Novara ko: il sogno B sfuma tra applausi e rimpianti

Svanisce a un passo dalla finalissima il sogno promozione del Novara di Banchieri, sconfitto 2-1 al Mapei Stadium di Reggio Emilia dalla Reggiana al termine di un match che non ha visto gli azzurri replicare le prestazioni gagliarde e convincenti dei turni precedenti. Applausi dunque per una formazione che ha saputo andare ben oltre le aspettative di inizio stagione e che comunque ha centrato l’obiettivo primario di riportare attorno al club entusiasmo e calore, dopo un biennio molto negativo. Applausi, però, cui fanno da contraltare i rimpianti: quelli di aver sbagliato completamente l’approccio alla partita, regalando mezz’ora buona di campo agli emiliani, così come quelli di non aver concretizzato – nel momento migliore della ripresa – le occasioni per pareggiare e magari “ribaltare” l’inerzia del match in maniera decisiva.

 

 

Dal canto suo, la Reggiana ha meritato il passaggio del turno, con gli emiliani che si sono letteralmente “aggrappati” alle accelerazioni micidiali di Kargbo, l’uomo che ha “spaccato” la partita con i suoi scatti mai contenuti dai difensori azzurri. Così è proprio l’attaccante della Sierra Leone a sfiorare il gol al 10’, con Lanni miracoloso a ribattere il suo colpo di testa, con Radrezza al 22’ a fare il bis, “scaldando” la traversa.

Ci vuole, però, un errore clamoroso di Sbraga per sbloccare il match: il centrale azzurro appoggia con troppa leggerezza di testa verso Lanni, con Kargbo che “brucia” Lanni in uscita e firma il gol dell’1-0 al 24’. Il Novara non reagisce, la Reggiana amministra e solo due tiri dalla distanza di Buzzegoli (punizione) al 34’ e Gonzalez al 45’ (gran parata di Venturi) mettono i brividi al portiere avversario, che capitola solo in pieno recupero su una giocata pazzesca di Buzzegoli. Il capitano azzurro raccoglie palla al limite, salta un uomo e incrocia con un gran mancino all’angolino per l’1-1.

Contrariamente a quanto sarebbe stato lecito aspettarsi, il gol non lancia il Novara e non spegne la Reggiana: al contrario, i padroni di casa ripartono fortissimo mentre gli azzurri sbandano e Banchieri ritarda colpevolmente i cambi. Così al 55’ è Spanò, in insolita proiezione offensiva, a concretizzare con un bel diagonale l’ennesima escursione in area di Kargbo, battendo Lanni. Arrivano i cambi (tardivi) nel Novara (fuori un Gonzalez irriconoscibile, al pari di tutto il tridente d’attacco) e nei cinque minuti successivi gli azzurri sprecano due grandi occasioni, prima con Bortolussi (miracolo di Venturi ma l’attaccante poteva fare meglio) e poi con Pogliano, che calcia sul palo da ottima posizione. La Reggiana “addormenta” la partita abbassando vistosamente i ritmi, il Novara non trova in Cisco e Peralta le giocate in grado di mettere in crisi la difesa avversaria e così, al termine di un coraggioso (ma sterile) forcing offensivo del Novara, è il solito Kargbo a sfiorare il gol, calciando sul legno allo scadere e a Lanni battuto.

Finisce così, con gli azzurri sconsolati per un’eliminazione che lascia l’amaro in bocca ma che non toglie nulla a quanto di buono fatto in stagione. Da domani la serie B non sarà più un sogno da inseguire sul campo ma un obiettivo da costruire con investimenti mirati e un rafforzamento (non una rivoluzione) di una rosa che ha dimostrato di poter rappresentare solide fondamenta per una nuova fase del progetto.

 

[photo credit Novara Calcio]

 

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Novara ko: il sogno B sfuma tra applausi e rimpianti

Svanisce a un passo dalla finalissima il sogno promozione del Novara di Banchieri, sconfitto 2-1 al Mapei Stadium di Reggio Emilia dalla Reggiana al termine di un match che non ha visto gli azzurri replicare le prestazioni gagliarde e convincenti dei turni precedenti. Applausi dunque per una formazione che ha saputo andare ben oltre le aspettative di inizio stagione e che comunque ha centrato l’obiettivo primario di riportare attorno al club entusiasmo e calore, dopo un biennio molto negativo. Applausi, però, cui fanno da contraltare i rimpianti: quelli di aver sbagliato completamente l’approccio alla partita, regalando mezz’ora buona di campo agli emiliani, così come quelli di non aver concretizzato – nel momento migliore della ripresa – le occasioni per pareggiare e magari “ribaltare” l’inerzia del match in maniera decisiva.

 

 

Dal canto suo, la Reggiana ha meritato il passaggio del turno, con gli emiliani che si sono letteralmente “aggrappati” alle accelerazioni micidiali di Kargbo, l’uomo che ha “spaccato” la partita con i suoi scatti mai contenuti dai difensori azzurri. Così è proprio l’attaccante della Sierra Leone a sfiorare il gol al 10’, con Lanni miracoloso a ribattere il suo colpo di testa, con Radrezza al 22’ a fare il bis, “scaldando” la traversa.

Ci vuole, però, un errore clamoroso di Sbraga per sbloccare il match: il centrale azzurro appoggia con troppa leggerezza di testa verso Lanni, con Kargbo che “brucia” Lanni in uscita e firma il gol dell’1-0 al 24’. Il Novara non reagisce, la Reggiana amministra e solo due tiri dalla distanza di Buzzegoli (punizione) al 34’ e Gonzalez al 45’ (gran parata di Venturi) mettono i brividi al portiere avversario, che capitola solo in pieno recupero su una giocata pazzesca di Buzzegoli. Il capitano azzurro raccoglie palla al limite, salta un uomo e incrocia con un gran mancino all’angolino per l’1-1.

Contrariamente a quanto sarebbe stato lecito aspettarsi, il gol non lancia il Novara e non spegne la Reggiana: al contrario, i padroni di casa ripartono fortissimo mentre gli azzurri sbandano e Banchieri ritarda colpevolmente i cambi. Così al 55’ è Spanò, in insolita proiezione offensiva, a concretizzare con un bel diagonale l’ennesima escursione in area di Kargbo, battendo Lanni. Arrivano i cambi (tardivi) nel Novara (fuori un Gonzalez irriconoscibile, al pari di tutto il tridente d’attacco) e nei cinque minuti successivi gli azzurri sprecano due grandi occasioni, prima con Bortolussi (miracolo di Venturi ma l’attaccante poteva fare meglio) e poi con Pogliano, che calcia sul palo da ottima posizione. La Reggiana “addormenta” la partita abbassando vistosamente i ritmi, il Novara non trova in Cisco e Peralta le giocate in grado di mettere in crisi la difesa avversaria e così, al termine di un coraggioso (ma sterile) forcing offensivo del Novara, è il solito Kargbo a sfiorare il gol, calciando sul legno allo scadere e a Lanni battuto.

Finisce così, con gli azzurri sconsolati per un’eliminazione che lascia l’amaro in bocca ma che non toglie nulla a quanto di buono fatto in stagione. Da domani la serie B non sarà più un sogno da inseguire sul campo ma un obiettivo da costruire con investimenti mirati e un rafforzamento (non una rivoluzione) di una rosa che ha dimostrato di poter rappresentare solide fondamenta per una nuova fase del progetto.

 

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