Scollinata la metà di giugno, per la nuova dirigenza del Novara Calcio ora i tempi cominciano a stringere. Non tanto in senso assoluto, visto che è assolutamente comprensibile che un cambio di proprietà (e di rotta) di questo genere comporti la necessità di intervenire in una serie così ampia di ambiti di riferimento, quanto in senso relativo: entro fine mese sono infatti da sistemare almeno tre priorità… più una.
La prima, imprescindibile quanto scontata, è l’iscrizione al campionato con tutti gli adempimenti relativi che andranno conclusi entro il 28 giugno e questo non presuppone solo la preparazione di una serie articolata di documenti ma anche il saldo, secondo regolamento, di una serie di pendenze relative alla passata stagione e passate in carico alla nuova proprietà con l’acquisizione dell’80% delle quote.
La seconda e la terza, strettamente correlate, riguardano l’allestimento dello staff tecnico, direttore sportivo e (a cascata) allenatore, chiamato a operare poi dal 1 luglio sul mercato con l’obiettivo (dichiarato dalla proprietà) di allestire una formazione competitiva innestata sul gruppo esistente e che sia in buona parte già formata al momento del raduno estivo (in programma per metà luglio?).
Non solo, perché l’avvicinarsi del 30 giugno segna anche un’altra priorità indifferibile per il club, che rischia ogni giorno di più di perdere a parametro zero uno dei suoi calciatori di maggior talento e prospettiva, nonché un ragazzo simbolo di squadra e società: Riccardo Collodel. Novarese doc (il padre Mauro è uno stimatissimo professionista, nonché consigliere di maggioranza in consiglio comunale dal 2016), rappresenta al meglio l’eccellente lavoro svolto dal vivaio azzurro, di cui ha fatto parte fin da giovanissimo per poi approdare in prima squadra nel 2017, nell’ultimo decennio. Dopo due anni in prestito, prima al Fiorenzuola e poi alla Vibonese, dal 2019 è in pianta stabile in prima squadra e si è ritagliato, strada facendo, un ruolo da irrinunciabile protagonista.
Il suo contratto scadrà tra 15 giorni e il rinnovo, che certamente farebbe felice sia il calciatore sia il club (oltre al tecnico che potrà fare affidamento su di lui per il nuovo corso), va discusso e portato a termine prima possibile. In agguato, infatti, ci sono squadre ambiziose di serie C ma anche di serie B. Categoria, però, che Riccardo preferirebbe conquistare con il suo Novara. Insomma, non c’è più tempo da perdere.