Bisogna proprio ammetterlo. Per l’Azzurra questo campionato di A2 è veramente stregato. Non bastano certi limiti e forse l’inesperienza, in parte suffragata dal costante impegno in allenamento come in partita. In più di un’occasione Mastropasqua e compagni hanno dovuto fare i conti con la dea bendata e con qualche arbitraggio decisamente sfavorevole. L’ultimo episodio in ordine di tempo è accaduto sabato scorso a Pordenone contro una diretta concorrente per la salvezza che vanta cinque lunghezze di vantaggio sui novaresi.
I ragazzi di Claudio Battistella, dopo alterne vicende, erano riusciti con Camporese a mettere a segno la rete del 4-3 a una manciata di minuti dalla conclusione, quando nel concitato finale l’arbitro decretava un tiro diretto in favote dei padroni di casa. Con il tabellone dell’impianto friulano che segnava 1” dalla fine era Zordan a realizzare il gol del pareggio. L’incontro terminava così con 4-4 che brucia enormemente in casa Azzurra, privata di una vittoria e con essa di due punti veramente pesanti, che sommati agli altri due “scippati” in maniera quasi analoga nel match d’andata significano che solamente nelle due sfide contro il Pordenone sono stati lasciati per strada 4 punti. Quattro punti che avrebbero significato molto nell’economia di una classifica che vede l’Azzurra sempre penultima con cinque lunghezze di ritardo sugli stessi friulani e quattro dal Montebello.
Insomma, ce ne sarebbe abbastanza per rassegnarsi, ma è quello che i novaresi non devono fare. Dovranno anzi provare a mantenere accesa la fiammella della speranza sino a quando non sarà la matematica a pronunciare il suo verdetto. Cominciando dalla prossima partita, che vedrà di scena al “Dal Lago” (inizio alle 20.45) un Cremona tranquillo a centro classifica. Anche se le possibilità si stanno riducendo settimana dopo settimana l’Azzurra ha comunque il dovere di provarci e in giocatori lo stanno dimostrando. Finché c’é vita…