Con la guerra in Ucraina che rompe il delicato equilibrio postbellico fra la guerra fredda e la sua fine e la scomparsa di Elisabetta II il Novecento ora davvero si è chiuso .
Elisabetta II con la sua grande famiglia ,il Principe Filippo, Carlo, Diana e Famiglia, Kate e il principino George, ha riempito le cronache rosa italiane per parecchi decenni man mano che la memoria della monarchia italiana , che pure ha fatto l’Italia, si stingeva per diventare solo una presenza fra tante nei vari show televisivi.
Sono stati anche un po’ i nostri Reali, con un’attenzione forte come in nessun altro Paese europeo monarchico o repubblicano.
La Regina Elisabetta è riuscita però a conservare l’aura della regalità che da sempre rientra nella sfera della sacralità come solo Re Baldovino di Belgio, al di sopra di tradimenti coniugali, scandali sessuali, perfino evasione fiscale e affarismo e corruzione come è successo a Re Alberto del Belgio, a Juan Carlos di Spagna e le sue figlie.
La Monarchia, in un mondo totalmente secolarizzato, si legittima se riesce ad esprimere lo spirito delle tradizioni e dell’identità di un popolo, fuori dalle contese politiche ma anche delle sempre maggiori differenze religiose, culturali , sociali , di genere.
Elisabetta II vi è riuscita , per dedizione ed amore, in una grande democrazia parlamentare, in una società fortemente multietnica e segnata da grandi disuguaglianze di reddito.
È stata per questo un Mito e al Mito, oltre la Storia, è definitivamente consegnata.