I tre anni di lavoro lo hanno premiato così tanto da essere rivotato all’unanimità da tutto il consiglio. Sarà ancora il novarese Luca Alfieri a guidare fino al 2024 la Fef, la Federazione Europea Futsal, una particolare categoria di calcio a cinque. L’associazione internazionale è di fatto giovane, nata nel 2017, ma trae le sue origini dalla Uefs, nata diversi anni prima. Lo scorso 18 luglio si è tenuto il congresso e Alfieri ha ottenuto il consenso di tutti. «Sono molto contento, sono stati tre anni impegnativi e difficili, ma abbiamo lavorato tanto e i risultati si sono visti» dice il novarese. Il congresso è stato occasione anche per accogliere nuove federazioni e in tutto ora i Paesi che ne fanno parte sono 13: Italia, Portogallo, Svizzera, Francia, Cipro, Malta, Moldavia, Monaco, Gran Bretagna, Russia, Romania, Catalogna e Gran Bretagna.
Di cosa è più contento dei suoi primi tre anni?
Abbiamo fatto tanto, abbiamo risistemato diversi aspetti. Un progetto che abbiamo realizzato è quello dedicato ai bambini, a ottobre 2019 si è tenuto a Reus, in Spagna, il primo campionato mondiale categoria Under13. E’ stato molto bello e vogliamo continuare a lavorare in questa direzione, di fatto è un’opportunità che viene data anche i giovanissimi, che magari non diventeranno professionisti, di indossare la maglia della propria nazione ed è un orgoglio per loro.
Ci sarà altro per i giovani?
Certamente, stiamo lavorando alla Futsal European School con categorie Under 9, 11, 13 e 15 insieme all’Amf, l’Associazione mondiale di futsal. E’ importantissimo poter lavorare con le scuole calcio. E poi per la prima volta abbiamo presentato un calendario per 12 anni, perché puntiamo a essere attrattivi e attivi per un lungo periodo. Magari nel breve termine sarà difficile realizzare tutto, ma l’idea c’è.
Da novarese è contento?
Direi proprio di sì, questo incarico rappresenta un orgoglio da italiano e da novarese e spero che questo impegno possa avere un risvolto sul territorio, più in generale sul Nord Italia e spero nei prossimi quattro anni di fare in modo che l’Italia possa essere palcoscenico di un evento importante, così come è stata Novara per la Champions League nel 2018. E poi non sono l’unico novarese, con noi collabora MS Channel di Roberto Brusati, altro novarese appunto. Con lui raccontiamo le partite a distanza sul Canale 814 di Sky.
Il Covid vi ha ostacolato?
Ad aprile avremmo avuto la Champions League in Francia, siamo rimasti in contatto con la federazione per settimane e abbiamo deciso di rinviare il tutto prima ancora che scoppiasse l’emergenza anche lì. Noi italiani siamo stati fra i primi e questo ci ha concesso di prendere decisioni difficili ma giuste. L’evento dovrebbe svolgersi a fine ottobre, naturalmente con la speranza che la situazione rimanga stabile. Sono situazioni che mai penseresti di vivere, ma abbiamo trovato con successo un piano B avvertendo per tempo tutte le formazioni.