Novara Calcio, una settimana per decidere

Chiuso il ritiro e archiviata la prima amichevole, per il Novara inizia una partita decisamente più importante. Con ogni probabilità da qui al prossimo fine settimana, infatti, è destinato a decidersi il futuro del club, con la trattativa per il passaggio di proprietà dalla famiglia Rullo alla nuova cordata di imprenditori (sulla cui identità vige ancora il più totale riserbo, anche se qualche rumor vorrebbe coinvolte realtà del mondo della moda, cosa che stuzzica la “fantasia” dei tifosi) interessati a rilevarla che sarebbe più che mai nel vivo. Se la proprietà attuale (che sia uscente al momento non è ancora certo, sebbene probabile) conferma che un incontro ci sarà, rimane ancora “nebuloso” il programma e non potrebbe essere altrimenti. Che sia martedì o mercoledì, l’incontro, l’unica certezza è che da qui a sette giorni il futuro dovrebbe essere scritto. In tal senso, suscita curiosità anche la conferenza stampa, convocata dal club in tempi non sospetti, in cui la proprietà attuale annunciava di voler svelare i quadri tecnici e societari per la nuova stagione.

In tema di certezze, non sembrano esserci dubbi sull’intervento diretto dell’Amministrazione, nella figura del sindaco Alessandro Canelli (da sempre attento alle sorti del club e intenzionato a garantirne la continuità), mentre è da considerare quantomeno probabile che a rendere accattivante l’investimento nel club da parte di un nuovo soggetto imprenditoriale un ruolo importante possa averlo giocato anche il progetto della Cittadella dello Sport. Progetto attualmente “in ghiaccio” ma pronto a partire in un futuro non troppo lontano, una volta che tutte le caselle si trovino allineate in maniera giusta. Lecito è pensare che la guida del club da parte di una cordata – si dice – più forte, ambiziosa e solida di quella attuale, possa regalare un’accelerata al progetto stesso. Così come è lecito attendersi che i soggetti interessati al club, avendo il “placet” dell’Amministrazione e del Banco Popolare (altro storico partner del Novara calcio) possano fare affidamento sul sostegno e supporto del tessuto imprenditoriale locale, da sempre al fianco della maglia azzurra.

Per fare i bilanci dell’avventura dei Rullo alla guida del Novara ci sarà tempo, ammesso che poi la cessione vada in porto (al momento lo staff societario risulta attivo sul mercato, sebbene primariamente in uscita). Certo è che, a oggi, le grandi ambizioni siano rimaste nelle dichiarazioni e non abbiano trovato riscontro negli investimenti effettivi. A oggi, per esempio, la serie B considerata obiettivo da inseguire per la prossima stagione, è assai lontana (a meno di miracoli da parte del gruppo “gagliardo” guidato da mister Banchieri, che già ci stava per riuscire quest’anno con un mezzo miracolo sportivo) e in un mercato condizionato dal “Post Covid” muoversi per tempo è fondamentale. Per questo, chiunque si troverà tra 7 giorni alla guida del club dovrà fare in fretta per assicurare alla squadra almeno 5 rinforzi di categoria ed esperienza.

Per ora la certezza sembra essere il lavoro in uscita: Barbieri alla fine dovrebbe finire alla Juventus (e non all’Atletico Madrid) e dovrebbe garantire almeno 1 milione di euro al club azzurro. In uscita, però, ci sarebbe anche qualche “senior” dal contratto pesante e dall’andamento altalenante, come Peralta e Piscitella. Ma in questo momento, complice anche l’apertura ufficiale del mercato ancora distante 48 ore, tutto ciò sembra davvero essere in secondo piano. La partita da giocare, come detto, è un’altra.

 

 

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Novara Calcio, una settimana per decidere

Chiuso il ritiro e archiviata la prima amichevole, per il Novara inizia una partita decisamente più importante. Con ogni probabilità da qui al prossimo fine settimana, infatti, è destinato a decidersi il futuro del club, con la trattativa per il passaggio di proprietà dalla famiglia Rullo alla nuova cordata di imprenditori (sulla cui identità vige ancora il più totale riserbo, anche se qualche rumor vorrebbe coinvolte realtà del mondo della moda, cosa che stuzzica la “fantasia” dei tifosi) interessati a rilevarla che sarebbe più che mai nel vivo. Se la proprietà attuale (che sia uscente al momento non è ancora certo, sebbene probabile) conferma che un incontro ci sarà, rimane ancora “nebuloso” il programma e non potrebbe essere altrimenti. Che sia martedì o mercoledì, l’incontro, l’unica certezza è che da qui a sette giorni il futuro dovrebbe essere scritto. In tal senso, suscita curiosità anche la conferenza stampa, convocata dal club in tempi non sospetti, in cui la proprietà attuale annunciava di voler svelare i quadri tecnici e societari per la nuova stagione.

In tema di certezze, non sembrano esserci dubbi sull’intervento diretto dell’Amministrazione, nella figura del sindaco Alessandro Canelli (da sempre attento alle sorti del club e intenzionato a garantirne la continuità), mentre è da considerare quantomeno probabile che a rendere accattivante l’investimento nel club da parte di un nuovo soggetto imprenditoriale un ruolo importante possa averlo giocato anche il progetto della Cittadella dello Sport. Progetto attualmente “in ghiaccio” ma pronto a partire in un futuro non troppo lontano, una volta che tutte le caselle si trovino allineate in maniera giusta. Lecito è pensare che la guida del club da parte di una cordata – si dice – più forte, ambiziosa e solida di quella attuale, possa regalare un’accelerata al progetto stesso. Così come è lecito attendersi che i soggetti interessati al club, avendo il “placet” dell’Amministrazione e del Banco Popolare (altro storico partner del Novara calcio) possano fare affidamento sul sostegno e supporto del tessuto imprenditoriale locale, da sempre al fianco della maglia azzurra.

Per fare i bilanci dell’avventura dei Rullo alla guida del Novara ci sarà tempo, ammesso che poi la cessione vada in porto (al momento lo staff societario risulta attivo sul mercato, sebbene primariamente in uscita). Certo è che, a oggi, le grandi ambizioni siano rimaste nelle dichiarazioni e non abbiano trovato riscontro negli investimenti effettivi. A oggi, per esempio, la serie B considerata obiettivo da inseguire per la prossima stagione, è assai lontana (a meno di miracoli da parte del gruppo “gagliardo” guidato da mister Banchieri, che già ci stava per riuscire quest’anno con un mezzo miracolo sportivo) e in un mercato condizionato dal “Post Covid” muoversi per tempo è fondamentale. Per questo, chiunque si troverà tra 7 giorni alla guida del club dovrà fare in fretta per assicurare alla squadra almeno 5 rinforzi di categoria ed esperienza.

Per ora la certezza sembra essere il lavoro in uscita: Barbieri alla fine dovrebbe finire alla Juventus (e non all’Atletico Madrid) e dovrebbe garantire almeno 1 milione di euro al club azzurro. In uscita, però, ci sarebbe anche qualche “senior” dal contratto pesante e dall’andamento altalenante, come Peralta e Piscitella. Ma in questo momento, complice anche l’apertura ufficiale del mercato ancora distante 48 ore, tutto ciò sembra davvero essere in secondo piano. La partita da giocare, come detto, è un’altra.

 

 

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