Novara in crisi, volano gli stracci. Rullo: «Qualcuno deve fare un passo indietro»

Dopo il triste spettacolo offerto (per l’ennesima volta negli ultimi due mesi) sul campo di Crema, il Novara non fa meglio nel post partita, con la dirigenza azzurra schierata compatta nell’attaccare staff tecnico e squadra. Vere e proprie “bordate” quelle lanciate in primis dal patron Rullo e che non risparmiano nessuno. A questo punto diventa davvero probabile un nuovo cambio in panchina, con Banchieri pronto a essere richiamato a furor di popolo dopo l’incredibile (e assai mal gestito) esonero di ottobre.

«Direi che i tifosi (a dir poco imbestialiti, ndg) hanno tutte le ragioni – ha attaccato il patron Maurizio Rullo – tutto lo staff evidentemente non è composto da veri professionisti, perché i veri professionisti prenderebbero atto delle scelte fatte, a partire dal direttore generale fino all’ultimo dei magazzinieri, e di quello che stanno facendo e forse qualcuno dovrebbe fare anche un passo indietro. Se non lo farà, glielo faremo fare noi».

 

 

Più che al direttore generale Roberto Nespoli, al fianco di Rullo in sala stampa, le bordate sembrerebbero rivolte al tecnico Michele Marcolini. Sensazione acuita dalle parole del d.g. Nespoli: «E’ da ottobre che non vinciamo una partita, questa settimana c’è stata una presa d’atto e di responsabilità sia all’esterno sia all’interno della squadra, che è sfociata in una prestazione vergognosa. Dobbiamo chiedere scusa a chi per questa maglia soffre e fa sacrifici. Quando il patron parla di presa di responsabilità, condivido: io per primo devo rimettermi alla volontà della proprietà. Non è ammissibile che questa squadra abbia oggi solo tre punti sulla zona playout e che dopo due mesi senza vittorie offra una prestazione così. Se si va in campo con questo spirito faremo fatica a vincere una partita. Ognuno deve prendersi responsabilità: la direzione generale, la direzione sportiva e la direzione tecnica. I calciatori purtroppo non li si può cambiare tutti ma anche loro hanno responsabilità: non hanno capito che si può venir fuori da questa crisi solo dando ognuno il proprio contributo. Noi oltre a chiedere scusa ai tifosi, faremo quello che dobbiamo per sistemare la situazione».

Proprio con la squadra se l’è presa invece il direttore sportivo, Orlando Urbano: «Tutta la rosa sta rendendo al di sotto delle aspettative, il rendimento di ogni calciatore è deludente e non possiamo tollerarlo. La maglia azzurra merita rispetto, rispetto che sta mancando da parte dei calciatori che pure in settimana continuano ad alimentare aspettative positive, poi puntualmente disattese dalle partite. Oggi sono tutti indifendibili, questi calciatori non hanno anima e cuore, valori che mancano da troppo tempo. Siamo incazzati: chi vuole andare via è libero di farlo, noi prenderemo gente che abbia fame».

Intanto, in attesa di quello che a gennaio potrebbe essere un vero e proprio “repulisti” sul mercato, la prima mossa potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Da capire se Marcolini, messo alle strette dalla dirigenza, deciderà di dimettersi o se si arriverà all’esonero. Salvo improbabili ribaltoni, però, le sorti del tecnico azzurro sembrerebbero segnate.


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Dopo il triste spettacolo offerto (per l'ennesima volta negli ultimi due mesi) sul campo di Crema, il Novara non fa meglio nel post partita, con la dirigenza azzurra schierata compatta nell'attaccare staff tecnico e squadra. Vere e proprie "bordate" quelle lanciate in primis dal patron Rullo e che non risparmiano nessuno. A questo punto diventa davvero probabile un nuovo cambio in panchina, con Banchieri pronto a essere richiamato a furor di popolo dopo l'incredibile (e assai mal gestito) esonero di ottobre. «Direi che i tifosi (a dir poco imbestialiti, ndg) hanno tutte le ragioni - ha attaccato il patron Maurizio Rullo - tutto lo staff evidentemente non è composto da veri professionisti, perché i veri professionisti prenderebbero atto delle scelte fatte, a partire dal direttore generale fino all'ultimo dei magazzinieri, e di quello che stanno facendo e forse qualcuno dovrebbe fare anche un passo indietro. Se non lo farà, glielo faremo fare noi».     Più che al direttore generale Roberto Nespoli, al fianco di Rullo in sala stampa, le bordate sembrerebbero rivolte al tecnico Michele Marcolini. Sensazione acuita dalle parole del d.g. Nespoli: «E' da ottobre che non vinciamo una partita, questa settimana c'è stata una presa d'atto e di responsabilità sia all'esterno sia all'interno della squadra, che è sfociata in una prestazione vergognosa. Dobbiamo chiedere scusa a chi per questa maglia soffre e fa sacrifici. Quando il patron parla di presa di responsabilità, condivido: io per primo devo rimettermi alla volontà della proprietà. Non è ammissibile che questa squadra abbia oggi solo tre punti sulla zona playout e che dopo due mesi senza vittorie offra una prestazione così. Se si va in campo con questo spirito faremo fatica a vincere una partita. Ognuno deve prendersi responsabilità: la direzione generale, la direzione sportiva e la direzione tecnica. I calciatori purtroppo non li si può cambiare tutti ma anche loro hanno responsabilità: non hanno capito che si può venir fuori da questa crisi solo dando ognuno il proprio contributo. Noi oltre a chiedere scusa ai tifosi, faremo quello che dobbiamo per sistemare la situazione». Proprio con la squadra se l'è presa invece il direttore sportivo, Orlando Urbano: «Tutta la rosa sta rendendo al di sotto delle aspettative, il rendimento di ogni calciatore è deludente e non possiamo tollerarlo. La maglia azzurra merita rispetto, rispetto che sta mancando da parte dei calciatori che pure in settimana continuano ad alimentare aspettative positive, poi puntualmente disattese dalle partite. Oggi sono tutti indifendibili, questi calciatori non hanno anima e cuore, valori che mancano da troppo tempo. Siamo incazzati: chi vuole andare via è libero di farlo, noi prenderemo gente che abbia fame». Intanto, in attesa di quello che a gennaio potrebbe essere un vero e proprio "repulisti" sul mercato, la prima mossa potrebbe arrivare già nelle prossime ore. Da capire se Marcolini, messo alle strette dalla dirigenza, deciderà di dimettersi o se si arriverà all'esonero. Salvo improbabili ribaltoni, però, le sorti del tecnico azzurro sembrerebbero segnate.
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