Manca solo l’ufficialità e la firma, ma il closing per la cessione del Novara è ormai solo questione di ore. Il passaggio di proprietà dall’ingegnere romano Massimo Ferranti all’imprenditore francese Alain Pedrettì è vicinissimo.
Sabato Pedretti e le persone a lui vicine erano presenti a Novara, hanno visitato Novarello (che potrebbe tornare il luogo degli allenamenti della prima squadra e del settore giovanile), lo stadio il cui terreno in sintetico è stata rifatto in estate.
La trattativa, in tempi rapidi, tenuta sotto traccia, negli ultimi giorni ha avuto una impennata e l’esito positivo, soprattutto dopo il cambio ai vertici dell’Alessandria, dove Alain Pedretti, socio di minoranza dei grigi, ha ceduto il suo 40% al presidente Enea Benedetto, recuperando i 250mila euro messi a disposizione a giugno per la fideiussione del club.
L’arrivo a Novara di Alain Pedretti comporterà un cambio a livello tecnico, con una campagna di rafforzamento che potrebbe essere affidata al consulente di mercato di Pedretti, il congolese Malu Mpasinkatu, che ha fatto il corso di direttore sportivo a Coverciano. Profondo conoscitore del calcio transalpino, nato il 14 agosto 1976 a Kinshasa in Congo. In Italia la prima esperienza nel 2010 a Catanzaro, quindi al Rieti, in passato ha curato il mercato estero per il Cesena ed ha lavorato per l’Ad-Ittihad nella squadra di Gheddafi.
Pedretti ha scelto il Novara, una piazza da rilanciare dopo il fallimento e l’esclusione dai professionisti nell’estate 2021. La ripartenza dalla serie D vinta al primo tentativo, la deludente passata stagione chiusa al decimo posto con 17 sconfitte in 39 partite ufficiali tra Coppa Italia e campionato, il difficile cammino in questo campionato con gli azzurri ultimi in classifica, ma con un futuro tutto da vivere e da scoprire con la nuova governance di Alain Pedretti. Col presidente Massimo Ferranti che esce di scena dopo poco più di due anni, con oltre otto milioni di euro investiti, che non gli hanno però consentito di realizzare il sogno di riportare il Novara in Serie B, dopo averlo fatto uscire dai dilettanti e tornare nei professionisti.
3 risposte
Speriamo sia tutto vero
Forza vecchio cuore azzurro speriamo sia la volta buona!
avrei preferito l’emiro per un futuro in europa ma va bene anche così