Novara calcio, Massimo Ferranti si aggiudica il bando. Il calcio riparte dalla serie D. A mezzogiorno di oggi scadeva il termine per la presentazione delle domande alla manifestazione di interesse pubblicata dal Comune per la formazione di una nuova società di calcio da iscrivere in serie D: toccherà all’imprenditore milanese Massimo Ferranti, titolare della “Gioca on line” e specializzato nella produzione di software per numerose catene di giochi on line, occuparsi della ripartenza.
«Sulla della valutazione fatta dalla commissione giudicante, è stato individuato il progetto con più credibilità sotto il profilo sportivo» dichiara il sindaco Alessandro Canelli.
Due, infatti, sono state le candidature pervenute: oltre a Ferranti, la domanda è stata presentata anche da Enea Benedetto, presidente di Vectorium, azienda che lavora nel settore della finanza e delle criptovalute, le monete virtuali, e di Barcanova, società sportiva la cui prima squadra milita nel campionato di Promozione piemontese girone B che nel mese di maggio si era proposto per l’acquisizione del Novara Calcio dall’ex patron Maurizio Rullo.
«La commissione ha giudicato all’unanimità il progetto di Ferranti come il più sostenibile sia dal punto di vista economico finanziario che sportivo con elementi decisivi che hanno determinato la scelta come l’assetto societario più solido con valutazioni prudenziali rispetto ai ricavi – spiega il direttore generale del Comune Roberto Moriondo -. Viene stimato che in tre anni l’avanzo sarà di 2 milioni e mezzo di euro con un investimento iniziale stimato da 1 milione e 100 mila euro per il primo anno a 2 milioni per il terzo. Entrambi i progetti, comunque, sono molto validi: si vede che sono stati redatti da persone competenti».
«La proposta di Ferranti include anche una nota di novaresità: «Le garanzie sono state date dalla Banca Popolare di Novara e nel progetto viene contemplata la presenza di un rappresentate dalle tifoseria, del Comune e della Banca stessa. Oltre a questo sono presenti progetti nel settore giovanile e femminile e dell’azionariato popolare».
«La storia e i trofei del Novara 1908, venuti momentaneamente a mancare, sono importanti – dichiara Ferranti -. Ma sono convinto che il Novara Calcio non viva solo di quella storia e quei trofei. Credo, piuttosto, che viva nei suoi tifosi, senza il cui appoggio incondizionato il mio progetto perde di significato. Senza l’appoggio dei tifosi il mio progetto non esiste».
Ora a Ferranti non resta che presentare formale domanda alla Figc entro le 12 del 24 agosto corredata dalla lettere di raccomandazione del sindaco e 400 mila euro per l’iscrizione al campionato.
Leggi anche
La ripartenza del calcio novarese passa nelle mani di Ferranti. «Priorirà incontrare i tifosi»
Novara calcio, Benedetto: «Dispiaciuto, il mio progetto contemplava anche il territorio»