Come era già stato ampiamente previsto, la Covisoc ha respinto nuovamente il ricorso presentato dal Novara Calcio dopo la prima esclusione della scorsa settimana dal campionato di serie C comunicato dallo stesso patron e presidente della società azzurra Leonardo Pavanati.
Per la giornata di oggi, infatti, era atteso il verdetto che è arrivato pesante come un macigno: no all’ammissione del Novara al campionato professionistico in quanto, secondo l’ordinamento sportivo, non viene considerato valido il contratto di compensazione in surrogazione dei debiti con onere a carico di altre imprese dello stesso Pavanati e del suo gruppo.
Ci sono ancora tre passi che il club può compiere: entro due giorni presentare ricorso al Collegio di garanzia del Coni, con sentenza entro 23/27 luglio; in caso di una nuova bocciatura, c’è il ricorso al Tar del Lazio e successivamente al Consiglio di Stato. Se la sentenza verrà basata strettamente sui regolamenti, il responso sarà confermato e per la società di calcio sarà la fine; se, invece, l’organo di decisione farà una scelta più “politica”, allora potrebbe intravedersi qualche spiraglio. La strada, dunque, è tutta in salita.
Allo stato attuale delle cose, però, ci si aspetta che il sindaco della città inizi a lavorare seriamente a un piano B allo scopo di trovare un investitore cui affidare il titolo sportivo, per dare modo alla società di partire dalla serie D o, molto più probabilmente, dall’Eccellenza, scongiurando, così, che il Novara Calcio, dopo 113 anni, si ritrovi, oltre che senza professionismo, anche totalmente senza una squadra.