Provincia del VCO: Istituti della Resistenza trovano soluzione per i contributi

L’Istituto storico della Resistenza si può considerare soddisfatto. Difatti, dopo aver visto i propri contributi sospesi e poi dimezzati dalla scorsa amministrazione (si riteneva di non poter far fronte al pagamento sia alla quota destinata all’istituto novarese sia a quella della Casa della Resistenza di Fondotoce), la nuova seduta di insediamento di fine dicembre,  ha votato all’unanimità per l’accordo bonario con l’Istituto. Nel giorno dell’insediamento del nuovo Consiglio provinciale, il neopresidente, Alessandro Lana, ha commentato il nuovo accordo esprimendo la propria soddisfazione: “Siamo soddisfatti, perché riteniamo giusto e doveroso mettere a punto una situazione lasciata irrisolta dalla precedente amministrazione; una causa che penso meriti la giusta attenzione. Stiamo pagando le quote che abbiamo lasciato indietro negli anni scorsi (133.000 euro, ndr). La nostra quota resterà di 19.000 euro l’anno ma, contestualmente, l’Istituto ce ne ridarà 10.000 per la Casa della Resistenza, alla quale contribuiremo con altri 5.000 euro nostri”.

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L'Istituto storico della Resistenza si può considerare soddisfatto. Difatti, dopo aver visto i propri contributi sospesi e poi dimezzati dalla scorsa amministrazione (si riteneva di non poter far fronte al pagamento sia alla quota destinata all'istituto novarese sia a quella della Casa della Resistenza di Fondotoce), la nuova seduta di insediamento di fine dicembre,  ha votato all'unanimità per l'accordo bonario con l’Istituto. Nel giorno dell’insediamento del nuovo Consiglio provinciale, il neopresidente, Alessandro Lana, ha commentato il nuovo accordo esprimendo la propria soddisfazione: "Siamo soddisfatti, perché riteniamo giusto e doveroso mettere a punto una situazione lasciata irrisolta dalla precedente amministrazione; una causa che penso meriti la giusta attenzione. Stiamo pagando le quote che abbiamo lasciato indietro negli anni scorsi (133.000 euro, ndr). La nostra quota resterà di 19.000 euro l’anno ma, contestualmente, l’Istituto ce ne ridarà 10.000 per la Casa della Resistenza, alla quale contribuiremo con altri 5.000 euro nostri”.

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