La conquista della maglia iridata nella prova a cronometro da parte di Filippo Ganna, ma anche il terzo posto di Elisa Longo Borghini nella corsa in linea femminile in occasione dei recenti Mondiali di Imola, ha elettrizzato ancora di più l’entusiasmo degli appassionati di ciclismo del Verbano Cusio Ossola e delle zone limitrofe. Al punto che la stessa prima cittadina del capoluogo, Silvia Marchionini, ha preso carta e penna, anzi, tastiera e mouse, scrivendo personalmente all’organizzazione del Giro d’Italia (la RCS Sport che fa capo alla “Gazzetta dello Sport”) per ottenere, magari già il prossimo anno, l’arrivo una di tappa proprio a Verbania. L’ultima volta fu nel maggio di cinque anni fa, quando fu il belga Philippe Gilbert a tagliare per primo il traguardo sul lungolago di Pallanza in una splendida giornata di sole, mentre il giorno successivo la corsa riprese da Gravellona Toce.
«Diverse volte in passato – ha detto la prima cittadina verbanese – il Giro ha previsto l’arrivo in territori di atleti che hanno prodotto risultati importanti nella loro carriera. Sarebbe un giusto riconoscimento per i nostri corridori, senza dimenticare le ricadute d’immagine per il territorio, come accaduto nel 2015. Non è facile, ma ci proveremo».
E Novara? Transiti a parte, per trovare una tappa all’ombra della Cupola occorre risalire ancora cinque anni più indietro, al 13 maggio 2010, quando proprio dalla nostra città venne dato il via alla quinta frazione (la Novara – Novi Ligure di 162 chilometri) di un Giro poi vinto da Ivan Basso.
Intanto proprio sabato 3 ottobre prenderà il via da Monreale, in Sicilia, l’edizione 2020 della “Corsa Rosa”, che disputa per la prima volta in autunno in conseguenza del Covid. Gli occhi di tanti saranno puntati ovviamente anche su Ganna.