Giro d’Italia, dopo 53 anni Novara torna a ospitare l’arrivo di una tappa

Quello di oggi, per gli appassionati di ciclismo e non solo della nostra città, è davvero un appuntamento storico. Dopo cinquantatre anni Novara torna ad ospitare l’arrivo di una tappa del “Giro”. Bisogna infatti tornare al 1968, all’edizione numero 51 della serie, per registrare un simile evento. Anche allora – era il 21 maggio – si trattò della prima tappa, la Campione d’Italia – Novara di 128 chilometri, preceduta il giorno precedente da una cronometro corsa nell’exclave italiana in territorio elvetico. A tagliare per primo il traguardo all’ombra di San Gaudenzio fu l’asso belga Eddy Merckx (nella foto in primo piano con il suo rivale Felice Gimondi), poi “maglia rosa” sino all’insolito traguardo finale di Napoli.

Se il capoluogo come traguardo di frazione era atteso da tempo, altre località a noi vicine hanno avuto la possibilità di ospitare un simile appuntamento, come del resto numerosi sono stati i “passaggi” della corsa lungo il nostro territorio. Addirittura nella primissima edizione – datata 1909 – le scarne cronache sportive dell’epoca raccontano di un paio di curiosi episodi accaduti in occasione dell’ultima tappa, la Torino – Milano del 30 maggio di quell’anno. Proprio all’altezza di Borgomanero, a 75 chilometri dal traguardo, il favorito Luigi Ganna incappa in una foratura, consentendo la fuga dei suoi rivali che però a Rho rimangono “bloccati” da un passaggio a livello chiuso. Ganna riesce così a recuperare e a giungere sul traguardo con una posizione sufficiente (allora la classifica generale era stilata a punti e non a tempi) per garantirsi il successo finale.

Per vedere per la prima volta la conclusione di una tappa vicino a casa nostra bisogna però attendere addirittura il secondo dopoguerra. L’anno è il 1952, l’edizione è la numero 35, e il 7 giugno è lo svizzero Fritz Schar a tagliare per primo il traguardo a Verbania. Per la cronaca quel “Giro” viene vinto da Fausto Coppi.

Saltando il già citato 1968 arriviamo al 1975, quando la 16a tappa partita da Arenzano, si conclude a Orta San Giulio con la vittoria di Fabrizio Fabbri. Il giorno dopo la carovana prenderà il via da Omegna, maglia rosa sarà alla fine Fausto Bertoglio. Passano solo otto anni e ancora la “perla del Cusio” ospita la conclusione di una frazione: è il 5 giugno 1983 quando Paolo Rosola si aggiudica una Savona – Orta di 219 chilometri. Particolare curioso: negli annali ufficiali della manifestazione la tappa successiva viene indicata come Orta – Milano anche se lo “start” sarà dato nel territorio di Armano. Vittoria finale per Giuseppe Saronni.

Dopo un arrivo nel 1985 a Domodossola, Novara torna in scena – ma come sede di partenza – nel 1988. E’ il centenario della morte del fondatore dei Salesiani e il 2 giugno il “Giro” dovrebbe concludere la sua fatica giornaliera a Colle Don Bosco prima di trasferirsi nella nostra città. A metterci lo zampino sono però a un solo chilometro dal traguardo un gruppo di ambientalisti… L’organizzazione annulla la tappa e “cristallizza” i tempi, ma l’indomani tutto torna nella normalità e si può dare regolarmente il via alla Novara – Selvino. Dopo un traguardo a Verbania nel 1992 saltiamo di cinque anni per registrare, il 1° giugno ’97 l’arrivo della Verrès – Borgomanero. Primo sul traguardo è Franco Chioccioli, “maglia rosa” finale Ivan Gotti.

Famoso traguardo alla Cascata del Toce nel 2003 e poi ancora a Domodossola tre anni dopo (con partenza il giorno dopo da Mergozzo) prima davvero della storia recente con il nuovo millennio. Anno 2001, il traguardo torna sul lago Maggiore, ma un po’ più a sud quando il 9 giugno si conclude la Busto Arsizio – Arona, prologo di un’Arona – Milano del giorno dopo che suggellerà il trionfo di Gilberto Simoni.

Anno 2011 e nuova partenza da Novara quando il 13 maggio si disputa la frazione che deve portare i corridori a Novi Ligure (il giorno prima si era corsa la Savigliano – Cuneo). Anno 2011 e la terzultima tappa (siamo al 27 maggio) saluta il traguardo di Macugnaga prima di muovere il giorno dopo da Verbania le ultime battute di un “Giro” vinto sulla strada dallo spagnolo Alberto Contador e poi squalificato a distanza di mesi, con conseguente “promozione” di Michele Scarponi.

Ultime citazione quella del 2015. il 28 maggio la tappa numero 18 registra l’arrivo a Verbania di una frazione iniziata 170 chilometri prima nella ticinese Melide. Il giorno dopo sempre il capoluogo del Vco ospiterà il via della Verbania – Cervinia.

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Luca Mattioli

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Giro d’Italia, dopo 53 anni Novara torna a ospitare l’arrivo di una tappa

Quello di oggi, per gli appassionati di ciclismo e non solo della nostra città, è davvero un appuntamento storico. Dopo cinquantatre anni Novara torna ad ospitare l’arrivo di una tappa del “Giro”. Bisogna infatti tornare al 1968, all’edizione numero 51 della serie, per registrare un simile evento. Anche allora – era il 21 maggio – si trattò della prima tappa, la Campione d’Italia – Novara di 128 chilometri, preceduta il giorno precedente da una cronometro corsa nell’exclave italiana in territorio elvetico. A tagliare per primo il traguardo all’ombra di San Gaudenzio fu l’asso belga Eddy Merckx (nella foto in primo piano con il suo rivale Felice Gimondi), poi “maglia rosa” sino all’insolito traguardo finale di Napoli.

Se il capoluogo come traguardo di frazione era atteso da tempo, altre località a noi vicine hanno avuto la possibilità di ospitare un simile appuntamento, come del resto numerosi sono stati i “passaggi” della corsa lungo il nostro territorio. Addirittura nella primissima edizione – datata 1909 – le scarne cronache sportive dell’epoca raccontano di un paio di curiosi episodi accaduti in occasione dell’ultima tappa, la Torino – Milano del 30 maggio di quell’anno. Proprio all’altezza di Borgomanero, a 75 chilometri dal traguardo, il favorito Luigi Ganna incappa in una foratura, consentendo la fuga dei suoi rivali che però a Rho rimangono “bloccati” da un passaggio a livello chiuso. Ganna riesce così a recuperare e a giungere sul traguardo con una posizione sufficiente (allora la classifica generale era stilata a punti e non a tempi) per garantirsi il successo finale.

Per vedere per la prima volta la conclusione di una tappa vicino a casa nostra bisogna però attendere addirittura il secondo dopoguerra. L’anno è il 1952, l’edizione è la numero 35, e il 7 giugno è lo svizzero Fritz Schar a tagliare per primo il traguardo a Verbania. Per la cronaca quel “Giro” viene vinto da Fausto Coppi.

Saltando il già citato 1968 arriviamo al 1975, quando la 16a tappa partita da Arenzano, si conclude a Orta San Giulio con la vittoria di Fabrizio Fabbri. Il giorno dopo la carovana prenderà il via da Omegna, maglia rosa sarà alla fine Fausto Bertoglio. Passano solo otto anni e ancora la “perla del Cusio” ospita la conclusione di una frazione: è il 5 giugno 1983 quando Paolo Rosola si aggiudica una Savona – Orta di 219 chilometri. Particolare curioso: negli annali ufficiali della manifestazione la tappa successiva viene indicata come Orta – Milano anche se lo “start” sarà dato nel territorio di Armano. Vittoria finale per Giuseppe Saronni.

Dopo un arrivo nel 1985 a Domodossola, Novara torna in scena – ma come sede di partenza – nel 1988. E’ il centenario della morte del fondatore dei Salesiani e il 2 giugno il “Giro” dovrebbe concludere la sua fatica giornaliera a Colle Don Bosco prima di trasferirsi nella nostra città. A metterci lo zampino sono però a un solo chilometro dal traguardo un gruppo di ambientalisti… L’organizzazione annulla la tappa e “cristallizza” i tempi, ma l’indomani tutto torna nella normalità e si può dare regolarmente il via alla Novara – Selvino. Dopo un traguardo a Verbania nel 1992 saltiamo di cinque anni per registrare, il 1° giugno ’97 l’arrivo della Verrès – Borgomanero. Primo sul traguardo è Franco Chioccioli, “maglia rosa” finale Ivan Gotti.

Famoso traguardo alla Cascata del Toce nel 2003 e poi ancora a Domodossola tre anni dopo (con partenza il giorno dopo da Mergozzo) prima davvero della storia recente con il nuovo millennio. Anno 2001, il traguardo torna sul lago Maggiore, ma un po’ più a sud quando il 9 giugno si conclude la Busto Arsizio – Arona, prologo di un’Arona – Milano del giorno dopo che suggellerà il trionfo di Gilberto Simoni.

Anno 2011 e nuova partenza da Novara quando il 13 maggio si disputa la frazione che deve portare i corridori a Novi Ligure (il giorno prima si era corsa la Savigliano – Cuneo). Anno 2011 e la terzultima tappa (siamo al 27 maggio) saluta il traguardo di Macugnaga prima di muovere il giorno dopo da Verbania le ultime battute di un “Giro” vinto sulla strada dallo spagnolo Alberto Contador e poi squalificato a distanza di mesi, con conseguente “promozione” di Michele Scarponi.

Ultime citazione quella del 2015. il 28 maggio la tappa numero 18 registra l’arrivo a Verbania di una frazione iniziata 170 chilometri prima nella ticinese Melide. Il giorno dopo sempre il capoluogo del Vco ospiterà il via della Verbania – Cervinia.

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