Il Giro d’Italia sarà due volte a Novara e nel Novarese

Il 104° Giro d’Italia non interesserà Novara solo con l’arrivo della seconda tappa domenica 9 maggio, ma tornerà a portare i ciclisti della Corsa Rosa sia nel capoluogo che su altre strade della nostra Provincia anche venerdì 28 maggio, con l’importante 19ª tappa in gran parte montana da Abbiategrasso all’Alpe di Mera, in Valsesia, in cui potrà essere anche deciso l’esito della competizione insieme alla successiva e anch’essa montana Verbania-Alpe Motta, che precede l’ultima dell’arrivo conclusivo a Milano. Sopra il titolo l’altimetria del percorso della 19ª tappa (tratta da www.giroditalia.it).

 

 

La tappa del 9 maggio, 173 chilometri con partenza dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi di Nichelino è prevalentemente pianeggiante e interesserà il Novarese nei 13 chilometri finali, provenendo da Vercelli, con l’attraversamento dell’abitato di Cameriano e poi l’arrivo di tappa nel capoluogo.

Venerdì 28 interesserà le strade del Novarese per un’ottantina di chilometri, provenendo dalla Lombardia con la Sr11 dal ponte del Ticino per attraversare Trecate, toccare nuovamente Novara e poi indirizzarsi verso la vetta del Mottarone (1.341 metri, Gran Premio della montagna) passando da Caltignaga, Momo, Vaprio d’Agogna, la Baraggia di Suno, la frazione Baraggione di Cressa, Borgomanero, Gozzano, Orta San Giulio e Armeno. La ridiscesa dal Mottarone sarà nel Vco fino a Omegna e la risalita alla Colma di Varallo porterà i corridori sul percorso valsesiano fino a Scopello per la salita finale all’Alpe di Mera.

I quasi cento chilometri nel Novarese potranno essere occasione per valorizzare, grazie alle riprese televisive, i territori interessati, in particolare la fase finale della seconda tappa e la salita al Mottarore. Ne è convinto anche il delegato allo Sport della Provincia di Novara, Ivan De Grandis, che fa sapere che tale «importante risultato» è stato «raggiunto grazie al lavoro svolto in questi mesi dalla Provincia di Novara e dai Comitati provinciale e regionale della Federazione ciclistica italiana» in piena collaborazione con i presidenti degli stessi, Giacomo Bogogna a livello provinciale e Massimo Rosso a livello regionale.

Il 104° Giro d’Italia è stato presentato ieri (qui l’articolo). I dettagli del percorso sono ancora in via di definizione.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.

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Il Giro d’Italia sarà due volte a Novara e nel Novarese

Il 104° Giro d’Italia non interesserà Novara solo con l’arrivo della seconda tappa domenica 9 maggio, ma tornerà a portare i ciclisti della Corsa Rosa sia nel capoluogo che su altre strade della nostra Provincia anche venerdì 28 maggio, con l’importante 19ª tappa in gran parte montana da Abbiategrasso all’Alpe di Mera, in Valsesia, in cui potrà essere anche deciso l’esito della competizione insieme alla successiva e anch’essa montana Verbania-Alpe Motta, che precede l’ultima dell’arrivo conclusivo a Milano. Sopra il titolo l’altimetria del percorso della 19ª tappa (tratta da www.giroditalia.it).

 

 

La tappa del 9 maggio, 173 chilometri con partenza dalla Palazzina di Caccia di Stupinigi di Nichelino è prevalentemente pianeggiante e interesserà il Novarese nei 13 chilometri finali, provenendo da Vercelli, con l’attraversamento dell’abitato di Cameriano e poi l’arrivo di tappa nel capoluogo.

Venerdì 28 interesserà le strade del Novarese per un’ottantina di chilometri, provenendo dalla Lombardia con la Sr11 dal ponte del Ticino per attraversare Trecate, toccare nuovamente Novara e poi indirizzarsi verso la vetta del Mottarone (1.341 metri, Gran Premio della montagna) passando da Caltignaga, Momo, Vaprio d’Agogna, la Baraggia di Suno, la frazione Baraggione di Cressa, Borgomanero, Gozzano, Orta San Giulio e Armeno. La ridiscesa dal Mottarone sarà nel Vco fino a Omegna e la risalita alla Colma di Varallo porterà i corridori sul percorso valsesiano fino a Scopello per la salita finale all’Alpe di Mera.

I quasi cento chilometri nel Novarese potranno essere occasione per valorizzare, grazie alle riprese televisive, i territori interessati, in particolare la fase finale della seconda tappa e la salita al Mottarore. Ne è convinto anche il delegato allo Sport della Provincia di Novara, Ivan De Grandis, che fa sapere che tale «importante risultato» è stato «raggiunto grazie al lavoro svolto in questi mesi dalla Provincia di Novara e dai Comitati provinciale e regionale della Federazione ciclistica italiana» in piena collaborazione con i presidenti degli stessi, Giacomo Bogogna a livello provinciale e Massimo Rosso a livello regionale.

Il 104° Giro d’Italia è stato presentato ieri (qui l’articolo). I dettagli del percorso sono ancora in via di definizione.

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Antonio Maio

Nato a Lecco il 26 febbraio 1957, vive a Novara dal 1966. Giornalista dal 1986 ha svolto la professione quasi esclusivamente ai settimanali della Diocesi di Novara fino a diventarne direttore.