«Lo sport? Una scuola di vita e capace di creare legami che durano»

«Lo sport? Una scuola di vita e capace di creare legami che durano». E’ stella d’oro del Coni per meriti sportivi Anna Maria Peri, presidente del centro provinciale Libertas Novara. «Mi fa piacere, è il frutto di un impegno che dura da una vita». E naturalmente non è la prima stella: ci sono state in ordine quella di bronzo nel 2003, quella d’argento nel 2011. «Quando lavori non pensi che un giorno otterrai un ringraziamento speciale. Questa stella è come una conferma di quanto fatto».

 

 

Anna Maria Peri ha iniziato l’attività sportiva nel 1967 come allieva-istruttrice di ginnastica artistica nella società Ginnastica Pro Novara, diventando poi istruttrice nel 1969 e avviando all’attività agonistica la sorella Rita Peri olimpionica di ginnastica artistica a Monaco 1972 e Montreal 1976. Ha operato con tale ruolo fino al 1971 frequentando e superando il corso di Giudice regionale di ginnastica artistica fino al 1976.

Dal 1973 ha iniziato a operare anche nel campo dell’atletica leggera come dirigente della associazione di atletica leggera Libertas Doppieri Novara, ricoprendo successivamente il ruolo di segreteria del comitato provinciale della Fidal, conseguendo anche brevetto di Giudice di Gara Fidal Provinciale e Regionale.
Nel 1975 arriva la fondazione, insieme a Renzo Bellomi, il marito, della Libertas Nuoto Novara, di cui è dirigente e segretaria.
Lo sport è stato ed è passione o anche il suo lavoro?
Io sono stata insegnante di scuola primaria a Novara, per cui avevo un altro lavoro, ma lo sport nella mia vita si è sempre mosso di pari passo con il lavoro e riempie le mie giornate.

Chi le ha trasmesso la passione per lo sport?
Mio papà era uno sportivo, praticava ciclismo amatoriale ma era forte. Quando da Monticello ci siamo trasferiti a Novara è stato lui a portare me e mia sorella alla Libertas.

C’è una disciplina che le piace di più di altre?
Mi piace lo sport in sé, è qualcosa di positivo e ha un insieme di valori davvero importanti. Lo sport è una scuola di vita e crea legami che durano nel tempo.

C’è un ricordo più bello di altri che custodisce?
Ricordo bene quando abbiamo festeggiato i 30 anni di Libertas, eravamo al Coccia con uno spettacolo meraviglioso e poi al termine abbiamo condiviso una bellissima torta e mi sono detta: “Siamo qui a festeggiare lo sport e non abbiamo festeggiato ancora i nostri anni di matrimonio!”. Ma ricordo anche le lacrime versate per Domenico Fioravanti a Sidney, io e Renzo abbiamo costruito tanto insieme. E lo sport crea famiglie sportive, abbiamo cresciuto giovani che ora portano in piscina i loro figli ed è bello.

Famiglia sportiva, come la sua…
Sì! Abbiamo trasmesso la passione ai nostri figli Valeria e Claudio, a entrambi abbiamo imposto di imparare a nuotare, perché è una conoscenza che serve nella vita, poi si sono appassionati. Lo sport ha legato molto la nostra famiglia.

Per lo sport questo è un anno particolare…
Con la prima chiusura ci siamo resi conto subito che questa situazione avrebbe segnato tutti quanti. Il nostro staff ha fatto di tutto per fornire ai ragazzi una parvenza di normalità, inventandosi tantissime attività a distanza, gli allenatori sono stati splendidi. Per fortuna, e di questo ringraziamo anche il Comune di Novara, siamo tornati in vasca, ci sono tante regole da rispettare, ma riprendere una sorta di normalità è bello.

Da donna di sport, cosa augura allo sport?
Molte società sono in difficoltà, molte chiuderanno, altre stanno facendo grandi sacrifici per ritrovarsi in qualche modo. Percepisco desiderio e timore allo stesso tempo. L’augurio che faccio allo sport è quello di riprendere presto la normalità, per i giovani, per dare respiro alle famiglie. Lo sport spero diventi il nuovo mezzo per ripartire a breve.

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«Lo sport? Una scuola di vita e capace di creare legami che durano»

«Lo sport? Una scuola di vita e capace di creare legami che durano». E’ stella d’oro del Coni per meriti sportivi Anna Maria Peri, presidente del centro provinciale Libertas Novara. «Mi fa piacere, è il frutto di un impegno che dura da una vita». E naturalmente non è la prima stella: ci sono state in ordine quella di bronzo nel 2003, quella d’argento nel 2011. «Quando lavori non pensi che un giorno otterrai un ringraziamento speciale. Questa stella è come una conferma di quanto fatto».

 

 

Anna Maria Peri ha iniziato l’attività sportiva nel 1967 come allieva-istruttrice di ginnastica artistica nella società Ginnastica Pro Novara, diventando poi istruttrice nel 1969 e avviando all’attività agonistica la sorella Rita Peri olimpionica di ginnastica artistica a Monaco 1972 e Montreal 1976. Ha operato con tale ruolo fino al 1971 frequentando e superando il corso di Giudice regionale di ginnastica artistica fino al 1976.

Dal 1973 ha iniziato a operare anche nel campo dell’atletica leggera come dirigente della associazione di atletica leggera Libertas Doppieri Novara, ricoprendo successivamente il ruolo di segreteria del comitato provinciale della Fidal, conseguendo anche brevetto di Giudice di Gara Fidal Provinciale e Regionale.
Nel 1975 arriva la fondazione, insieme a Renzo Bellomi, il marito, della Libertas Nuoto Novara, di cui è dirigente e segretaria.
Lo sport è stato ed è passione o anche il suo lavoro?
Io sono stata insegnante di scuola primaria a Novara, per cui avevo un altro lavoro, ma lo sport nella mia vita si è sempre mosso di pari passo con il lavoro e riempie le mie giornate.

Chi le ha trasmesso la passione per lo sport?
Mio papà era uno sportivo, praticava ciclismo amatoriale ma era forte. Quando da Monticello ci siamo trasferiti a Novara è stato lui a portare me e mia sorella alla Libertas.

C’è una disciplina che le piace di più di altre?
Mi piace lo sport in sé, è qualcosa di positivo e ha un insieme di valori davvero importanti. Lo sport è una scuola di vita e crea legami che durano nel tempo.

C’è un ricordo più bello di altri che custodisce?
Ricordo bene quando abbiamo festeggiato i 30 anni di Libertas, eravamo al Coccia con uno spettacolo meraviglioso e poi al termine abbiamo condiviso una bellissima torta e mi sono detta: “Siamo qui a festeggiare lo sport e non abbiamo festeggiato ancora i nostri anni di matrimonio!”. Ma ricordo anche le lacrime versate per Domenico Fioravanti a Sidney, io e Renzo abbiamo costruito tanto insieme. E lo sport crea famiglie sportive, abbiamo cresciuto giovani che ora portano in piscina i loro figli ed è bello.

Famiglia sportiva, come la sua…
Sì! Abbiamo trasmesso la passione ai nostri figli Valeria e Claudio, a entrambi abbiamo imposto di imparare a nuotare, perché è una conoscenza che serve nella vita, poi si sono appassionati. Lo sport ha legato molto la nostra famiglia.

Per lo sport questo è un anno particolare…
Con la prima chiusura ci siamo resi conto subito che questa situazione avrebbe segnato tutti quanti. Il nostro staff ha fatto di tutto per fornire ai ragazzi una parvenza di normalità, inventandosi tantissime attività a distanza, gli allenatori sono stati splendidi. Per fortuna, e di questo ringraziamo anche il Comune di Novara, siamo tornati in vasca, ci sono tante regole da rispettare, ma riprendere una sorta di normalità è bello.

Da donna di sport, cosa augura allo sport?
Molte società sono in difficoltà, molte chiuderanno, altre stanno facendo grandi sacrifici per ritrovarsi in qualche modo. Percepisco desiderio e timore allo stesso tempo. L’augurio che faccio allo sport è quello di riprendere presto la normalità, per i giovani, per dare respiro alle famiglie. Lo sport spero diventi il nuovo mezzo per ripartire a breve.

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