Igor, il futuro prossimo è ancora un’incognita

La stagione del volley è ormai appesa a un filo. Se, come del resto molto probabile, lo stop alle attività sportive saranno procrastinate oltre la data del 4 aprile, potrebbe davvero calare in anticipo il sipario anche sul massimo campionato femminile di pallavolo.

Una decisione definitiva è attesa in questi giorni da parte del Cda della Lega e dovrà essere poi ratificata a livello federale. La conseguenza immediata sarà quella di non assegnare lo scudetto 2020, ipotesi sulla quale si registrerebbe una frattura fra le società di A1, che vede una piccola ma agguerrita minoranza (Conegliano e Monza) decisa come non mai a continuare e concludere il campionato.

Senza l’attribuzione del titolo, negli ultimi giorni sono state avanzate diverse ipotesi. La più suggestiva e originale è arrivata nella giornata di sabato dal patron de Il Bisonte Firenze, Wanny Di Filippo: “consegnare” simbolicamente lo scudetto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché lo “giri” a medici, infermieri, volontari e a tutti coloro che in questi giorni stanno combattendo la partita più importante contro il Covid-19.

«E’ un’ipotesi, una delle tante che stanno circolando – ha commentato il dg della Igor Enrico Marchioni – Da parte nostra rimaniamo in attesa delle decisioni da parte del Governo e degli enti sportivi superiori per capire se la stagione riprenderà o meno. Ogni altro commento è fuori luogo». Così come appare prematuro parlare in questo momento di mercato. La mancanza di volley… giocato ha finito per scatenare, sui social e non solo, fantasiose campagne acquisti e non. E fra le tante “voci” è tornata ancora una volta a fare capolino quella che vedrebbe il tecnico novarese Massimo Barbolini in procinto di accasarsi sulla panchina di Scandicci: «Che il nostro coach sia appetito da diverse altre società – ha detto ancora Marchioni – non lo possiamo nascondere, però il diretto interessato ha ancora un contratto con la Igor per due stagioni. E poi non è il momento per parlare di queste cose…».

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Igor, il futuro prossimo è ancora un’incognita

La stagione del volley è ormai appesa a un filo. Se, come del resto molto probabile, lo stop alle attività sportive saranno procrastinate oltre la data del 4 aprile, potrebbe davvero calare in anticipo il sipario anche sul massimo campionato femminile di pallavolo.

Una decisione definitiva è attesa in questi giorni da parte del Cda della Lega e dovrà essere poi ratificata a livello federale. La conseguenza immediata sarà quella di non assegnare lo scudetto 2020, ipotesi sulla quale si registrerebbe una frattura fra le società di A1, che vede una piccola ma agguerrita minoranza (Conegliano e Monza) decisa come non mai a continuare e concludere il campionato.

Senza l’attribuzione del titolo, negli ultimi giorni sono state avanzate diverse ipotesi. La più suggestiva e originale è arrivata nella giornata di sabato dal patron de Il Bisonte Firenze, Wanny Di Filippo: “consegnare” simbolicamente lo scudetto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, affinché lo “giri” a medici, infermieri, volontari e a tutti coloro che in questi giorni stanno combattendo la partita più importante contro il Covid-19.

«E’ un’ipotesi, una delle tante che stanno circolando – ha commentato il dg della Igor Enrico Marchioni – Da parte nostra rimaniamo in attesa delle decisioni da parte del Governo e degli enti sportivi superiori per capire se la stagione riprenderà o meno. Ogni altro commento è fuori luogo». Così come appare prematuro parlare in questo momento di mercato. La mancanza di volley… giocato ha finito per scatenare, sui social e non solo, fantasiose campagne acquisti e non. E fra le tante “voci” è tornata ancora una volta a fare capolino quella che vedrebbe il tecnico novarese Massimo Barbolini in procinto di accasarsi sulla panchina di Scandicci: «Che il nostro coach sia appetito da diverse altre società – ha detto ancora Marchioni – non lo possiamo nascondere, però il diretto interessato ha ancora un contratto con la Igor per due stagioni. E poi non è il momento per parlare di queste cose…».

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