Novara FC, inizia la nuova era di mister Cevoli: «Voglio una squadra che giochi per vincere»

Riparte dal Novara l’allenatore sanmarinese Roberto Cevoli, presentato oggi a Novarello dal ds Moreno Zebi, che ha voluto ringraziare Marco Marchionni, “che saprà sicuramente assieme al suo staff raccogliere in futuro le soddisfazioni che si merita”. Zebi ha poi messo in risalto come la scelta di Cevoli sia stata condivisa dalla proprietà, il presidente Massimo Ferranti e il dg Michelangelo Vitali: «Era in un roster di papabili già nella mia precedente esperienza al Novara, dove mi diede la sua disponibilità. Lo conosco da anni, ho avuto la fortuna di averlo come allenatore, ha fatto un percorso tecnico con esperienze significative e formative. Arriva da una stagione a Renate nella quale ha ottenuto ottimi risultati. Riteniamo di aver fatto la scelta migliore per il Novara».

Dopo il ds la parola è passata al nuovo tecnico che ha esordito così: «Ci tengo a ringraziare il presidente il direttore generale e il direttore sportivo per aver scelto me fra tanti. Mi sento un privilegiato essendo questa panchina ambita da molti allenatori. E’ un’opportunità grossa che non mi son fatto scappare. Sulle prime impressioni avuto nel contatto con la squadra: «Ragazzi di valori tecnici, giocatori che hanno voglia di lavorare, con qualità».

E’ già accaduto in passato a Cevoli di venir chiamato a sostituire un collega: «Lo scorso anno a Renate dopo la prima giornata, era il 28 agosto, a Novara siamo in vantaggio di qualche giorno. Il tempo per fare bene c’è, il mercato è ancora aperto, sono in piena sintonia col direttore, sappiamo che manca ancora qualcosa, sono convinto che verranno fatte le scelte più opportune. Mi sento anche di affermare che, alcune settimane parlando del Novara dissi che il direttore aveva operato al meglio, prendendo giocatori di valore, alcuni li conosco per averli allenati, altri li seguo da tempo».

Sulla piazza ambiziosa come Novara, che per Cevoli può rappresentare un significativo step di crescita, ribadisce: «Ho allenato in tanti posti, senza pormi problemi sulla categoria, tra le varie squadre anche la Reggina, altra piazza importante, certo mettersi alla prova con formazioni che ambiscono al salto di categoria è diverso, vincere è un’altra cosa. So che a Novara si vuole fare bene, ha le stesse ambizioni che sono le mie».

In estate ha declinato un contratto biennale col Renate, da dove si è portato il vice Gioacchino Adamo: «Volevo qualcosa di importante, sapendo i rischi della nostra professione, avrei potuto rimanere fermo. Ritenevo di meritarmi una chance di un certo livello, col Novara penso di poterla avere. Come tutti gli allenatori ho dei sogni di fare categorie superiori, di certo tutti vogliamo vincere, io per primo».

Come lo ha convinto e cosa gli chiesto il presidente Massimo Ferranti: «Mi ha messo subito a mio agio, con idee ben chiare, affermando che gli piacerebbe lottare per le posizioni di vertice, ma bisogna ragionare per step, i campionati si vincono partita dopo partita. Ci terrei a chiarire che il girone A è probabilmente il più competitivo dei tre, con almeno sei-sette squadre che partono per puntare alla Serie B, a noi piacerebbe far parte di questo gruppo di squadre, essere in lotta sino all’ultimo, anche se, a volte, sbagli una partita e comprometti una stagione, ora è prematuro fare certi discorsi».

A chi lo definisce un gentleman risponde così: «Rispetto dei ruoli prima di tutto, ma se si riesce a lavorare in un ambiente sereno penso che si possa dare tutti il meglio».

Su come giocherà il “suo” Novara: «Tendenzialmente preferisco la difesa a quattro, a Renate ho fatto il 4-3-2-1, a volte il 3-4-3, in alcune occasioni anche il 5-3-2. Mi piace cambiare, anche in funzione dell’avversario che si ha di fronte». Non un integralista quindi, non un tecnico “schiavo” dei moduli: «I moduli li fanno i giocatori che si hanno a disposizione», parole che sono musica per le orecchie della torcida azzurra, che potrebbe vedere per la prima volta Roberto Cevoli sulla panchina del Novara sabato nell’amichevole in via di definizione, quasi certamente al “Piola” con i bresciani del presidente Andrea Caracciolo, ex attaccante del Novara in Serie A, allenati dal piacentino di Vernazza Arnaldo Franzini, quinto campionato vinto in carriera, l’Eccellenza lombarda girone C con un Lumezzane che dopo la rinuncia alla Serie D è ripartito dalla massima categoria regionale, ma che ha grandi ambizioni di tornare nei professionisti, punta al doppio salto, il capitano è un altro ex del Novara, il centrocampista Simone Pesce.

(In foto il ds Moreno Zebi con Roberto Cevoli)

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Novara FC, inizia la nuova era di mister Cevoli: «Voglio una squadra che giochi per vincere»

Riparte dal Novara l’allenatore sanmarinese Roberto Cevoli, presentato oggi a Novarello dal ds Moreno Zebi, che ha voluto ringraziare Marco Marchionni, “che saprà sicuramente assieme al suo staff raccogliere in futuro le soddisfazioni che si merita”. Zebi ha poi messo in risalto come la scelta di Cevoli sia stata condivisa dalla proprietà, il presidente Massimo Ferranti e il dg Michelangelo Vitali: «Era in un roster di papabili già nella mia precedente esperienza al Novara, dove mi diede la sua disponibilità. Lo conosco da anni, ho avuto la fortuna di averlo come allenatore, ha fatto un percorso tecnico con esperienze significative e formative. Arriva da una stagione a Renate nella quale ha ottenuto ottimi risultati. Riteniamo di aver fatto la scelta migliore per il Novara».

Dopo il ds la parola è passata al nuovo tecnico che ha esordito così: «Ci tengo a ringraziare il presidente il direttore generale e il direttore sportivo per aver scelto me fra tanti. Mi sento un privilegiato essendo questa panchina ambita da molti allenatori. E’ un’opportunità grossa che non mi son fatto scappare. Sulle prime impressioni avuto nel contatto con la squadra: «Ragazzi di valori tecnici, giocatori che hanno voglia di lavorare, con qualità».

E’ già accaduto in passato a Cevoli di venir chiamato a sostituire un collega: «Lo scorso anno a Renate dopo la prima giornata, era il 28 agosto, a Novara siamo in vantaggio di qualche giorno. Il tempo per fare bene c’è, il mercato è ancora aperto, sono in piena sintonia col direttore, sappiamo che manca ancora qualcosa, sono convinto che verranno fatte le scelte più opportune. Mi sento anche di affermare che, alcune settimane parlando del Novara dissi che il direttore aveva operato al meglio, prendendo giocatori di valore, alcuni li conosco per averli allenati, altri li seguo da tempo».

Sulla piazza ambiziosa come Novara, che per Cevoli può rappresentare un significativo step di crescita, ribadisce: «Ho allenato in tanti posti, senza pormi problemi sulla categoria, tra le varie squadre anche la Reggina, altra piazza importante, certo mettersi alla prova con formazioni che ambiscono al salto di categoria è diverso, vincere è un’altra cosa. So che a Novara si vuole fare bene, ha le stesse ambizioni che sono le mie».

In estate ha declinato un contratto biennale col Renate, da dove si è portato il vice Gioacchino Adamo: «Volevo qualcosa di importante, sapendo i rischi della nostra professione, avrei potuto rimanere fermo. Ritenevo di meritarmi una chance di un certo livello, col Novara penso di poterla avere. Come tutti gli allenatori ho dei sogni di fare categorie superiori, di certo tutti vogliamo vincere, io per primo».

Come lo ha convinto e cosa gli chiesto il presidente Massimo Ferranti: «Mi ha messo subito a mio agio, con idee ben chiare, affermando che gli piacerebbe lottare per le posizioni di vertice, ma bisogna ragionare per step, i campionati si vincono partita dopo partita. Ci terrei a chiarire che il girone A è probabilmente il più competitivo dei tre, con almeno sei-sette squadre che partono per puntare alla Serie B, a noi piacerebbe far parte di questo gruppo di squadre, essere in lotta sino all’ultimo, anche se, a volte, sbagli una partita e comprometti una stagione, ora è prematuro fare certi discorsi».

A chi lo definisce un gentleman risponde così: «Rispetto dei ruoli prima di tutto, ma se si riesce a lavorare in un ambiente sereno penso che si possa dare tutti il meglio».

Su come giocherà il “suo” Novara: «Tendenzialmente preferisco la difesa a quattro, a Renate ho fatto il 4-3-2-1, a volte il 3-4-3, in alcune occasioni anche il 5-3-2. Mi piace cambiare, anche in funzione dell’avversario che si ha di fronte». Non un integralista quindi, non un tecnico “schiavo” dei moduli: «I moduli li fanno i giocatori che si hanno a disposizione», parole che sono musica per le orecchie della torcida azzurra, che potrebbe vedere per la prima volta Roberto Cevoli sulla panchina del Novara sabato nell’amichevole in via di definizione, quasi certamente al “Piola” con i bresciani del presidente Andrea Caracciolo, ex attaccante del Novara in Serie A, allenati dal piacentino di Vernazza Arnaldo Franzini, quinto campionato vinto in carriera, l’Eccellenza lombarda girone C con un Lumezzane che dopo la rinuncia alla Serie D è ripartito dalla massima categoria regionale, ma che ha grandi ambizioni di tornare nei professionisti, punta al doppio salto, il capitano è un altro ex del Novara, il centrocampista Simone Pesce.

(In foto il ds Moreno Zebi con Roberto Cevoli)

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