Novara Calcio, Canelli replica al Pd: «Non si sono mai interessati e adesso fanno i fenomeni»

Il sindaco parla anche dell'ultima proprietà Rullo e di come il Comune potrà intervenire per il futuro della società

Lo hanno attaccato sul fronte politico e amministriativo. Lo ha definito «responsabile del fallimento sportivo del Novara e non solo», «rasseganto al disastro», «assente e incapace». Il sindaco Alessandro Canelli non le ha prese bene le accuse del centro sinistra e dell’ex primo cittadino sul tema Novara Calcio. La replica è l’occasione per porre alcune domande.

«I consiglieri del Pd non perdono occasione per avere visibilità. Sembra che non conoscano le vicende: non si sono mai interessati alla situazione del Novara e adesso fanno i fenomeni. Tutto questo è indegno al solo scopo di fare campagna di sciacallaggio sulla squadra di calcio, soprattutto da parte di chi nella sua vita allo stadio non è mai andato. È indubbio che le due ultime proprietà abbiano creato una situazione ancora più difficile rispetto a quella precedente comportandosi da irresponsabili e mettendo a rischio il patrimonio sportivo della città, ma non si può fare speculazione elettorale in questo modo».

Lei sindaco quando è stata l’ultima volta che è andato allo stadio?

Fino a prima del Covid non sono mai mancato. Poi, quando hanno riaperto, ho smesso perchè non vedevo nella proprietà Rullo una impostazione corretta: ha smantellato il settore giovanile, ha proceduto con acquisti sbagliati, non ha investito sulle giovani promesse. Un esempio? Riccardo Collodel che nel mese di aprile è stato invitato ad andarsene.

In questi mesi di profonda crisi societaria, ha dialogato con la proprietà e con gli imprenditori?

La proprietà Rullo era lontanissima da un progetto di città. Con gli imprenditori ho parlato più volte, ma nessuno di loro si è mai dimostrato interessato.

Ora che è in atto il disastro cosa pensa di fare?

Stiamo lavorando per il fututo, per capire ce ci sono realtà interessante a partire da un progetto nuovo. Un’idea potrebbe essere quella di pubblicare un bando rivolto alle società dilettantistiche che hanno intenzione di cominciare da zero con il Novara. Il Comune non può investire direttamente soldi pubblici in una società privata, può solo cercare di convincere qualcuno a farsene carico.

I rapporti con l’attuale proprietà sono migliori rispetto a quelli con Rullo?

Non c’è stato molto tempo per conoscerci. Pavanati l’ho incontrato due volte: all’inizio di giugno quando si è insediato e di recente quando mi ha chiesto di dargli una mano a trovare sponsor locali. Poi l’ho sentito al telefono il giorno in cui si è pronunciata la Covisoc e lui mi ha spiegato la sua versione dei fatti.

Cosa pensa di Lisi e Inverso, presidente e vice mancati del Novara, indagati dalla Procura di Napoli?

Penso che sia un ulteriore tassello negativo in di questa complessa e riprovevole vicenda.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Novara Calcio, Canelli replica al Pd: «Non si sono mai interessati e adesso fanno i fenomeni»

Il sindaco parla anche dell’ultima proprietà Rullo e di come il Comune potrà intervenire per il futuro della società

Lo hanno attaccato sul fronte politico e amministriativo. Lo ha definito «responsabile del fallimento sportivo del Novara e non solo», «rasseganto al disastro», «assente e incapace». Il sindaco Alessandro Canelli non le ha prese bene le accuse del centro sinistra e dell’ex primo cittadino sul tema Novara Calcio. La replica è l’occasione per porre alcune domande.

«I consiglieri del Pd non perdono occasione per avere visibilità. Sembra che non conoscano le vicende: non si sono mai interessati alla situazione del Novara e adesso fanno i fenomeni. Tutto questo è indegno al solo scopo di fare campagna di sciacallaggio sulla squadra di calcio, soprattutto da parte di chi nella sua vita allo stadio non è mai andato. È indubbio che le due ultime proprietà abbiano creato una situazione ancora più difficile rispetto a quella precedente comportandosi da irresponsabili e mettendo a rischio il patrimonio sportivo della città, ma non si può fare speculazione elettorale in questo modo».

Lei sindaco quando è stata l’ultima volta che è andato allo stadio?

Fino a prima del Covid non sono mai mancato. Poi, quando hanno riaperto, ho smesso perchè non vedevo nella proprietà Rullo una impostazione corretta: ha smantellato il settore giovanile, ha proceduto con acquisti sbagliati, non ha investito sulle giovani promesse. Un esempio? Riccardo Collodel che nel mese di aprile è stato invitato ad andarsene.

In questi mesi di profonda crisi societaria, ha dialogato con la proprietà e con gli imprenditori?

La proprietà Rullo era lontanissima da un progetto di città. Con gli imprenditori ho parlato più volte, ma nessuno di loro si è mai dimostrato interessato.

Ora che è in atto il disastro cosa pensa di fare?

Stiamo lavorando per il fututo, per capire ce ci sono realtà interessante a partire da un progetto nuovo. Un’idea potrebbe essere quella di pubblicare un bando rivolto alle società dilettantistiche che hanno intenzione di cominciare da zero con il Novara. Il Comune non può investire direttamente soldi pubblici in una società privata, può solo cercare di convincere qualcuno a farsene carico.

I rapporti con l’attuale proprietà sono migliori rispetto a quelli con Rullo?

Non c’è stato molto tempo per conoscerci. Pavanati l’ho incontrato due volte: all’inizio di giugno quando si è insediato e di recente quando mi ha chiesto di dargli una mano a trovare sponsor locali. Poi l’ho sentito al telefono il giorno in cui si è pronunciata la Covisoc e lui mi ha spiegato la sua versione dei fatti.

Cosa pensa di Lisi e Inverso, presidente e vice mancati del Novara, indagati dalla Procura di Napoli?

Penso che sia un ulteriore tassello negativo in di questa complessa e riprovevole vicenda.

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