Il Novara compra ancora per allontanarsi dal baratro

Il Novara prova lo “sprint” sul mercato: dopo Rossetti e Malotti, è in dirittura d’arrivo anche il terzo acquisto con il difensore del Bari Corsinelli pronto a colmare il “vuoto” sulla corsia di destra del reparto arretrato azzurro. In concorrenza con gli azzurri c’era e c’è il Lecco ma nelle ultime ore sembra essere diventato consistente il vantaggio del Novara nella trattativa, che potrebbe concludersi entro domani.

Sarà un rinforzo importante per quella che è una vera e propria sfida da “dentro o fuori”, quella in programma domenica alle 15 (è stata anticipata rispetto al programma che prevedeva il fischio di inizio alle 17.30) a Lucca. Per gli azzurri una sconfitta oltre ad allungare a 15 la serie negativa, aprirebbe davvero scenari tragici: dalla possibilità di ritrovarsi all’ultimo posto a quella, tutt’altro che remota, di una nuova rivoluzione pronta a esplodere. Sarebbe la terza stagionale e con ogni probabilità avrebbe ripercussioni pesantissime sulle speranze di salvezza della squadra.

 

 

Doveroso fare un passo indietro: dopo la sconfitta nel derby, la proprietà sarebbe stata tentata di apportare una vera e propria “restaurazione”, annullando la rivoluzione avviata con il ritorno di Banchieri e proseguita con l’esonero di Urbano dalla carica di direttore sportivo. Per l’intera domenica si sono inseguite voci di un pronto avvicendamento in panchina, con un ritorno di Marcolini o con l’arrivo di una figura “terza” (il nome più “chiacchierato” è stato quello di Alessio Tacchinardi, ex calciatore della Juventus), e addirittura di un ritorno “in sella” di Orlando Urbano. Alla fine l’anima più pacata e riflessiva del club ha avuto la meglio, spingendo la dirigenza a confermare Banchieri almeno fino alla sfida di Lucca e – salvo ulteriori disastri – a quella successiva con la Giana Erminio.

Due scontri diretti per la salvezza, cui il Novara – per quanto sia scontato dirlo – non arriva affatto in condizioni ottimali. In questo contesto, l’aver almeno evitato un ulteriore ribaltone è sicuramente un fattore positivo, anche per non compromettere, probabilmente in maniera irrimediabile, il lavoro da svolgere nelle ultime ore di questo calciomercato fin qui in tono decisamente minore. Della tanto chiacchierata e annunciata “rivoluzione” della rosa, alla fine non c’è ombra: sono arrivati due calciatori (presto, come detto in apertura, è atteso il terzo) che per quanto funzionali al progetto, non porteranno la rosa a fare un significativo salto di qualità. La forza di tirarsi fuori dalle sabbie mobili, dunque, gli azzurri dovranno trovarla all’interno di un gruppo che da tre mesi buoni si trova in caduta libera.

Colpa dei limiti tecnici e tattici, senz’altro, ma la convinzione è che la gestione tutt’altro che serena e ragionata di tante situazioni (a partire dalla guerra intestina volta a far “saltare” Banchieri quando la squadra era seconda in classifica) abbia avuto un ruolo tutt’altro che marginale nel minare a fondo le certezze e la tranquillità della squadra. Se sia troppo tardi o meno per provare a risollevarsi e a centrare quantomeno quell’obiettivo minimo di una salvezza senza passare dalla “lotteria” dei Playout lo diranno, con ogni probabilità, le prossime due sfide. Poi, il tempo degli “appelli” sarà quasi finito.

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Il Novara compra ancora per allontanarsi dal baratro

Il Novara prova lo “sprint” sul mercato: dopo Rossetti e Malotti, è in dirittura d’arrivo anche il terzo acquisto con il difensore del Bari Corsinelli pronto a colmare il “vuoto” sulla corsia di destra del reparto arretrato azzurro. In concorrenza con gli azzurri c’era e c’è il Lecco ma nelle ultime ore sembra essere diventato consistente il vantaggio del Novara nella trattativa, che potrebbe concludersi entro domani. Sarà un rinforzo importante per quella che è una vera e propria sfida da “dentro o fuori”, quella in programma domenica alle 15 (è stata anticipata rispetto al programma che prevedeva il fischio di inizio alle 17.30) a Lucca. Per gli azzurri una sconfitta oltre ad allungare a 15 la serie negativa, aprirebbe davvero scenari tragici: dalla possibilità di ritrovarsi all’ultimo posto a quella, tutt’altro che remota, di una nuova rivoluzione pronta a esplodere. Sarebbe la terza stagionale e con ogni probabilità avrebbe ripercussioni pesantissime sulle speranze di salvezza della squadra.     Doveroso fare un passo indietro: dopo la sconfitta nel derby, la proprietà sarebbe stata tentata di apportare una vera e propria “restaurazione”, annullando la rivoluzione avviata con il ritorno di Banchieri e proseguita con l’esonero di Urbano dalla carica di direttore sportivo. Per l’intera domenica si sono inseguite voci di un pronto avvicendamento in panchina, con un ritorno di Marcolini o con l’arrivo di una figura “terza” (il nome più “chiacchierato” è stato quello di Alessio Tacchinardi, ex calciatore della Juventus), e addirittura di un ritorno “in sella” di Orlando Urbano. Alla fine l’anima più pacata e riflessiva del club ha avuto la meglio, spingendo la dirigenza a confermare Banchieri almeno fino alla sfida di Lucca e – salvo ulteriori disastri – a quella successiva con la Giana Erminio. Due scontri diretti per la salvezza, cui il Novara – per quanto sia scontato dirlo – non arriva affatto in condizioni ottimali. In questo contesto, l’aver almeno evitato un ulteriore ribaltone è sicuramente un fattore positivo, anche per non compromettere, probabilmente in maniera irrimediabile, il lavoro da svolgere nelle ultime ore di questo calciomercato fin qui in tono decisamente minore. Della tanto chiacchierata e annunciata “rivoluzione” della rosa, alla fine non c’è ombra: sono arrivati due calciatori (presto, come detto in apertura, è atteso il terzo) che per quanto funzionali al progetto, non porteranno la rosa a fare un significativo salto di qualità. La forza di tirarsi fuori dalle sabbie mobili, dunque, gli azzurri dovranno trovarla all’interno di un gruppo che da tre mesi buoni si trova in caduta libera. Colpa dei limiti tecnici e tattici, senz’altro, ma la convinzione è che la gestione tutt’altro che serena e ragionata di tante situazioni (a partire dalla guerra intestina volta a far “saltare” Banchieri quando la squadra era seconda in classifica) abbia avuto un ruolo tutt’altro che marginale nel minare a fondo le certezze e la tranquillità della squadra. Se sia troppo tardi o meno per provare a risollevarsi e a centrare quantomeno quell’obiettivo minimo di una salvezza senza passare dalla “lotteria” dei Playout lo diranno, con ogni probabilità, le prossime due sfide. Poi, il tempo degli “appelli” sarà quasi finito.

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