E adesso? Sono in molti a chiedersi cosa ne sarà della Pro Novara dopo l’arresto del patron Paolo Pugliese traffico illecito di rifiuti avvenuto due giorni fa nell’ambito dell’operazione “Dark Metal”. La squadra non è direttamente interessata dal terremoto avvenuto giovedì, ma era per gran parte sostenuta economicamente proprio da Pugliese. Difficile ora capire gli scenari futuri. Di certo la rosa guidata dal canavesano Dario Dighera si è ritrovata già giovedì sera a Novarello per un colloquio con la società ed è emersa la volontà di andare avanti, tanto che poi il gruppo si è allenato regolarmente.
Per quanto tempo proseguirà l’avventura è difficile dirlo, anche perché a dicembre riapre il mercato e qualche giocatore potrebbe andarsene attirato da altre sirene. Intanto però c’è da preparare la trasferta di domenica a Borgaro, il ritorno dei quarti di finale di coppa con lo Stresa (andata 1-0 per la Pro Novara) e il match interno con il Lascaris.
In otto giorni potrebbe decidersi anche il destino sportivo dei biancoazzurri, poiché la squadra è attardata dalle prime posizioni, ma domenica scorsa si è risollevata piegando la capolista Volpiano Pianese. Una serie di vittorie potrebbe allontanare i fantasmi e restituire un po’ di normalità; al contrario i risultati negativi potrebbero peggiorare una situazione già parecchio delicata e di non facile risoluzione per la mancanza del patron che già in passato, nel calcio, era stato nella dirigenza del Tornaco e del Vigevano.