«Baseball? Sono totalmente riconoscente a questo sport»

«Un onore per me, un riconoscimento che arriva dopo tanti anni di impegno. Sono davvero felice». Quando a Novara si pensa al baseball il riferimento immediato è a Giuseppe Guilizzoni, Beppe come lo conoscono tutti. Da novembre 2019 il nome del novarese è inserito nella Hall of fame della Federazione italiana baseball softball proprio per la sua luminosa carriera in veste di tecnico.

Che cosa significa per lei il baseball?

«E’ qualcosa che mi fa tornare alla mia età giovanile, a momenti in cui il baseball mi ha aiutato tanto a crescere. Sono totalmente riconoscente a questo sport».

E cosa significa invece il baseball a Novara?

«Mi sono trasferito a Novara per motivi di lavoro e per un po’ di tempo ho fatto il pendolare a Milano perché giocavo in serie A nella Pirelli Milano. Un giorno ho scelto di fare un’inserzione sulla Gazzetta del Popolo e ho conosciuto Chiaretti, Bossi e Genocchio con cui ho fondato il Baseball Club Novara. Per me la città rappresenta tanto».

I suoi momento più belli?

«Per me ogni giorno è il più bello quando vedo i bambini giocare a baseball in campo. Ho sempre pensato e penso che per 100 bambini che alleni forse ci sarà un campione, ma sicuro ci saranno 100 cittadini. Lo sport è educazione. Pensando alla mia carriera non posso dimenticare la vittoria del campionato europeo, le due Coppe Italia con Novara; bellissimo ricordo la qualificazione della Spagna che allenavo ai mondiali del 1988 che si tenevano in Italia. Per me il baseball rappresenta una parte del mio cuore, nel quale ci sono famiglia e lavoro e ho sempre pensato che quando ti dedichi a una delle tre devi dare il massimo senza dimenticare le altre due. Al primo posto però c’è sempre la famiglia, che devo ringraziare, perché per me ha fatto tanti sacrifici».

Che definizione darebbe al baseball?

«E’ educazione. Da ragazzo io avevo più mezzi di educazione: sport, scuola, famiglia, oratorio, oggi credo sia forte lo sport. La scuola è cambiata, se un insegnante è un po’ più deciso verso uno studente il giorno dopo si ritrova i genitori che lo incolpano; oggi per fortuna spesso lavorano entrambi i genitori e il tempo a disposizioni con i figli è davvero poco. Lo sport diventa il mezzo principale per educare».

Il Provini rappresenta un po’ una nota dolente (nel progetto di Cittadella dello sport è previsto l’abbattimento) …

«Credo che le migliori parole le abbia spese Giovanni Malagò quando è stato a Novara un mese fa. Uno stadio è storia di una città, un po’ come i monumenti. Malagò è stato estremamente chiaro: una società deve essere valorizzata.

 

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Io approvo il progetto per la Cittadella, ma perché non con un campo da baseball? Era stato lungimirante l’allora sindaco Giordano, quando ospitammo nel 2009 i mondiali: li furono realizzati interventi importanti tanto che tutto il mondo invidiava un impianto così. Per rifare uno stadio così ci vogliono milioni di euro e al giorno d’oggi non si trovano neanche i soldi per sistemare una gradinata…».

Il Provini è il campo realizzato nel 1978 e diventato nel 1988 lo “Stadio del Baseball Marco Provini”: a dedicarsi a questa realizzazione proprio Guilizzoni che nel 2009 ha operato appunto anche per la sua ristrutturazione.

Prossimo impegno?

«Sarò a Phoenix , Texas per il Torneo di Qualificazione Olimpica della zona Americana. E verrà con me anche mia moglie. Le poche volte che non è con me mi chiedono di lei!».

In aggiunta alla carriera di allenatore di club, Gulizzoni ha svolto una luminosa carriera a livello tecnico Federale, diventando prima allenatore e poi “manager” del club azzurro. Dapprima chiamato a guidare la Nazionale italiana junior alla conquista di due titoli continentali, è poi promosso alla Nazionale maggiore nel 1979, vincendo i campionati europei assoluti l’anno successivo.Guilizzoni vanta anche un quinto posto a un mondiale, con la prima vittoria della storia del baseball italiano sulla nazionale americana.

Nel palmares dell’ormai novarese c’è tanto: grazie a lui la città di Novara ha ospitato eventi di levatura internazionale, come gli Intercontinentali di baseball nel 1995, il Campionato del Mondo di Baseball nel 2009, Italian Baseball Week e ritiro di preparazione al Campionato Europe della Nazionale nell’anno 2010, ben 11 edizioni della Finale Little League Senior (atleti 14-16 anni) Europe Africa Region, oltre ad un complessivo di ben 24 campionati di  massima Serie nei 50 anni di storia del Baseball Novara.

Più volte consigliere federale della Federazione Italiana Baseball Softball, Guilizzoni è anche membro della WSBC – World Baseball Softball Confederation, ha svolto negli anni anche l’attività di istruttore per la Federazione Mondiale nelle regioni del Medio Oriente, Iran compreso ed è membro del Regional Europe Africa Regional Boad della Little League, organizzazione giovanile di baseball e softball con 2.800.000 praticanti nel mondo.

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Elena Mittino

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2 risposte

  1. Beppe sempre semmai avversario, mai nemico, anzi……… HoF meritatissima dopo aver aspettato tanto per averle elargite agli altri.

  2. Beppe il Baseball ti ha dato molto ma tu personalmente hai dato tanto a questo sport a livello nazionale e mondiale, sei stato e sei un ottimo tecnico Complimenmti e Grazieee !!!

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«Baseball? Sono totalmente riconoscente a questo sport»

«Un onore per me, un riconoscimento che arriva dopo tanti anni di impegno. Sono davvero felice». Quando a Novara si pensa al baseball il riferimento immediato è a Giuseppe Guilizzoni, Beppe come lo conoscono tutti. Da novembre 2019 il nome del novarese è inserito nella Hall of fame della Federazione italiana baseball softball proprio per la sua luminosa carriera in veste di tecnico.

Che cosa significa per lei il baseball?

«E’ qualcosa che mi fa tornare alla mia età giovanile, a momenti in cui il baseball mi ha aiutato tanto a crescere. Sono totalmente riconoscente a questo sport».

E cosa significa invece il baseball a Novara?

«Mi sono trasferito a Novara per motivi di lavoro e per un po’ di tempo ho fatto il pendolare a Milano perché giocavo in serie A nella Pirelli Milano. Un giorno ho scelto di fare un’inserzione sulla Gazzetta del Popolo e ho conosciuto Chiaretti, Bossi e Genocchio con cui ho fondato il Baseball Club Novara. Per me la città rappresenta tanto».

I suoi momento più belli?

«Per me ogni giorno è il più bello quando vedo i bambini giocare a baseball in campo. Ho sempre pensato e penso che per 100 bambini che alleni forse ci sarà un campione, ma sicuro ci saranno 100 cittadini. Lo sport è educazione. Pensando alla mia carriera non posso dimenticare la vittoria del campionato europeo, le due Coppe Italia con Novara; bellissimo ricordo la qualificazione della Spagna che allenavo ai mondiali del 1988 che si tenevano in Italia. Per me il baseball rappresenta una parte del mio cuore, nel quale ci sono famiglia e lavoro e ho sempre pensato che quando ti dedichi a una delle tre devi dare il massimo senza dimenticare le altre due. Al primo posto però c’è sempre la famiglia, che devo ringraziare, perché per me ha fatto tanti sacrifici».

Che definizione darebbe al baseball?

«E’ educazione. Da ragazzo io avevo più mezzi di educazione: sport, scuola, famiglia, oratorio, oggi credo sia forte lo sport. La scuola è cambiata, se un insegnante è un po’ più deciso verso uno studente il giorno dopo si ritrova i genitori che lo incolpano; oggi per fortuna spesso lavorano entrambi i genitori e il tempo a disposizioni con i figli è davvero poco. Lo sport diventa il mezzo principale per educare».

Il Provini rappresenta un po’ una nota dolente (nel progetto di Cittadella dello sport è previsto l’abbattimento) …

«Credo che le migliori parole le abbia spese Giovanni Malagò quando è stato a Novara un mese fa. Uno stadio è storia di una città, un po’ come i monumenti. Malagò è stato estremamente chiaro: una società deve essere valorizzata.

 

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Il Provini è il campo realizzato nel 1978 e diventato nel 1988 lo “Stadio del Baseball Marco Provini”: a dedicarsi a questa realizzazione proprio Guilizzoni che nel 2009 ha operato appunto anche per la sua ristrutturazione.

Prossimo impegno?

«Sarò a Phoenix , Texas per il Torneo di Qualificazione Olimpica della zona Americana. E verrà con me anche mia moglie. Le poche volte che non è con me mi chiedono di lei!».

In aggiunta alla carriera di allenatore di club, Gulizzoni ha svolto una luminosa carriera a livello tecnico Federale, diventando prima allenatore e poi “manager” del club azzurro. Dapprima chiamato a guidare la Nazionale italiana junior alla conquista di due titoli continentali, è poi promosso alla Nazionale maggiore nel 1979, vincendo i campionati europei assoluti l’anno successivo.Guilizzoni vanta anche un quinto posto a un mondiale, con la prima vittoria della storia del baseball italiano sulla nazionale americana.

Nel palmares dell’ormai novarese c’è tanto: grazie a lui la città di Novara ha ospitato eventi di levatura internazionale, come gli Intercontinentali di baseball nel 1995, il Campionato del Mondo di Baseball nel 2009, Italian Baseball Week e ritiro di preparazione al Campionato Europe della Nazionale nell’anno 2010, ben 11 edizioni della Finale Little League Senior (atleti 14-16 anni) Europe Africa Region, oltre ad un complessivo di ben 24 campionati di  massima Serie nei 50 anni di storia del Baseball Novara.

Più volte consigliere federale della Federazione Italiana Baseball Softball, Guilizzoni è anche membro della WSBC – World Baseball Softball Confederation, ha svolto negli anni anche l’attività di istruttore per la Federazione Mondiale nelle regioni del Medio Oriente, Iran compreso ed è membro del Regional Europe Africa Regional Boad della Little League, organizzazione giovanile di baseball e softball con 2.800.000 praticanti nel mondo.

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