Hockey pista, per l’Azzurra un finale di Coppa tutto da dimenticare

I ragazzi di Campanati, in formazione rimaneggiata, chiudono la loro partecipazione alla manifestazione tricolore con una pesante sconfitta a Scandiano. Il tecnico novarese: «Quando molli con la testa escono questi risultati assurdi»

Emilia ancora una volta amara, anzi amarissima per l’Azzurra, che conclude la sua partecipazione alla fase a gironi della Coppa Italia di A2 con una pesante sconfitta (1-12!) sulla pista di Scandiano, formazione che si è nuovamente confermata un’autentica bestia nera per i novaresi. A parziale attenuante il fatto che mister Paolo Campanati ha dovuto presentare a referto una formazione rabberciata (nella foto), priva del suo bomber Fede Ortiz e con tre ragazzi – Fortina, Filidoro e Silvestri – della formazione di serie B, oltre alla solita sfortuna in fase realizzativa, fra pali, traverse e respinte del portiere locale Vecchi.


Certo, forse il punteggio finale sarebbe stato meno pesante, ma non avrebbe cambiato in ogni caso la sostanza, visto che i padroni di casa hano dominato in lungo e in largo il match. Contesa che si è messa in salita fin dall’inizio, con lo Scandiano in rete dopo soli 46” con Barbieri. Poi sono andati a segno Cinquini, Nicolò Busani e Fontanesi. Al 23′ Mele ha realizzato quella che sarebe stato l’unico gol per l’Azzurra, che ha mandato le due squadre al riposo sul 4-1. Nella ripresa “grandinata” emiliana con tre segnature di Fontanesi, le doppiette di Nicolò Busani e Ganassi e la rete di Riccardo Busani. Da segnalare infine che per gran parte del secondo tempo è stato impiegato fra i pali della porta novarese il debuttante (17 anni) Federico Spina.


«Un’altra partita dove abbiamo pagato per una serie incredibile di errori – ha ammesso nel dopo gara il tecnico novarese – Loro ogni tiro un gol, mentre noi non riuscivamo a mettere in porta la pallina. E’ chiaro che quando vai sotto di quattro-cinque reti poi diventa difficile recuperare, soprattutto se molli a livello mentale. E sono cose che poi si traducono in questi risultati assurdi». Con la testa la squadra dovrà ora concentrarsi per il weekend dell’Epifania, quando inizierà il campionato, vero obiettivo dell’Azzurra: «Dovremo rivedere alcune cose. Ci attende molto lavoro ma vedremo di farci trovare pronti».


L’Azzurra chiude dunque la sua partecipazione alla Coppa Italia con un bottino di 10 punti in 8 partite (3 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte). Le reti segnate sono state 32 (due terzi da Fede Ortiz, dimostratosi indispensabile e non solo in chiave finalizzativa) e quelle subite 55. Troppo sbilanciamento negativo a causa di due partite con un fardello passivo piuttosto pesante. Arrivederci a gennaio…

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Hockey pista, per l’Azzurra un finale di Coppa tutto da dimenticare

I ragazzi di Campanati, in formazione rimaneggiata, chiudono la loro partecipazione alla manifestazione tricolore con una pesante sconfitta a Scandiano. Il tecnico novarese: «Quando molli con la testa escono questi risultati assurdi»

Emilia ancora una volta amara, anzi amarissima per l’Azzurra, che conclude la sua partecipazione alla fase a gironi della Coppa Italia di A2 con una pesante sconfitta (1-12!) sulla pista di Scandiano, formazione che si è nuovamente confermata un’autentica bestia nera per i novaresi. A parziale attenuante il fatto che mister Paolo Campanati ha dovuto presentare a referto una formazione rabberciata (nella foto), priva del suo bomber Fede Ortiz e con tre ragazzi – Fortina, Filidoro e Silvestri – della formazione di serie B, oltre alla solita sfortuna in fase realizzativa, fra pali, traverse e respinte del portiere locale Vecchi.


Certo, forse il punteggio finale sarebbe stato meno pesante, ma non avrebbe cambiato in ogni caso la sostanza, visto che i padroni di casa hano dominato in lungo e in largo il match. Contesa che si è messa in salita fin dall’inizio, con lo Scandiano in rete dopo soli 46” con Barbieri. Poi sono andati a segno Cinquini, Nicolò Busani e Fontanesi. Al 23′ Mele ha realizzato quella che sarebe stato l’unico gol per l’Azzurra, che ha mandato le due squadre al riposo sul 4-1. Nella ripresa “grandinata” emiliana con tre segnature di Fontanesi, le doppiette di Nicolò Busani e Ganassi e la rete di Riccardo Busani. Da segnalare infine che per gran parte del secondo tempo è stato impiegato fra i pali della porta novarese il debuttante (17 anni) Federico Spina.


«Un’altra partita dove abbiamo pagato per una serie incredibile di errori – ha ammesso nel dopo gara il tecnico novarese – Loro ogni tiro un gol, mentre noi non riuscivamo a mettere in porta la pallina. E’ chiaro che quando vai sotto di quattro-cinque reti poi diventa difficile recuperare, soprattutto se molli a livello mentale. E sono cose che poi si traducono in questi risultati assurdi». Con la testa la squadra dovrà ora concentrarsi per il weekend dell’Epifania, quando inizierà il campionato, vero obiettivo dell’Azzurra: «Dovremo rivedere alcune cose. Ci attende molto lavoro ma vedremo di farci trovare pronti».


L’Azzurra chiude dunque la sua partecipazione alla Coppa Italia con un bottino di 10 punti in 8 partite (3 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte). Le reti segnate sono state 32 (due terzi da Fede Ortiz, dimostratosi indispensabile e non solo in chiave finalizzativa) e quelle subite 55. Troppo sbilanciamento negativo a causa di due partite con un fardello passivo piuttosto pesante. Arrivederci a gennaio…

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