Il Novara si affida al mercato per rialzare la testa

Comincia la terza fase della stagione del Novara Calcio, che con l’apertura ufficiale del calciomercato di riparazione si trova nelle condizioni di poter (e dover) dare un volto nuovo alla propria stagione. Il d.s. Urbano, da settimane ormai sulla graticola a causa dei tanti “flop” rimediati in estate, è chiamato a operare una vera e propria rivoluzione per provare a rilanciare le ambizioni di una squadra che oggi – è giusto dirlo e ricordarlo – è in lotta per la salvezza e non certo per la promozione. Insomma, il Novara oggi deve scacciare un incubo che da decenni non si palesava, più che rincorrere quel sogno serie B che appena 3 mesi fa sembrava essere un obiettivo concreto e alla portata.

Il guaio del mercato di gennaio è che a causa del regolamento della serie C che prevede una lista di 25 giocatori (di cui uno nato dopo il 2001), per poter operare nuovi innesti il Novara dovrà prima liberarsi di calciatori divenuti strada facendo vere e proprie “zavorre”. Dal punto di vista economico, certo, ma anche e soprattutto dal punto di vista tecnico. A partire dalle due punte, Zigoni e Lanini, arrivati in estate con l’illusione di alzare un’asticella che invece si è abbassata di molto con la cessione di Bortolussi. Tre gol in due per i due attaccanti, in prestito da Venezia (Zigoni) e Lanini (Parma), che il Novara cercherà di piazzare prima di poter ingaggiare una o due punte che garantiscano gol e “lotta” a un reparto offensivo troppo spesso al di sotto del volume di occasioni create.

 

 

Non solo in attacco, però, mira a rinforzarsi il Novara, anzi. Scontati sono i saluti a Firenze, da settimane ai margini del progetto tecnico, mai integratosi a pieno nel gruppo e negli schemi tanto di Banchieri quanto di Marcolini. Per lui è in vista il ritorno alla Salernitana, proprietaria del cartellino, che poi lo reindirizzerà in prestito in serie C. In uscita anche Natalucci (si cerca un terzino destro), così come Rusconi. In attesa che Mbaye, Hrkac e Ivanov dimostrino sul campo i meriti per cui sono stati scelti per vestire l’azzurro, il Novara cercherà quindi anche un centrocampista completo ed esperto, in grado di dare fiato a Buzzegoli e Bianchi e di dare “idee” al reparto nevralgico della manovra.

E’ presto per fare nomi, l’identikit dei giocatori ricercati però, come detto, è chiaro: servono garanzie assai più che scommesse. Il tempo per queste ultime è ampiamente finito… e il rischio concreto – se non si porrà rimedio in maniera opportuna a gennaio – è quello di vivere una seconda parte di stagione da “lacrime e sangue”. Non certo quello che patron Rullo e il club sognavano per un’annata che aveva ben altre premesse.

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Il Novara si affida al mercato per rialzare la testa

Comincia la terza fase della stagione del Novara Calcio, che con l’apertura ufficiale del calciomercato di riparazione si trova nelle condizioni di poter (e dover) dare un volto nuovo alla propria stagione. Il d.s. Urbano, da settimane ormai sulla graticola a causa dei tanti “flop” rimediati in estate, è chiamato a operare una vera e propria rivoluzione per provare a rilanciare le ambizioni di una squadra che oggi – è giusto dirlo e ricordarlo – è in lotta per la salvezza e non certo per la promozione. Insomma, il Novara oggi deve scacciare un incubo che da decenni non si palesava, più che rincorrere quel sogno serie B che appena 3 mesi fa sembrava essere un obiettivo concreto e alla portata.

Il guaio del mercato di gennaio è che a causa del regolamento della serie C che prevede una lista di 25 giocatori (di cui uno nato dopo il 2001), per poter operare nuovi innesti il Novara dovrà prima liberarsi di calciatori divenuti strada facendo vere e proprie “zavorre”. Dal punto di vista economico, certo, ma anche e soprattutto dal punto di vista tecnico. A partire dalle due punte, Zigoni e Lanini, arrivati in estate con l’illusione di alzare un’asticella che invece si è abbassata di molto con la cessione di Bortolussi. Tre gol in due per i due attaccanti, in prestito da Venezia (Zigoni) e Lanini (Parma), che il Novara cercherà di piazzare prima di poter ingaggiare una o due punte che garantiscano gol e “lotta” a un reparto offensivo troppo spesso al di sotto del volume di occasioni create.

 

 

Non solo in attacco, però, mira a rinforzarsi il Novara, anzi. Scontati sono i saluti a Firenze, da settimane ai margini del progetto tecnico, mai integratosi a pieno nel gruppo e negli schemi tanto di Banchieri quanto di Marcolini. Per lui è in vista il ritorno alla Salernitana, proprietaria del cartellino, che poi lo reindirizzerà in prestito in serie C. In uscita anche Natalucci (si cerca un terzino destro), così come Rusconi. In attesa che Mbaye, Hrkac e Ivanov dimostrino sul campo i meriti per cui sono stati scelti per vestire l’azzurro, il Novara cercherà quindi anche un centrocampista completo ed esperto, in grado di dare fiato a Buzzegoli e Bianchi e di dare “idee” al reparto nevralgico della manovra.

E’ presto per fare nomi, l’identikit dei giocatori ricercati però, come detto, è chiaro: servono garanzie assai più che scommesse. Il tempo per queste ultime è ampiamente finito… e il rischio concreto – se non si porrà rimedio in maniera opportuna a gennaio – è quello di vivere una seconda parte di stagione da “lacrime e sangue”. Non certo quello che patron Rullo e il club sognavano per un’annata che aveva ben altre premesse.

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