Novara, dieci giorni per iniziare a scrivere il futuro

Novara, dieci giorni per iniziare a scrivere il futuro. La prima deadline per il Novara è il prossimo 5 agosto, quando scadranno i termini per l’iscrizione al campionato di serie C. Iscrizione che non dovrebbe essere in discussione (e sarebbe grave se fosse diverso, considerate le ambizioni sbandierate fin dall’insediamento dalla nuova proprietà) ma che sancirà di fatto l’inizio del nuovo corso reale.

Se la stagione appena conclusasi (trionfalmente, considerate le premesse e il fatto che la Reggiana – giustiziera degli azzurri – ha ottenuto la promozione in B superando anche la corazzata Bari) ha consentito infatti alla famiglia Rullo di prendere confidenza con la loro nuova “creatura”, è altrettanto vero che le fondamenta (solide e valide) sono state poste dalla vecchia proprietà. La buona notizia per i Rullo e per il d.s. Urbano è che non dovranno costruire sul nulla. Dal punto di vista tecnico, infatti, le basi sono più che buone per andare a costruire un qualcosa che consenta di fare un salto di qualità e che faccia considerare il ritorno in B, non il sogno estemporaneo dovuto a una cavalcata eccezionale della squadra nel corso della post-season ma un obiettivo concreto. Questo, stando a quelle ambizioni dichiarate e mai smentite della nuova proprietà di voler ambire a (ri)portare Novara in serie cadetta o ancora più su.

 

 

Le basi, grazie all’eccellente lavoro di Moreno Zebi, sono state poste. Orlando Urbano ha contribuito prolungando il contratto al tecnico Banchieri, primo passo per una “rifondazione soft” che dovrebbe portare la rosa a essere integrata e non stravolta, per non disperderne il patrimonio umano (questione tutt’altro che scontata) prima ancora che tecnico. Sistemata l’iscrizione e in attesa del raduno (se ne parla dopo Ferragosto, la data non è ancora definita), ci si dedicherà poi al mercato e a sistemare i quadri societari. Le novità più grandi riguardano il vivaio, tolto a Borghetti (sollevato dall’incarico nonostante il contratto in essere) e affidato a Di Pasquale e Rigoni. A guidare la formazione “ammiraglia” del vivaio, la Berretti, sarà salvo sorprese dell’ultimo minuto Sergio Zanetti (fratello della bandiera interista Javier), che raccoglierà il testimone da Giacomo Gattuso, passato al Como.

A proposito di addii, si registra anche quello del medico sociale Fabio Francese: per lui è la seconda partenza da Novara, dopo quella del 2012 con ritorno in azzurro datato 2014, dove era arrivato agli albori dell’era Tesser, nel 2010. Per lui si prospetta un’avventura al Monza, matricola reduce dal dominio assoluto nel girone A di serie C e che sotto la guida del tandem Berlusconi-Galliani ambisce ora a bissare il successo, portando per la prima volta nella sua secolare storia il club brianzolo in serie A.

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Novara, dieci giorni per iniziare a scrivere il futuro

Novara, dieci giorni per iniziare a scrivere il futuro. La prima deadline per il Novara è il prossimo 5 agosto, quando scadranno i termini per l’iscrizione al campionato di serie C. Iscrizione che non dovrebbe essere in discussione (e sarebbe grave se fosse diverso, considerate le ambizioni sbandierate fin dall’insediamento dalla nuova proprietà) ma che sancirà di fatto l’inizio del nuovo corso reale.

Se la stagione appena conclusasi (trionfalmente, considerate le premesse e il fatto che la Reggiana – giustiziera degli azzurri – ha ottenuto la promozione in B superando anche la corazzata Bari) ha consentito infatti alla famiglia Rullo di prendere confidenza con la loro nuova “creatura”, è altrettanto vero che le fondamenta (solide e valide) sono state poste dalla vecchia proprietà. La buona notizia per i Rullo e per il d.s. Urbano è che non dovranno costruire sul nulla. Dal punto di vista tecnico, infatti, le basi sono più che buone per andare a costruire un qualcosa che consenta di fare un salto di qualità e che faccia considerare il ritorno in B, non il sogno estemporaneo dovuto a una cavalcata eccezionale della squadra nel corso della post-season ma un obiettivo concreto. Questo, stando a quelle ambizioni dichiarate e mai smentite della nuova proprietà di voler ambire a (ri)portare Novara in serie cadetta o ancora più su.

 

 

Le basi, grazie all’eccellente lavoro di Moreno Zebi, sono state poste. Orlando Urbano ha contribuito prolungando il contratto al tecnico Banchieri, primo passo per una “rifondazione soft” che dovrebbe portare la rosa a essere integrata e non stravolta, per non disperderne il patrimonio umano (questione tutt’altro che scontata) prima ancora che tecnico. Sistemata l’iscrizione e in attesa del raduno (se ne parla dopo Ferragosto, la data non è ancora definita), ci si dedicherà poi al mercato e a sistemare i quadri societari. Le novità più grandi riguardano il vivaio, tolto a Borghetti (sollevato dall’incarico nonostante il contratto in essere) e affidato a Di Pasquale e Rigoni. A guidare la formazione “ammiraglia” del vivaio, la Berretti, sarà salvo sorprese dell’ultimo minuto Sergio Zanetti (fratello della bandiera interista Javier), che raccoglierà il testimone da Giacomo Gattuso, passato al Como.

A proposito di addii, si registra anche quello del medico sociale Fabio Francese: per lui è la seconda partenza da Novara, dopo quella del 2012 con ritorno in azzurro datato 2014, dove era arrivato agli albori dell’era Tesser, nel 2010. Per lui si prospetta un’avventura al Monza, matricola reduce dal dominio assoluto nel girone A di serie C e che sotto la guida del tandem Berlusconi-Galliani ambisce ora a bissare il successo, portando per la prima volta nella sua secolare storia il club brianzolo in serie A.

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