

Nel dibattito sono intervenuti per la maggioranza Riccardo Lanzo, Federico Perugini e Sara Zambaia (Lega) e per la minoranza Domenico Rossi, Raffaele Gallo, Domenico Ravetti (Pd) e Sean Sacco (M5s).

Nei mesi scorsi, informa sempre la nota di Palazzo Lascaris, la Giunta regionale ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Cassa depositi e prestiti per valutare la congruità dei costi previsti dal partenariato pubblico-privato, la collaborazione con l’Azienda ospedaliera di Novara alla stesura di tutti gli atti di gara relativi al presidio ospedaliero e la possibilità di finanziare, eventualmente, il progetto a tassi inferiori. La Commissione esaminerà la serie di emendamenti presentati dai gruppi Pd e M5s, in attesa che la relazione della Cassa depositi e prestiti sulla congruità dei costi venga inviata e sia data alla Giunta e al Consiglio regionale la possibilità di analizzarlo prima di approvare il provvedimento in Aula.

 

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Città Salute, nuovo passettino avanti

Un passettino in avanti nella lunga storia della Città della Salute di Novara questo lunedì in Consiglio regionale: la Commissione sanità ha deciso i relatori in Aula del disegno di legge 62, “Norme relative al finanziamento del Presidio ospedaliero Città della Salute e della Scienza di Novara”. Saranno i consiglieri Riccardo Lanzo (Lega) per la maggioranza e Domenico Rossi (Pd) e Sean Sacco (M5s) per la minoranza.

Lo spiega una nota di Palazzo Lascaris informando dell’odierna seduta con la presenza dell’assessore alla sanità Luigi Icardi, finalmente intervenuto anche – si dice negli ambienti politici – stanti il malumore e le pressioni della Lega novarese, in testa il sindaco Canelli, che sta trovando crescente ascolto nei vertici regionali per Carroccio, proprio per la lentezza con cui procede l’iter della vicenda.

 

A seduta conclusa Icardi è così intervenuto per spiegare che «in Commissione si è chiusa la discussione generale e dalla settimana prossima si inizia l’esame di una ventina di emendamenti», sottolineando che «si viaggia speditamente verso l’approdo della legge in Consiglio regionale per l’approvazione definitiva».

Al centro vi è la legge regionale per garantire l’importo delle rate che l’Azienda ospedaliera novarese dovrà pagare ogni anno, come da richiesta del Nucleo di valutazione del Ministero, di cui si tratta in commissione dallo scorso 9 dicembre.

Il progetto di legge stabilisce che, sulla base del relativo contratto di partenariato pubblico-privato sul un canone annuo a carico del Maggiore, la Giunta regionale sia autorizzata a stanziare un importo pari al valore del canone che scade nell’esercizio, per garantire la regolare esecuzione del contratto da parte dell’Azienda. Stanziamento che, fa notare Icardi, non porta oneri aggiuntivi al bilancio regionale in quanto la copertura è garantita dalle risorse del Fondo sanitario indistinto assegnate annualmente alla Regione.

Nel dibattito sono intervenuti per la maggioranza Riccardo Lanzo, Federico Perugini e Sara Zambaia (Lega) e per la minoranza Domenico Rossi, Raffaele Gallo, Domenico Ravetti (Pd) e Sean Sacco (M5s).

Nei mesi scorsi, informa sempre la nota di Palazzo Lascaris, la Giunta regionale ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Cassa depositi e prestiti per valutare la congruità dei costi previsti dal partenariato pubblico-privato, la collaborazione con l’Azienda ospedaliera di Novara alla stesura di tutti gli atti di gara relativi al presidio ospedaliero e la possibilità di finanziare, eventualmente, il progetto a tassi inferiori. La Commissione esaminerà la serie di emendamenti presentati dai gruppi Pd e M5s, in attesa che la relazione della Cassa depositi e prestiti sulla congruità dei costi venga inviata e sia data alla Giunta e al Consiglio regionale la possibilità di analizzarlo prima di approvare il provvedimento in Aula.

 

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