Il mondo del calcio piange la scomparsa di Giorgio Rotolo

Sportivo novarese con un passato da calciatore e poi da allenatore. Il funerale lunedì alla Madonna Pellegrina

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Giorgio Rotolo, sportivo novarese noto in tutto il Piemonte, in particolar modo nelle province di Novara, Vercelli e Vco, per il suo passato, prima da calciatore, poi da allenatore. Rotolo è scomparso a 54 anni dopo una lunga malattia.

Insegnante di educazione fisica all’istituto Ravizza di Novara, difensore centrale di Sparta, Oleggio, Casale, Valle d’Aosta e Trino. Da allenatore dopo le giovanili di Pro Vercelli, Novara e Como, per molte stagioni in club di Eccellenza arrivando a festeggiare a novembre 2021 le 300 panchine in carriera, vissuta al servizio di società come Biellese, Borgopal, Osmon Suno, Borgomanero (coi rossoblù anche in Serie D), Trino, Ro.Ce. e Stresa. Con i borromaici il 24 aprile scorso il trionfo più significativo, la vittoria del campionato riportando i blues dopo quattro anni in serie D.

E’ spirato giovedì pomeriggio all’hospice di Galliate, dopo aver lottato, come tutta la sua vita, prima in campo, poi in panchina, ma nulla ha potuto contro un carcinoma squamoso alla mandibola, che ha avvertito a marzo 2021, dopo un mal di denti che da settimane lo tormentava.

Assai noto nel mondo del calcio dilettantistico, la sua esperienza nella lotta al male incurabile che lo aveva colpito, è stata portata anche nell’aula magna di Coverciano, nei corsi per allenatori professionisti. E’ stato un esempio di sacrificio, la voglia di non arrendersi mai, sin quando il tumore non gli ha più dato tregua, con le metastasi erano arrivate alla schiena, provocandogli la rottura di una costola. Il 20 agosto ha rassegnato le dimissioni da allenatore dello Stresa, per cercare, purtroppo senza riuscirci, di dedicare tutte le forze che gli erano rimaste per provare a sconfiggere la malattia che non gli ha dato tregua. Stresa che ha affidato la squadra al suo vice, l’oleggese Cristian Nicolini.

Molti gli sportivi che sui social lo hanno ricordato, in particolar modo il ds novarese d’adozione Gigi Abbate che lo ha avuto alla Ro.Ce. del presidente Guido Presta, che lo ha sempre tenuto in grande considerazione. Gli allenatori vercellesi Pietro Nicola Petrucci e Fabrizio Viassi che lo hanno apprezzato da leader nello loro squadre: Casale e Trino. Tantissimi i messaggi di cordoglio alla famiglia.

Una persona mite a dispetto della mole che poteva incutere timore, un gladiatore in campo, ma con lealtà e massimo rispetto per tutti gli avversari. Se n’è andato in silenzio, consapevole che il suo destino era segnato, ma “Giorgione” Rotolo rimarrà sempre vivo nel ricordo di quelle persone che hanno avuto il piacere di vivergli accanto in un calcio che, ha perso il fascino e la passione che lo rendeva inimitabile e unico, come lui ha saputo essere.

In funerale si svolgerà lunedì alle 15 nella chiesa della Madonna Pellegrina.

[foto Polisportiva San Giacomo]

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Il mondo del calcio piange la scomparsa di Giorgio Rotolo

Sportivo novarese con un passato da calciatore e poi da allenatore. Il funerale lunedì alla Madonna Pellegrina

Il mondo del calcio piange la scomparsa di Giorgio Rotolo, sportivo novarese noto in tutto il Piemonte, in particolar modo nelle province di Novara, Vercelli e Vco, per il suo passato, prima da calciatore, poi da allenatore. Rotolo è scomparso a 54 anni dopo una lunga malattia.

Insegnante di educazione fisica all’istituto Ravizza di Novara, difensore centrale di Sparta, Oleggio, Casale, Valle d’Aosta e Trino. Da allenatore dopo le giovanili di Pro Vercelli, Novara e Como, per molte stagioni in club di Eccellenza arrivando a festeggiare a novembre 2021 le 300 panchine in carriera, vissuta al servizio di società come Biellese, Borgopal, Osmon Suno, Borgomanero (coi rossoblù anche in Serie D), Trino, Ro.Ce. e Stresa. Con i borromaici il 24 aprile scorso il trionfo più significativo, la vittoria del campionato riportando i blues dopo quattro anni in serie D.

E’ spirato giovedì pomeriggio all’hospice di Galliate, dopo aver lottato, come tutta la sua vita, prima in campo, poi in panchina, ma nulla ha potuto contro un carcinoma squamoso alla mandibola, che ha avvertito a marzo 2021, dopo un mal di denti che da settimane lo tormentava.

Assai noto nel mondo del calcio dilettantistico, la sua esperienza nella lotta al male incurabile che lo aveva colpito, è stata portata anche nell’aula magna di Coverciano, nei corsi per allenatori professionisti. E’ stato un esempio di sacrificio, la voglia di non arrendersi mai, sin quando il tumore non gli ha più dato tregua, con le metastasi erano arrivate alla schiena, provocandogli la rottura di una costola. Il 20 agosto ha rassegnato le dimissioni da allenatore dello Stresa, per cercare, purtroppo senza riuscirci, di dedicare tutte le forze che gli erano rimaste per provare a sconfiggere la malattia che non gli ha dato tregua. Stresa che ha affidato la squadra al suo vice, l’oleggese Cristian Nicolini.

Molti gli sportivi che sui social lo hanno ricordato, in particolar modo il ds novarese d’adozione Gigi Abbate che lo ha avuto alla Ro.Ce. del presidente Guido Presta, che lo ha sempre tenuto in grande considerazione. Gli allenatori vercellesi Pietro Nicola Petrucci e Fabrizio Viassi che lo hanno apprezzato da leader nello loro squadre: Casale e Trino. Tantissimi i messaggi di cordoglio alla famiglia.

Una persona mite a dispetto della mole che poteva incutere timore, un gladiatore in campo, ma con lealtà e massimo rispetto per tutti gli avversari. Se n’è andato in silenzio, consapevole che il suo destino era segnato, ma “Giorgione” Rotolo rimarrà sempre vivo nel ricordo di quelle persone che hanno avuto il piacere di vivergli accanto in un calcio che, ha perso il fascino e la passione che lo rendeva inimitabile e unico, come lui ha saputo essere.

In funerale si svolgerà lunedì alle 15 nella chiesa della Madonna Pellegrina.

[foto Polisportiva San Giacomo]

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