Novara, per il mercato serve sbloccare le uscite. Alla vigilia del ritiro in Valle d’Aosta e dopo aver messo a segno il primo colpo in entrata, il Novara vive d’attesa sul mercato. Gli azzurri condurranno in porto presumibilmente un’operazione importante per reparto (sembrerebbe superfluo stravolgere oltre una squadra che tanto bene ha fatto) con un’incognita legata alla permanenza (a oggi improbabile) del baby Barbieri.
Andando con ordine, il club azzurro è nella condizione comune a molte squadre di categoria anche superiore, con una rosa da “sfoltire” per rientrare nei numeri della categoria (massimo 22 calciatori a contratto più un under 20, nato nel 2001 o dopo). Non solo, perché ci sono anche dei calciatori da cedere in quanto ormai non più parte del progetto, a partire dai portieri Marchegiani e Benedettini all’esterno Paroutis e al regista Strechie. Quest’ultimo è il vero e proprio oggetto misterioso azzurro: arrivato a gennaio, di fatto non è mai entrato nelle rotazioni della formazione e in pochi mesi di fatto si appresta a vivere già la fine della sua avventura novarese.
Se per il ruolo da “under” in lizza ci sarebbero in prima fila gli attaccanti Pinotti e Zunno, per il resto rimane da definire la posizione soprattutto di Piscitella e Peralta, entrambi considerati cedibili (operazioni poi non concretizzatesi) lo scorso gennaio. Difficilmente proseguiranno l’avventura in azzurro uno tra Pallavicini e Spada (portieri), i difensori Baldi e Bartoli, i centrocampisti Barbui, Pagani e Petricci e l’attaccante Pereira.
Dopo Hrkac, la priorità per il club sono un attaccante di categoria e un difensore, con l’innesto probabile anche di un terzino che diventerebbe certezza in caso di addio di Barbieri (su di lui i club più “caldi” sono Atletico Madrid e Juventus). Il club vorrebbe il ritorno di Cassandro, rientrato in Emilia dal prestito a Novara: la palla passa al Bologna, che preferirebbe farlo salire in B per valutarlo in un campionato di categoria superiore.