Giochi olimpici: l’Italvolley donne è medaglia d’oro!

Le ragazze di Velasco sul gradino più alto del podio dopo aver dominato anche nella finalissima gli Stati Uniti per 3-0. La soddisfazione del presidente del Coni Malagò, di Bosetti e del tecnico della Igor Bernardi, che proprio oggi festeggia il suo compleanno

L’Italia del volley femminile ha davvero scritto la storia. Dopo aver sconfitto il sortilegio di un podio sempre mancato nelle sue precedenti partecipazioni, al suo primo tentativo è riuscita a salire sul gradino più alto sconfiggendo nella finalissima del Torneo olimpico di Parigi le campionesse olimpiche uscenti degli Stati Uniti.


Lo ha fatto con un 3-0 (25-18, 25-20 e 25-17 i parziali) netto, indiscutibile, il quinto sui sei incontri giocati nella capitale francese. Paradossalmente l’unico set lasciato… per strada è stato in occasione del 3-1 nella gara d’esordio contro la Repubblica Dominicana, forse l’avversario più abbordabile. Ma è stato un successo costruito con un crescendo passato attraverso le due vittorie contro la Turchia, passando dal quarto di finale con la Serbia, che tre anni fa a Tokyo aveva estromesso le azzurre dalle migliori quattro.

E’ la medaglia d’oro del c.t. Julio Velasco, che 28 anni dopo l’argento di Atlanta con la squadra maschile è riuscito a riempire quella casella ancora vuota. E’ la medaglia d’oro del suo staff, a cominciare dai suoi principali collaboratori, Massimo Barbolini, allenatore di Scandicci, e Lorenzo Bernardi, coach della Igor, fortissimamente voluti dal tecnico italo – argentino.


E’ la meglia d’oro di Paola Egonu, Monica De Gennaro e Caterina Bosetti, un anno fa di questi tempi accantonate dal precedente c.t. e poi letteralmente “recuperate”; ma soprattutto è la medaglia d’oro di tutte le ragazze, le tredici utilizzate, come è stato detto, ma anche le tante assesti, vuoi per infortuni (Alice Degradi, Elena Pietrini e Sara Bonifacio) o non utilizzate per tanti motivi (tra cui altre due “novaresi” come Francesca Bosio ed Eleonora Fersino), ma che avevano iniziato nello scorso mese di maggio quel percorso chiuso oggi. A testimonianza del fatto che il livello italiano è al momento tale che forse a Parigi si sarebbe potuto portare due o tre squadre.


«Questa medaglia l’aspettavo da tutta la vita – così Caterina Bosetti, la prima a presentarsi davanti alle telecamere – Forse la partita più difficile è stata quella dei quarti con la Serbia e in parte la semifinale. Oggi invece abbiamo giocato una pallavolo straordinaria. Da anni siamo la squadra più forte da anni ma a volte l’occasione ci è sfuggita. Stavolta no». Quando si “accesa” quella lampadina che vi ha fatto pensare che stavolta potevate farcela? «Durante la VNL. Sapevano di essere forti ma dovevamo trattenere le emozioni. Dalla vittoria di Bangkok abbiamo iniziato a costruire il percorso per arrivare qui oggi».


In tanti si complimentano anche con Lorenzo Bernardi, che forse non poteva trovare il modo migliore per festeggiare il suo compleanno: «I complimenti vanno alle ragazze, perché hanno saputo interpretare fin dal primo allenamento in maniera eccelsa quello che per noi era un percorso iniziato con la speranza di qualificarci per arrivare a oggi, a qualcosa di storico». Qualcuno ha detto che anche per lui, come per Velasco, da Atlanta ad oggi si è chiuso un cerchio… «Ogni cosa ha un suo momento. Allora doveva andare così. E’ stata una grande amarezza che poi abbiamo accettato. Questo era il momento per riprenderci indietro quel qualcosa che non eravamo riusciti a raggiungere nel ’96».


Gongola infine non poco anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha definito questo oro «pesante in tutti i sensi. Con questa medaglia abbiamo toccato quota 40, uguagliando Tokyo (ma con due ori in più, ndr) e confermandoci nell’èlite dello sport mondiale».

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Giochi olimpici: l’Italvolley donne è medaglia d’oro!

Le ragazze di Velasco sul gradino più alto del podio dopo aver dominato anche nella finalissima gli Stati Uniti per 3-0. La soddisfazione del presidente del Coni Malagò, di Bosetti e del tecnico della Igor Bernardi, che proprio oggi festeggia il suo compleanno

L’Italia del volley femminile ha davvero scritto la storia. Dopo aver sconfitto il sortilegio di un podio sempre mancato nelle sue precedenti partecipazioni, al suo primo tentativo è riuscita a salire sul gradino più alto sconfiggendo nella finalissima del Torneo olimpico di Parigi le campionesse olimpiche uscenti degli Stati Uniti.


Lo ha fatto con un 3-0 (25-18, 25-20 e 25-17 i parziali) netto, indiscutibile, il quinto sui sei incontri giocati nella capitale francese. Paradossalmente l’unico set lasciato… per strada è stato in occasione del 3-1 nella gara d’esordio contro la Repubblica Dominicana, forse l’avversario più abbordabile. Ma è stato un successo costruito con un crescendo passato attraverso le due vittorie contro la Turchia, passando dal quarto di finale con la Serbia, che tre anni fa a Tokyo aveva estromesso le azzurre dalle migliori quattro.

E’ la medaglia d’oro del c.t. Julio Velasco, che 28 anni dopo l’argento di Atlanta con la squadra maschile è riuscito a riempire quella casella ancora vuota. E’ la medaglia d’oro del suo staff, a cominciare dai suoi principali collaboratori, Massimo Barbolini, allenatore di Scandicci, e Lorenzo Bernardi, coach della Igor, fortissimamente voluti dal tecnico italo – argentino.


E’ la meglia d’oro di Paola Egonu, Monica De Gennaro e Caterina Bosetti, un anno fa di questi tempi accantonate dal precedente c.t. e poi letteralmente “recuperate”; ma soprattutto è la medaglia d’oro di tutte le ragazze, le tredici utilizzate, come è stato detto, ma anche le tante assesti, vuoi per infortuni (Alice Degradi, Elena Pietrini e Sara Bonifacio) o non utilizzate per tanti motivi (tra cui altre due “novaresi” come Francesca Bosio ed Eleonora Fersino), ma che avevano iniziato nello scorso mese di maggio quel percorso chiuso oggi. A testimonianza del fatto che il livello italiano è al momento tale che forse a Parigi si sarebbe potuto portare due o tre squadre.


«Questa medaglia l’aspettavo da tutta la vita – così Caterina Bosetti, la prima a presentarsi davanti alle telecamere – Forse la partita più difficile è stata quella dei quarti con la Serbia e in parte la semifinale. Oggi invece abbiamo giocato una pallavolo straordinaria. Da anni siamo la squadra più forte da anni ma a volte l’occasione ci è sfuggita. Stavolta no». Quando si “accesa” quella lampadina che vi ha fatto pensare che stavolta potevate farcela? «Durante la VNL. Sapevano di essere forti ma dovevamo trattenere le emozioni. Dalla vittoria di Bangkok abbiamo iniziato a costruire il percorso per arrivare qui oggi».


In tanti si complimentano anche con Lorenzo Bernardi, che forse non poteva trovare il modo migliore per festeggiare il suo compleanno: «I complimenti vanno alle ragazze, perché hanno saputo interpretare fin dal primo allenamento in maniera eccelsa quello che per noi era un percorso iniziato con la speranza di qualificarci per arrivare a oggi, a qualcosa di storico». Qualcuno ha detto che anche per lui, come per Velasco, da Atlanta ad oggi si è chiuso un cerchio… «Ogni cosa ha un suo momento. Allora doveva andare così. E’ stata una grande amarezza che poi abbiamo accettato. Questo era il momento per riprenderci indietro quel qualcosa che non eravamo riusciti a raggiungere nel ’96».


Gongola infine non poco anche il presidente del Coni Giovanni Malagò, che ha definito questo oro «pesante in tutti i sensi. Con questa medaglia abbiamo toccato quota 40, uguagliando Tokyo (ma con due ori in più, ndr) e confermandoci nell’èlite dello sport mondiale».

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