Ultimo impegno dell’anno solare per l’Azzurra Hockey Novara, che a quattro giorni dalla sfortunata sconfitta nella “tana” del Thiene, una delle capolista del campionato, torna nel Vicentino per affrontare questa sera (fischio d’inizio alle 20.45) il fanalino Hockey Bassano 54, ancora fermo a zero punti in graduatoria. Dalla testa alla coda, insomma, e mai come in questo caso se proprio non vogliamo usare l’espressione “ultima spiaggia” (forse eccessiva visto che non siamo giunti ancora al giro di boa della stagione) però ci siamo vicini. Di questo è consapevole lo stesso tecnico novarese Claudio Battistella: «Adesso non possiamo veramente più sbagliare – dice – e non solo perché affrontiamo l’ultima della classe. Torno a ripetere che questo è un campionato per certi versi strano, con risultati inchiodati, che poi mutano nei finali di gara. Anche a Thiene siamo stati perfettamente in partita per due terzi o forse più della durata del match, poi siamo stati puniti oltre i nostri demeriti. Dal punto di vista delle prestazioni non ho nulla da rimproverare ai miei giocatori, però adesso è giunto il momento di muovere davvero la classifica, perché in caso contrario il “gap” dalla quota salvezza comincerà a diventare pesante».
Al di là anche di non pochi episodi sfortunati, Mastropasqua e compagni sono perfettamente consapevoli della situazione e da questa partita hanno un solo obiettivo, quello dei tre punti. Paradossalmente Battistella trova anche il modo si scherzare per sdrammatizzare una poco la situazione: «A questo punto preferirei davvero giocare meno bene ma ottenere questa prima vittoria. Al di là di questo siamo consapevoli che, proseguendo di questo passo, con avversari decisamente alla nostra portata, i risultati non potranno che arrivare».
L’Azzurra, insomma, vuole farsi un bel regalo di Natale, per poi pensare con maggiore serenità al mese di gennaio, alla trasferta di Cremona in programma alla vigilia dell’Epifania. Con l’anno nuovo la squadra dovrebbe poi finalmente contare sul giovane cileno Reyes, finora bloccato in Sudamerica dall’emergenza sanitaria. Un elemento quanto mai prezioso per alzare il livello qualitativo del gruppo e offrire al tempo stesso a Battistella una pedina in più nella gestione dei cambi.