Inaugurata la plasmamobile destianta alle donazioni sul territorio

Un mezzo che permetterà di incrementare la plasmaferesi sul territorio orientale e sud occidentale della Regione

È stata consegnata mercoledì 15 gennaio, la Plasmamobile del Piemonte, un mezzo che permetterà di incrementare la plasmaferesi sul territorio orientale e sud occidentale della Regione che non erano dotati di mezzi in grado di garantire la donazione di plasma direttamente sul territorio.

L’inaugurazione si inserisce nell’ambito del progetto “Se il Donatore non va alla plasmaferesi… la Plasmamobile va dal donatore”, avviato nel 2023 e finanziato dal Ministero della Salute che ha come obiettivo il potenziamento della raccolta di plasma attraverso più interventi. Un progetto che tramite la Struttura Regionale di Coordinamento dell’attività trasfusionale (SRC), ha visto la collaborazione di Associazioni e Federazioni dei Donatori volontari di sangue e il coinvolgimento, mediante un concorso, dei licei artistici piemontesi per la realizzazione del logo e delle grafiche della Plasmamobile.

Ad aggiudicarsi il premio per la realizzazione del logo è stata Emma Tamboloni, mentre le grafiche sono state realizzate da Anna Bontempi, entrambe studentesse del Liceo Artistico Piero Gobetti di Omegna. «La partecipazione degli studenti piemontesi – hanno sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, la vicepresidente con delega all’Istruzione, Elena Chiorino, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – ha permesso non solo di far esprimere la creatività degli alunni, ma anche di coinvolgerli in un progetto molto importante, sensibilizzandoli sulla donazione di plasma, fondamentale in Piemonte per la produzione di emoderivati. La donazione di emocomponenti ed in particolare del plasma, infatti, è necessaria per la produzione di farmaci salvavita per alcuni dei quali, in particolar modo le immunoglobuline, il Piemonte non è autosufficiente».

«La Plasmamobile si propone, oltre alla raccolta del plasma, anche di promuovere la donazione: a questo proposito un grazie particolare va rivolto agli studenti del Liceo Artistico Piero Gobetti di Omegna che attraverso una creatività giovane, fresca e colorata vogliono sensibilizzare la popolazione a tale tematica – ha dichiarato Angelo Penna, Direttore Generale Asl Novara – quello di oggi è un tassello molto importante per la piena operatività del Centro di Produzione e Validazione Emocomponenti, diretto da Giovanni Camisasca, che ha sede all’Ospedale Santissima Trinità di Borgomanero a servizio delle Aziende Sanitarie di tutto il Piemonte Orientale e in collaborazione con le sezioni Avis regionali a cui va il nostro sentito ringraziamento».

«Siamo orgogliosi che la presentazione della Plasmabile si tenga a Novara, grazie al contributo di tutti quanti hanno contribuito all’ideazione e realizzazione del progetto – ha aggiunto Stefano Scarpetta, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara – Siamo convinti che l’iniziativa avrà successo e che contribuirà a soddisfare le esigenze dei pazienti».

«Essere riusciti a realizzare questo progetto per la raccolta di plasma in Piemonte ci rende molto felici – ha sottolineato Arabella Fontana, responsabile della SRC – Gli allievi del Liceo Artistico di Omegna hanno peraltro saputo tradurre in maniera originale il messaggio del dono del plasma da portare a tutti: la “sacca di plasma”, vuota, adagiata sulla strada quasi ad avviare un percorso; il tratto di “strada” che richiama il tragitto che dovrà percorrere sul territorio la plasmamobile per riempire quella sacca di plasma, ma anche il movimento, il “cammino del donatore” verso il punto della raccolta; la strada che prosegue e si trasforma in un tratto di colore giallo, il “plasma”, e poi rosso, il “sangue”, che fluisce a chiudersi sotto la sacca, sostenendola e formando un “cuore” simbolo del valore del “dono”, immagine che ci ricorda la “generosità” e la “gratuità” della donazione».

«Ora – ha spiegato Giovanni Camisasca, referente del progetto “plasmamobile” per la SRC – la Plasmamobile sarà a disposizione dei Servizi Trasfusionali e delle Associazioni di Donatori titolari di Unità di Raccolta per tutte le aree del Piemonte al momento sprovviste di mezzi mobili di raccolta attrezzati per la plasma aferesi. I SIMT e le Associazioni potranno richiedere la presenza della Plasmamobile nelle giornate di raccolta già previste oppure potranno organizzare eventi dedicati alla promozione e alla raccolta del plasma in tutti i siti dove attualmente non sia possibile tale tipologia di donazione». 

«È con plauso che accogliamo l’introduzione della Plasmamobile – ha dichiarato Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue – Una novità nel panorama del sistema sangue italiano adottata finora da pochi e illuminati territori, ma che segna un cambiamento di paradigma tanto semplice quanto necessario. Per venire incontro alle esigenze dei suoi pazienti, il Sistema Sanitario Nazionale ha bisogno di più plasma di quanto non ne venga raccolto. La creazione di unità mobili dedicate, oltre a rendere la vita più semplice ai tanti donatori, ci permetterà di avvicinarci sempre più a un obiettivo strategico come quello dell’autosufficienza, obiettivo verso il quale la Regione Piemonte si trova già fra quelle più avanzate del nostro Paese». 

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Inaugurata la plasmamobile destianta alle donazioni sul territorio

Un mezzo che permetterà di incrementare la plasmaferesi sul territorio orientale e sud occidentale della Regione

È stata consegnata mercoledì 15 gennaio, la Plasmamobile del Piemonte, un mezzo che permetterà di incrementare la plasmaferesi sul territorio orientale e sud occidentale della Regione che non erano dotati di mezzi in grado di garantire la donazione di plasma direttamente sul territorio.

L’inaugurazione si inserisce nell’ambito del progetto “Se il Donatore non va alla plasmaferesi… la Plasmamobile va dal donatore”, avviato nel 2023 e finanziato dal Ministero della Salute che ha come obiettivo il potenziamento della raccolta di plasma attraverso più interventi. Un progetto che tramite la Struttura Regionale di Coordinamento dell’attività trasfusionale (SRC), ha visto la collaborazione di Associazioni e Federazioni dei Donatori volontari di sangue e il coinvolgimento, mediante un concorso, dei licei artistici piemontesi per la realizzazione del logo e delle grafiche della Plasmamobile.

Ad aggiudicarsi il premio per la realizzazione del logo è stata Emma Tamboloni, mentre le grafiche sono state realizzate da Anna Bontempi, entrambe studentesse del Liceo Artistico Piero Gobetti di Omegna. «La partecipazione degli studenti piemontesi – hanno sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, la vicepresidente con delega all’Istruzione, Elena Chiorino, e l’assessore alla Sanità, Federico Riboldi – ha permesso non solo di far esprimere la creatività degli alunni, ma anche di coinvolgerli in un progetto molto importante, sensibilizzandoli sulla donazione di plasma, fondamentale in Piemonte per la produzione di emoderivati. La donazione di emocomponenti ed in particolare del plasma, infatti, è necessaria per la produzione di farmaci salvavita per alcuni dei quali, in particolar modo le immunoglobuline, il Piemonte non è autosufficiente».

«La Plasmamobile si propone, oltre alla raccolta del plasma, anche di promuovere la donazione: a questo proposito un grazie particolare va rivolto agli studenti del Liceo Artistico Piero Gobetti di Omegna che attraverso una creatività giovane, fresca e colorata vogliono sensibilizzare la popolazione a tale tematica – ha dichiarato Angelo Penna, Direttore Generale Asl Novara – quello di oggi è un tassello molto importante per la piena operatività del Centro di Produzione e Validazione Emocomponenti, diretto da Giovanni Camisasca, che ha sede all’Ospedale Santissima Trinità di Borgomanero a servizio delle Aziende Sanitarie di tutto il Piemonte Orientale e in collaborazione con le sezioni Avis regionali a cui va il nostro sentito ringraziamento».

«Siamo orgogliosi che la presentazione della Plasmabile si tenga a Novara, grazie al contributo di tutti quanti hanno contribuito all’ideazione e realizzazione del progetto – ha aggiunto Stefano Scarpetta, Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità di Novara – Siamo convinti che l’iniziativa avrà successo e che contribuirà a soddisfare le esigenze dei pazienti».

«Essere riusciti a realizzare questo progetto per la raccolta di plasma in Piemonte ci rende molto felici – ha sottolineato Arabella Fontana, responsabile della SRC – Gli allievi del Liceo Artistico di Omegna hanno peraltro saputo tradurre in maniera originale il messaggio del dono del plasma da portare a tutti: la “sacca di plasma”, vuota, adagiata sulla strada quasi ad avviare un percorso; il tratto di “strada” che richiama il tragitto che dovrà percorrere sul territorio la plasmamobile per riempire quella sacca di plasma, ma anche il movimento, il “cammino del donatore” verso il punto della raccolta; la strada che prosegue e si trasforma in un tratto di colore giallo, il “plasma”, e poi rosso, il “sangue”, che fluisce a chiudersi sotto la sacca, sostenendola e formando un “cuore” simbolo del valore del “dono”, immagine che ci ricorda la “generosità” e la “gratuità” della donazione».

«Ora – ha spiegato Giovanni Camisasca, referente del progetto “plasmamobile” per la SRC – la Plasmamobile sarà a disposizione dei Servizi Trasfusionali e delle Associazioni di Donatori titolari di Unità di Raccolta per tutte le aree del Piemonte al momento sprovviste di mezzi mobili di raccolta attrezzati per la plasma aferesi. I SIMT e le Associazioni potranno richiedere la presenza della Plasmamobile nelle giornate di raccolta già previste oppure potranno organizzare eventi dedicati alla promozione e alla raccolta del plasma in tutti i siti dove attualmente non sia possibile tale tipologia di donazione». 

«È con plauso che accogliamo l’introduzione della Plasmamobile – ha dichiarato Vincenzo De Angelis, direttore del Centro Nazionale Sangue – Una novità nel panorama del sistema sangue italiano adottata finora da pochi e illuminati territori, ma che segna un cambiamento di paradigma tanto semplice quanto necessario. Per venire incontro alle esigenze dei suoi pazienti, il Sistema Sanitario Nazionale ha bisogno di più plasma di quanto non ne venga raccolto. La creazione di unità mobili dedicate, oltre a rendere la vita più semplice ai tanti donatori, ci permetterà di avvicinarci sempre più a un obiettivo strategico come quello dell’autosufficienza, obiettivo verso il quale la Regione Piemonte si trova già fra quelle più avanzate del nostro Paese». 

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