Dopo il blitz a Padova, il Novara FC cerca la conferma domenica al Piola con il Sangiuliano

Serviva dare una risposta: chiara, forte, inequivocabile, dopo quattro sconfitte di fila

Serviva dare una risposta: chiara, forte, inequivocabile, dopo quattro sconfitte di fila. Il Novara lo ha fatto nella maniera migliore, andando a conquistare, con la caparbietà che solo le squadre di rango possiedono, la terza vittoria esterna della stagione, dopo i blitz a Mantova e Vercelli. Un successo, fortemente voluto, che non cancella le quattro precedenti sconfitte, sia ben chiaro, la prima, che è costata la dolorosa eliminazione dalla Coppa Italia contro i baby dell’Alessandria. Preludio dei tre successivi passaggi a vuoto in campionato. Perchè, le sconfitte, non sono mai salutari, se vincere aiuta a vincere, perdere, inculca cattivi pensieri nella testa, toglie certezze.

Certezze che il Novara auspica di aver ritrovato nel pomeriggio all’Euganeo, contro un Padova che ha negli azzurri la sua “bestia nera”.

«Ero convinto della reazione, me l’aspettavo. E’ doveroso fare i complimenti ai ragazzi che sono stati veramente bravi. Mi sento di dire che abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che era mancato nelle precedenti partite. E’ stata una vittoria di squadra. Tutti hanno capito dove stavano sbagliando, reagendo nel modo migliore». Le parole dell’allenatore Roberto Cevoli. Supportato nella settimana precedente la trasferta in Veneto sia dal presidente Massimo Ferranti, che dal ds Moreno Zebi.

Vittoria pesantissima, per il morale, la classifica, l’ambiente, che iniziava a far serpeggiare qualche comprensibile malumore, dopo lo splendido avvio del campionato. Secondo centro in maglia azzurra per il centrocampista “novarese” Michele Rocca che nella “pancia” dello stadio dei biancoscudati ha evidenziato come il gruppo sia cementato e convinto nei propri mezzi: «Siamo felicissimi per questi tre punti, in settimana ci eravamo detti che dovevano tornare quelli di qualche partita fa, il gol lo dedico ai miei compagni”».

Novara a -3 dalla vetta, in una classifica “ristretta” nelle posizioni nobili: dieci squadre in cinque punti, tra queste i neopromossi milanesi del Sangiuliano, che per la seconda volta nella loro storia tornano domenica 30 ottobre (ore 15) al “Piola”, dove nella passata stagione nella Poule Scudetto vinsero 1-0. Questa volta, però, i tre punti, dovranno rimanere nella città di San Gaudenzio. Novara che deve riprendere a fare risultato pieno davanti ai suoi tifosi. Le prossime cinque gare vedranno Gonzalez e compagni ospitare Sangiuliano, unica squadra senza mezze misure: in 10 gare 5 vittorie, altrettante sconfitte, nessun pareggio, successivamente nel derby del Ticino la Pro Patria, quindi l’attuale fanalino di Piacenza, che ha già cambiato allenatore, esonerato Manuel Scalise, gli emiliani hanno richiamato Cristiano Scazzola (2 punti in 4 gare).

In mezzo le trasferte al “Mocagatta” di Alessandria contro la Juventus Next Gen, al “Teghil” di Pordenone contro una delle candidate alla serie B, il Pordenone dell’ex “Mimmo” Di Carlo. Quattrocentocinquanta minuti (recuperi esclusi), per arrivare a domenica 27 novembre, quindicesima giornata, nella migliore posizione possibile di una classifica, che a quel punto, a 360′ dal giro di boa, dovrebbe essere più credibile di quella attuale, dove si può affermare tutto e il contrario di tutto, in un campionato dove dopo 10 turni, nessuna squadra è imbattuta, il Renate la formazione che ha perso di meno: una sola volta, alla prima giornata a Novara (2-1), da allora per i brianzoli, che vantano la miglior striscia positiva: 5 successi e 4 pareggi. La capolista Lecco due ko come i neopromossi vicentini dell’Arzignano. Tre sconfitte per Padova, Vicenza, Pordenone, Novara e i gardesani della Feralpisalò, che vantano il miglior rendimento esterno: 13 punti in 6 gare, anche grazie al maggiore numero di successi: 4, lontano dal “Lino Turina” per i Leoni del Garda di Stefano Vecchi, che ospiteranno gli azzurri alla penultima giornata della fase ascendente della regular season: domenica 11 dicembre (ore 14.30).

Novara che mercoledì 30 novembre (ore 18) sarà di scena al “Voltini” contro la Pergolettese (che ha il miglior rendimento interno, dove è imbattuta: 13 punti su 15. Mentre a dicembre verranno al “Piola” l’Arzignano (domenica 4) e il Trento dell’ex Bruno Tedino sabato 17. Proprio per questo è necessario dare continuità al colpaccio di Padova, restare “attaccati” al gruppo delle primissime, in un campionato senza padroni! Guido Ferraro



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Dopo il blitz a Padova, il Novara FC cerca la conferma domenica al Piola con il Sangiuliano

Serviva dare una risposta: chiara, forte, inequivocabile, dopo quattro sconfitte di fila

Serviva dare una risposta: chiara, forte, inequivocabile, dopo quattro sconfitte di fila. Il Novara lo ha fatto nella maniera migliore, andando a conquistare, con la caparbietà che solo le squadre di rango possiedono, la terza vittoria esterna della stagione, dopo i blitz a Mantova e Vercelli. Un successo, fortemente voluto, che non cancella le quattro precedenti sconfitte, sia ben chiaro, la prima, che è costata la dolorosa eliminazione dalla Coppa Italia contro i baby dell’Alessandria. Preludio dei tre successivi passaggi a vuoto in campionato. Perchè, le sconfitte, non sono mai salutari, se vincere aiuta a vincere, perdere, inculca cattivi pensieri nella testa, toglie certezze.

Certezze che il Novara auspica di aver ritrovato nel pomeriggio all’Euganeo, contro un Padova che ha negli azzurri la sua “bestia nera”.

«Ero convinto della reazione, me l’aspettavo. E’ doveroso fare i complimenti ai ragazzi che sono stati veramente bravi. Mi sento di dire che abbiamo avuto quel pizzico di fortuna che era mancato nelle precedenti partite. E’ stata una vittoria di squadra. Tutti hanno capito dove stavano sbagliando, reagendo nel modo migliore». Le parole dell’allenatore Roberto Cevoli. Supportato nella settimana precedente la trasferta in Veneto sia dal presidente Massimo Ferranti, che dal ds Moreno Zebi.

Vittoria pesantissima, per il morale, la classifica, l’ambiente, che iniziava a far serpeggiare qualche comprensibile malumore, dopo lo splendido avvio del campionato. Secondo centro in maglia azzurra per il centrocampista “novarese” Michele Rocca che nella “pancia” dello stadio dei biancoscudati ha evidenziato come il gruppo sia cementato e convinto nei propri mezzi: «Siamo felicissimi per questi tre punti, in settimana ci eravamo detti che dovevano tornare quelli di qualche partita fa, il gol lo dedico ai miei compagni”».

Novara a -3 dalla vetta, in una classifica “ristretta” nelle posizioni nobili: dieci squadre in cinque punti, tra queste i neopromossi milanesi del Sangiuliano, che per la seconda volta nella loro storia tornano domenica 30 ottobre (ore 15) al “Piola”, dove nella passata stagione nella Poule Scudetto vinsero 1-0. Questa volta, però, i tre punti, dovranno rimanere nella città di San Gaudenzio. Novara che deve riprendere a fare risultato pieno davanti ai suoi tifosi. Le prossime cinque gare vedranno Gonzalez e compagni ospitare Sangiuliano, unica squadra senza mezze misure: in 10 gare 5 vittorie, altrettante sconfitte, nessun pareggio, successivamente nel derby del Ticino la Pro Patria, quindi l’attuale fanalino di Piacenza, che ha già cambiato allenatore, esonerato Manuel Scalise, gli emiliani hanno richiamato Cristiano Scazzola (2 punti in 4 gare).

In mezzo le trasferte al “Mocagatta” di Alessandria contro la Juventus Next Gen, al “Teghil” di Pordenone contro una delle candidate alla serie B, il Pordenone dell’ex “Mimmo” Di Carlo. Quattrocentocinquanta minuti (recuperi esclusi), per arrivare a domenica 27 novembre, quindicesima giornata, nella migliore posizione possibile di una classifica, che a quel punto, a 360′ dal giro di boa, dovrebbe essere più credibile di quella attuale, dove si può affermare tutto e il contrario di tutto, in un campionato dove dopo 10 turni, nessuna squadra è imbattuta, il Renate la formazione che ha perso di meno: una sola volta, alla prima giornata a Novara (2-1), da allora per i brianzoli, che vantano la miglior striscia positiva: 5 successi e 4 pareggi. La capolista Lecco due ko come i neopromossi vicentini dell’Arzignano. Tre sconfitte per Padova, Vicenza, Pordenone, Novara e i gardesani della Feralpisalò, che vantano il miglior rendimento esterno: 13 punti in 6 gare, anche grazie al maggiore numero di successi: 4, lontano dal “Lino Turina” per i Leoni del Garda di Stefano Vecchi, che ospiteranno gli azzurri alla penultima giornata della fase ascendente della regular season: domenica 11 dicembre (ore 14.30).

Novara che mercoledì 30 novembre (ore 18) sarà di scena al “Voltini” contro la Pergolettese (che ha il miglior rendimento interno, dove è imbattuta: 13 punti su 15. Mentre a dicembre verranno al “Piola” l’Arzignano (domenica 4) e il Trento dell’ex Bruno Tedino sabato 17. Proprio per questo è necessario dare continuità al colpaccio di Padova, restare “attaccati” al gruppo delle primissime, in un campionato senza padroni! Guido Ferraro



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