Si intitola “Metamorfosi” la collettiva proposta in questo fine settimana nella saletta della Barriera Albertina. Il tradizionale spazio di largo Costituente presenta infatti una mostra che gli stessi partecipanti – Davide Baroggi, Fabrizio Molinario e Walter Simonetti – hanno voluto definire “flash” per la sua breve durata, solo due giorni. Ma l’importante, ha sottolineato Molinario, «è quello di essere riusciti a ripartire, di riprenderci la nostra vita dopo la pandemia. Durante il periodo di chiusura forzata noi artisti abbiamo sofferto tantissimo, ma al tempo stesso abbiamo lavorato in maniere ancora più tenace, nella speranza che la riapertura arrivasse il prima possibile». I lavori presentati, considerato che si tratta di tre persone dai linguaggi e dalla formazione profondamente diverse, hanno in qualche modo risentito della situazione “anomala” trascorsa nel corso dell’ultimo anno. Una profonda riflessione che ha portato appunto a una “metamorfosi” in tutti e tre.
Molinario, appartenente all’outsider art, presenta lavori dai colori vivaci che si richiamano in parte alla street art americana degli anni ’80; volti femminili sono invece i soggetti principali nelle piccole opere di Simonetti, con una tecnica a mosaico dai richiami bizantini. Non è un caso che l’artista abbia maturato una conoscenza di questa particolare arte collaborando al restauro di diversi apparati al Battistero degli Ariani di Ravenna. Baroggi, infine, che ama definirsi “artigiano” pur essendo conosciuto a livello nazionale, presenta soggetti e paesaggi dai colori inediti e irreali.
Inaugurata ieri, la mostra è visitabile ancora nella giornata di oggi, domenica 23 maggio, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 20. L’ingresso è libero ma contingentato, nel rispetto delle vigenti norme di sicurezza.