Con “Il giardino dei ciliegi” Cabiria Teatro porta in scena i rapporti non risolti in famiglia

Con “Il giardino dei ciliegi” Cabiria Teatro porta in scena i rapporti non risolti in famiglia. Con un anno di ritardo a causa della pandemia, nell’ambito del Festival di cultura russa promosso dalla scuola di lingue Mir, Cabiria Teatro porta sul palcoscenico del Teatro Faraggiana “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov ridotto a dialogo per due personaggi.

«Nel 2020 abbiamo realizzato una versione che è andata in onda a dicembre sul canale YouTube di A-Novara nell’ambito della rassegna “La cultura è essenziale”, proprio in occasione dei 160 anni della nasciata di Cechov – raccontano Elena Ferrari e Mariano Arenella -. Ora la vera novità è che andiamo in scena con il pubblico. Il testo è lo stesso di un anno fa, ma con qualche piccola modifica anche rispetto alla scenografia, di Matteo Capobianco, più leggera e funzionale. Si parla di una famiglia logora dai rapporti non risolti che prima o poi non si fanno sentire. Un tema attualissimo se pensiamo a tutte le tensioni causate da no vax contro pro vax: situazioni in cui si rovinano relazioni parentali e di amicizia con esiti finali di non detti che probabilmeten vengono da lontano».

Lo spettacolo, della durata di un’ora, è in programma domani, giovedì 21 ottobre, alle 21. Info e biglietti sul sito del Teatro Faraggiana.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Con “Il giardino dei ciliegi” Cabiria Teatro porta in scena i rapporti non risolti in famiglia

Con “Il giardino dei ciliegi” Cabiria Teatro porta in scena i rapporti non risolti in famiglia. Con un anno di ritardo a causa della pandemia, nell’ambito del Festival di cultura russa promosso dalla scuola di lingue Mir, Cabiria Teatro porta sul palcoscenico del Teatro Faraggiana “Il giardino dei ciliegi” di Anton Cechov ridotto a dialogo per due personaggi.

«Nel 2020 abbiamo realizzato una versione che è andata in onda a dicembre sul canale YouTube di A-Novara nell’ambito della rassegna “La cultura è essenziale”, proprio in occasione dei 160 anni della nasciata di Cechov – raccontano Elena Ferrari e Mariano Arenella -. Ora la vera novità è che andiamo in scena con il pubblico. Il testo è lo stesso di un anno fa, ma con qualche piccola modifica anche rispetto alla scenografia, di Matteo Capobianco, più leggera e funzionale. Si parla di una famiglia logora dai rapporti non risolti che prima o poi non si fanno sentire. Un tema attualissimo se pensiamo a tutte le tensioni causate da no vax contro pro vax: situazioni in cui si rovinano relazioni parentali e di amicizia con esiti finali di non detti che probabilmeten vengono da lontano».

Lo spettacolo, della durata di un’ora, è in programma domani, giovedì 21 ottobre, alle 21. Info e biglietti sul sito del Teatro Faraggiana.

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