Lungamente attesa, alla fine la prima vittoria casalinga per la TR Azzurra Novara è finalmente arrivata. Ed è un successo “pesante” in tutti i sensi quello ottenuto contro il fanalino di coda Sandrigo. Nel punteggio (7-2) e nella sostanza, perché i tre punti conquistati consentono ai ragazzi di Sergi Punset di staccare di tre lunghezze il Montebello, agganciare a quota 8 il Sarzana e di portarsi a un solo punto dal Giovinazzo. A tre giornata dal giro di boa della regular season si può forse dire che parte un nuovo campionato per i novaresi.
Unico neo della serata, purtroppo, la poca affluenza di pubblico. Con la spietata concorrenza del volley (qualche chilometro più in là erano in 2 mila per la gara “europea” della Igor) e del calcio in tv sono stati solamente un paio di centinaia i tifosi accorsi al “Dal Lago” tanto che, a dispetto del loro ultimo posto in classifica, si si è fatto più sentire il gruppetto di tifosi provenienti dal Veneto.
Una gara che l’Azzurra, priva di Cardella, ha affrontato con giudizio e pazienza, sbloccandola dopo una lunga fase di studio con una punizione di Maniero su tocco corto di Brusa al 12’35”. Il match si accende e Petrocchi incappa in un cartellino blu. Il tiro diretto è fallito da Moyano (18’07”), che si riscatta però 39” dopo insaccando la rete dell’1-1. La svolta nel finale del primo tempo, con una doppietta ravvicinata (20’10” e 21’00”) di Fede Ortiz che consente di andare al riposo sul 3-1 per l’Azzurra.
Nel secondo tempo anche il bomber argentino dei novaresi viene sanzionato e questa volta Brendolin non fallisce (3-2 al 4’48”). In questa fase sono gli ospiti a fare la partita, ma fra i pali della porta novarese Granados è attento e sventa diverse minacce.
La gara è viva, ma per registrare nuove segnature bisogna attendere quasi il termine. Dopo un primo diretto fallito da Ortiz al 14’30” è infatti un rigore di Vega (foto) a portare il punteggio sul 4-2 al 22’16”. Nonostante la stanchezza la TR Azzurra riesce poi a dilagare negli ultimi minuti ancora con Vega (22’49”), un diretto di Menendez (23’26”), che si ripete con un tocco sotto misura a 44” dalla sirena per il definitivo 7-2.