Siccità, sindaci in zona rossa sul piede di guerra: «Da Acqua Novara Vco non arrivano risposte. Chiesto un incontro»

I primi cittadini di Fontaneto d’Agogna, Cureggio, Cressa, Suno hanno firmato ordinanze di limitazine dell'uso dell'acqua. L'assessore Marnati: «Situazione severa ma nessuno resterà senz'acqua»

Le piogge di ieri non hanno portato sollievo alla situazione di siccità che sta colpendo tutto il Piemonte, in particolare il nostro territorio. A oggi sono oltre 250 i Comuni piemontesi che hanno emesso o stanno per emanare ordinanze relative all’emergenza idrica per un uso responsabile dell’acqua; 83 sono quelli nelle province di Novara e Vco. In particolare, secondo i dati forniti da Acqua Novara Vco alla Regione, cinque sono i comuni del novarese che si trovano in zona rossa: Fontaneto d’Agogna, Cureggio, Cressa, Suno e Miasino.

«Lo scorso 23 maggio, su richiesta di Acqua Novara Vco, ho firmato un’ordinanza per limitare l’uso dell’acqua a scopi domestici e igienici e, dal 16 giugno, per la necessità di bollitura a scopo alimentare – spiega il sindaco di Suno, Riccardo Giuliani -. Lo stesso hanno fatto gli altri colleghi della zona».

Nei giorni scorsi, infatti, le autobotti hanno cominciato a rifornire gli acquedotti. «Il problema è che i piccoli Comuni sono sempre i più svantaggiati – prosegue Giuliani -. Dalle tubazioni ci sono continuamente perdite e ci vogliono magari anche due anni prima che venga fatta una riparazione. Acqua Novara Vco non ci dà comunicazioni di alcun genere, per esempio sulle casette dell’acqua: si possono usare? L’acqua è potabile? I cittadini, giustamente, chiedono spiegazioni a noi sindaci rispetto a decisioni che però non ci competono. Sono i gestori che devono prendersi le proprie responsabilità: con loro, e se possibile anche con la Regione, chiediamo un incontro per sapere quale sia la reale situazione. Abbiamo già inviato una richiesta ad Acqua Novara Vco».

«La situazione è critica ma non impossibile e la sospensione dell’acqua nelle ore notturne non si è mai verificata. Qualcuno ha voluto fare dell’allarmismo ingiustificato – dichiara il primo cittadino di Cressa, Mauro Gattoni -. Le autobotti riforniscono l’acquedotto, l’ordinanza è in vigore e devo ammettere che i cittadini sono molto responsabili».

«Indubbiamente nel mio Comune c’è una ridotta portata d’acqua – aggiunge il primo cittadino di Cureggio, Angelo Barbaglia – ma la situazione non è particolarmente difficile. Ho ricevuto qualche lamentela da parte dei cittadini, in modo particolare per quanto riguarda la bollitura, ma è impossibile verificare eventuali inadempienze: si lascia alla responsabilità di ognuno. Da parte di Acqua Novara Vco, invece, vogliamo risposte che non arrivano: si tratta di una questione tecnica, non politica. Per esempio, perchè solo i nostri Ccomuni si trovano in questa condizione e non altri che invece sono a pochi metri di distanza?».

Dello stesso parere il sindaco di Fontaneto d’Agogna, Alfio Angelini: «Acqua Novara Vco non dice la verità: la settimana scorsa hanno mandato le autobotti senza avvisare; quando ho chiesto spiegazioni sono rimasti sul vago. Poi abbiamo saputo che le cisterne trasportano l’acqua da Bogogno verso sud. I gestori devono darci informazioni perchè noi, a nostra volta, dobbiamo rispondere ai nostri cittadini».

L’assessore regionale all’Ambiente e coordinatore del tavolo di emergenza, Matteo Marnati, conferma che «in questo momento non ci sono Comuni con il razionamento notturno. La situazione è severa, ma sotto controllo: non c’è il rischio che qualcuno rimanga senza acqua. Le condizioni, però, possono cambiare di ora in ora e si va a intervenire dove è necessario: ad esempio, nel fine settimana con l’arrivo dei turisti soprattutto nella zona dei laghi, si dovrà aumentare la disponibilità di acqua».

Leggi anche

Agricoltura in ginocchio, rilasciati 2,5 milioni di metri cubi d’acqua al giorno

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Siccità, sindaci in zona rossa sul piede di guerra: «Da Acqua Novara Vco non arrivano risposte. Chiesto un incontro»

I primi cittadini di Fontaneto d’Agogna, Cureggio, Cressa, Suno hanno firmato ordinanze di limitazine dell’uso dell’acqua. L’assessore Marnati: «Situazione severa ma nessuno resterà senz’acqua»

Le piogge di ieri non hanno portato sollievo alla situazione di siccità che sta colpendo tutto il Piemonte, in particolare il nostro territorio. A oggi sono oltre 250 i Comuni piemontesi che hanno emesso o stanno per emanare ordinanze relative all’emergenza idrica per un uso responsabile dell’acqua; 83 sono quelli nelle province di Novara e Vco. In particolare, secondo i dati forniti da Acqua Novara Vco alla Regione, cinque sono i comuni del novarese che si trovano in zona rossa: Fontaneto d’Agogna, Cureggio, Cressa, Suno e Miasino.

«Lo scorso 23 maggio, su richiesta di Acqua Novara Vco, ho firmato un’ordinanza per limitare l’uso dell’acqua a scopi domestici e igienici e, dal 16 giugno, per la necessità di bollitura a scopo alimentare – spiega il sindaco di Suno, Riccardo Giuliani -. Lo stesso hanno fatto gli altri colleghi della zona».

Nei giorni scorsi, infatti, le autobotti hanno cominciato a rifornire gli acquedotti. «Il problema è che i piccoli Comuni sono sempre i più svantaggiati – prosegue Giuliani -. Dalle tubazioni ci sono continuamente perdite e ci vogliono magari anche due anni prima che venga fatta una riparazione. Acqua Novara Vco non ci dà comunicazioni di alcun genere, per esempio sulle casette dell’acqua: si possono usare? L’acqua è potabile? I cittadini, giustamente, chiedono spiegazioni a noi sindaci rispetto a decisioni che però non ci competono. Sono i gestori che devono prendersi le proprie responsabilità: con loro, e se possibile anche con la Regione, chiediamo un incontro per sapere quale sia la reale situazione. Abbiamo già inviato una richiesta ad Acqua Novara Vco».

«La situazione è critica ma non impossibile e la sospensione dell’acqua nelle ore notturne non si è mai verificata. Qualcuno ha voluto fare dell’allarmismo ingiustificato – dichiara il primo cittadino di Cressa, Mauro Gattoni -. Le autobotti riforniscono l’acquedotto, l’ordinanza è in vigore e devo ammettere che i cittadini sono molto responsabili».

«Indubbiamente nel mio Comune c’è una ridotta portata d’acqua – aggiunge il primo cittadino di Cureggio, Angelo Barbaglia – ma la situazione non è particolarmente difficile. Ho ricevuto qualche lamentela da parte dei cittadini, in modo particolare per quanto riguarda la bollitura, ma è impossibile verificare eventuali inadempienze: si lascia alla responsabilità di ognuno. Da parte di Acqua Novara Vco, invece, vogliamo risposte che non arrivano: si tratta di una questione tecnica, non politica. Per esempio, perchè solo i nostri Ccomuni si trovano in questa condizione e non altri che invece sono a pochi metri di distanza?».

Dello stesso parere il sindaco di Fontaneto d’Agogna, Alfio Angelini: «Acqua Novara Vco non dice la verità: la settimana scorsa hanno mandato le autobotti senza avvisare; quando ho chiesto spiegazioni sono rimasti sul vago. Poi abbiamo saputo che le cisterne trasportano l’acqua da Bogogno verso sud. I gestori devono darci informazioni perchè noi, a nostra volta, dobbiamo rispondere ai nostri cittadini».

L’assessore regionale all’Ambiente e coordinatore del tavolo di emergenza, Matteo Marnati, conferma che «in questo momento non ci sono Comuni con il razionamento notturno. La situazione è severa, ma sotto controllo: non c’è il rischio che qualcuno rimanga senza acqua. Le condizioni, però, possono cambiare di ora in ora e si va a intervenire dove è necessario: ad esempio, nel fine settimana con l’arrivo dei turisti soprattutto nella zona dei laghi, si dovrà aumentare la disponibilità di acqua».

Leggi anche

Agricoltura in ginocchio, rilasciati 2,5 milioni di metri cubi d’acqua al giorno

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata

Picture of Cecilia Colli

Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore