La serie C fa dietrofront: il “piano B” è lo stop definitivo

Domenica “caldissima” per la Lega Pro, ente organizzatore del campionato di serie C (60 squadre divise in tre gironi, tra le quali anche il Novara Calcio): dopo esser stata per settimane “in scia” ai fratelli maggiori della serie A, infatti, l’associazione guidata da Francesco Ghirelli è pronta a un significativo “strappo”. Il prossimo 4 maggio l’assemblea, convocata ufficialmente, discuterà la possibilità di chiudere definitivamente il campionato, rinunciando all’ultimo terzo di stagione e stabilendo a tavolino i verdetti. Partendo da una base: nessuna retrocessione dai tre gironi (ipotesi che si scontrerebbe, però, con la volontà della Lega Nazionale serie D di promuovere nove squadre, le prime dei 9 gironi al momento dello stop, in serie C – una soluzione è tuttavia rintracciabile).

 

 

Confermate invece le quattro promozioni in B: le tre capolista al momento dello stop (Monza, cui mancava solo la “matematica” per il salto di categoria, Vicenza e Reggina) più una quarta da definire “a sorteggio” tra le formazioni in zona playoff nelle classifiche parziali.

A spingere per il cambio netto di rotta, la presa di coscienza (e di posizione) di diversi club sul fatto che i protocolli ipotizzati per la ripresa (ritiro perenne in hotel per squadre e staff, monitoraggio costante delle condizioni di salute dei tesserati…) assumerebbero costi esorbitanti e aggravi organizzativi insostenibili per la gran parte delle società.

Intanto, lo “spoiler” in vista dell’assemblea è arrivato dalla diffusione di una lettera personale indirizzata dallo stesso presidente Ghirelli alle società, per anticipare l’ipotesi su cui discutere in assemblea. Una dinamica che ha fatto infuriare il “numero uno” della Lega Pro che teme ora, nelle prossime due settimane, pressioni sui presidenti che possano compromettere le condizioni di discussione. Anche perché, c’è da giurarci, più di un club che si vedrebbe così “privato” della possibilità di giocarsi il salto di categoria verso la serie B è già pronto ad affilare le armi in vista di una potenziale guerra legale.

 

 

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La serie C fa dietrofront: il “piano B” è lo stop definitivo

Domenica “caldissima” per la Lega Pro, ente organizzatore del campionato di serie C (60 squadre divise in tre gironi, tra le quali anche il Novara Calcio): dopo esser stata per settimane “in scia” ai fratelli maggiori della serie A, infatti, l’associazione guidata da Francesco Ghirelli è pronta a un significativo “strappo”. Il prossimo 4 maggio l’assemblea, convocata ufficialmente, discuterà la possibilità di chiudere definitivamente il campionato, rinunciando all’ultimo terzo di stagione e stabilendo a tavolino i verdetti. Partendo da una base: nessuna retrocessione dai tre gironi (ipotesi che si scontrerebbe, però, con la volontà della Lega Nazionale serie D di promuovere nove squadre, le prime dei 9 gironi al momento dello stop, in serie C – una soluzione è tuttavia rintracciabile).

 

 

Confermate invece le quattro promozioni in B: le tre capolista al momento dello stop (Monza, cui mancava solo la “matematica” per il salto di categoria, Vicenza e Reggina) più una quarta da definire “a sorteggio” tra le formazioni in zona playoff nelle classifiche parziali.

A spingere per il cambio netto di rotta, la presa di coscienza (e di posizione) di diversi club sul fatto che i protocolli ipotizzati per la ripresa (ritiro perenne in hotel per squadre e staff, monitoraggio costante delle condizioni di salute dei tesserati…) assumerebbero costi esorbitanti e aggravi organizzativi insostenibili per la gran parte delle società.

Intanto, lo “spoiler” in vista dell’assemblea è arrivato dalla diffusione di una lettera personale indirizzata dallo stesso presidente Ghirelli alle società, per anticipare l’ipotesi su cui discutere in assemblea. Una dinamica che ha fatto infuriare il “numero uno” della Lega Pro che teme ora, nelle prossime due settimane, pressioni sui presidenti che possano compromettere le condizioni di discussione. Anche perché, c’è da giurarci, più di un club che si vedrebbe così “privato” della possibilità di giocarsi il salto di categoria verso la serie B è già pronto ad affilare le armi in vista di una potenziale guerra legale.

 

 

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