Novara calcio, “salta” anche il direttore sportivo Urbano

Dopo tanto tuonare, è arrivata scrosciante la pioggia. La travagliatissima stagione del Novara Calcio vive un altro momento di profonda rottura, con l’esonero ufficializzato nelle ultime ore del direttore sportivo Orlando Urbano. Ultimo atto di una sorta di “guerra fredda” iniziata evidentemente nel mese di dicembre e palesata in quella sorta di “J’accuse” successivo alla sconfitta con la Pergolettese, quando Rullo parlò chiaramente di una rivoluzione in arrivo nello staff, tecnico e societario. Allora saltò Marcolini, oggi – a quasi un mese di distanza – tocca al direttore sportivo, sollevato dall’incarico in pieno mercato. Un atto che sancisce tutta la delusione del club per il lavoro svolto negli ultimi dodici mesi da Urbano, subentrato a Zebi (che con molte meno risorse allestì un piccolo gioiellino nell’estate 2019) con il cambio di proprietà ma la cui avventura non è mai di fatto decollata.

 

 

Certo, per quanto legittima la presa di posizione del club (è una di quelle situazioni su cui urgeva fare chiarezza per evitare di vivere altri sei mesi di tira e molla, “lusso” che la squadra non si può permettere vista la situazione di classifica e non solo) arriva in un momento certamente non ottimale. Con il mercato già iniziato e con le trattative in essere che, gioco forza, subiranno ora un ulteriore rallentamento. Nulla di buono, considerando che se già prima l’input era vendere prima di comprare (il primo è stato Sbraga, ora potrebbe toccare a Bianchi mentre in entrata non sembrano esserci trattative prossime a chiusura) ora il tempo a disposizione si restringerà ulteriormente. Il rischio, come già scritto, è quello che non si possa mettere in atto la palesata rivoluzione dell’organico e che la squadra, pur rinfrancata in parte dal ritorno di Banchieri in panchina, possa trovarsi a vivere una seconda metà di stagione di pura “passione”, nei bassifondi della classifica e con lo spettro dei playout e della retrocessione incombente.

Che non sia stato un divorzio consensuale e sereno lo testimonia, oltre ai tempi tutt’altro che “standard”, anche la formula comunicativa scelta dal club, che ha lasciato da parte – nell’ufficializzare l’esonero – le classiche formule di rito che prevedono ringraziamenti e auguri professionali. Tutto è stato ridotto a: “La Società Novara Calcio comunica che in data odierna è stato sollevato dall’incarico il Direttore Sportivo Sig. Orlando Urbano. Da questo momento tutte le attività di competenza saranno gestite ad interim come previsto dai regolamenti vigenti dai dirigenti abilitati”.

Significativa, in tal senso, anche l’ultima frase che – tradotta – spiega come nell’immediato non ci sarà passaggio di consegne effettivo ma a seguire il mercato sarà lo staff societario già sotto contratto. Insomma, il mercato da cui dipende il futuro tra i professionisti del Novara, non lo gestirà (a meno di sorprese nei prossimi giorni) un direttore sportivo esperto e navigato. Non certo il migliore dei presupposti per far dormire sonni tranquilli ai tifosi.

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Novara calcio, “salta” anche il direttore sportivo Urbano

Dopo tanto tuonare, è arrivata scrosciante la pioggia. La travagliatissima stagione del Novara Calcio vive un altro momento di profonda rottura, con l’esonero ufficializzato nelle ultime ore del direttore sportivo Orlando Urbano. Ultimo atto di una sorta di “guerra fredda” iniziata evidentemente nel mese di dicembre e palesata in quella sorta di “J’accuse” successivo alla sconfitta con la Pergolettese, quando Rullo parlò chiaramente di una rivoluzione in arrivo nello staff, tecnico e societario. Allora saltò Marcolini, oggi – a quasi un mese di distanza – tocca al direttore sportivo, sollevato dall’incarico in pieno mercato. Un atto che sancisce tutta la delusione del club per il lavoro svolto negli ultimi dodici mesi da Urbano, subentrato a Zebi (che con molte meno risorse allestì un piccolo gioiellino nell’estate 2019) con il cambio di proprietà ma la cui avventura non è mai di fatto decollata.

 

 

Certo, per quanto legittima la presa di posizione del club (è una di quelle situazioni su cui urgeva fare chiarezza per evitare di vivere altri sei mesi di tira e molla, “lusso” che la squadra non si può permettere vista la situazione di classifica e non solo) arriva in un momento certamente non ottimale. Con il mercato già iniziato e con le trattative in essere che, gioco forza, subiranno ora un ulteriore rallentamento. Nulla di buono, considerando che se già prima l’input era vendere prima di comprare (il primo è stato Sbraga, ora potrebbe toccare a Bianchi mentre in entrata non sembrano esserci trattative prossime a chiusura) ora il tempo a disposizione si restringerà ulteriormente. Il rischio, come già scritto, è quello che non si possa mettere in atto la palesata rivoluzione dell’organico e che la squadra, pur rinfrancata in parte dal ritorno di Banchieri in panchina, possa trovarsi a vivere una seconda metà di stagione di pura “passione”, nei bassifondi della classifica e con lo spettro dei playout e della retrocessione incombente.

Che non sia stato un divorzio consensuale e sereno lo testimonia, oltre ai tempi tutt’altro che “standard”, anche la formula comunicativa scelta dal club, che ha lasciato da parte – nell’ufficializzare l’esonero – le classiche formule di rito che prevedono ringraziamenti e auguri professionali. Tutto è stato ridotto a: “La Società Novara Calcio comunica che in data odierna è stato sollevato dall’incarico il Direttore Sportivo Sig. Orlando Urbano. Da questo momento tutte le attività di competenza saranno gestite ad interim come previsto dai regolamenti vigenti dai dirigenti abilitati”.

Significativa, in tal senso, anche l’ultima frase che – tradotta – spiega come nell’immediato non ci sarà passaggio di consegne effettivo ma a seguire il mercato sarà lo staff societario già sotto contratto. Insomma, il mercato da cui dipende il futuro tra i professionisti del Novara, non lo gestirà (a meno di sorprese nei prossimi giorni) un direttore sportivo esperto e navigato. Non certo il migliore dei presupposti per far dormire sonni tranquilli ai tifosi.

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