Un’altra beffa per il Novara di Marchionni, che mette in mostra un buon calcio e crea tante occasioni da gol ma che si vede raggiungere dal Borgosesia a un quarto d’ora dalla fine. Appuntamento con la vittoria ancora rinviato, dunque, nonostante un’ora di superiorità numerica e un quarto d’ora vissuto in 11 contro 9.
L’approccio al match degli azzurri è buono, con Gonzalez (6′) che impegna subito Gilli e Bergamelli che al 14′ colpisce la traversa. La reazione dei padroni di casa è affidata a Omoregbe, con una conclusione a giro a lato di poco, mentre alla mezz’ora arriva la prima “svolta” del match: doppio giallo per Puka e Borgosesia in dieci. Il Novara però riesce a sbloccare il match solo allo scadere del primo tempo, con una girata di Bonaccorsi a superare Gilli per lo 0-1.
Come con l’Asti, il Novara mantiene saldo il controllo del match, sfiorando due volte il raddoppio con Vuthaj (non in gran giornata) e una con Gonzalez, ben contenuto da Gilli al 19′. Alla mezz’ora, però, la gara cambia di nuovo: mani di Bergamelli in area e Marra dal dischetto batte Raspa, per l’1-1. Il Borgosesia perde anche Frana (espulso per doppia ammonizione al 35′) ma oltre a resistere fino allo scadere, i padroni di casa addirittura sfiorano il colpaccio: prima un gol annullato a Picozzi per fuorigioco (42′), poi un tiro alto di poco di Omoregbe all’ultimo respiro.
Pur con la certezza che con il fisiologico miglioramento della condizione fisica destinato ad arrivare con il passare delle settimane e delle partite giocate, il Novara ha già di che riflettere: a mancare, infatti, è soprattutto il “killer instinct”, ovvero la capacità di chiudere le partite al momento opportuno, impedendo agli avversari di rientrare. Dote, questa, fondamentale per pensare di competere per la vittoria del campionato.